“Il Siviglia arriva a questa partita avendo meno problemi in organico, avendo quasi tutti i migliori calciatori a disposizione: sarà la squadra più affidabile. La Roma ha qualche problema in più, ma può contare su un allenatore fuoriclasse, che in questo genere di partite può fare la differenza”.
Così è intervenuto il commissario tecnico della Nazionale ungherese, Marco Rossi, durante la trasmissione “Cose di Calcio”, condotta da Debora Carletti e Flavio Maria Tassotti su Cusano Italia Tv, in merito alla finale di Europa League che vedrà Roma e Siviglia scontrarsi questa sera alla Puskás Arénadi Budapest. “Credo che sia una partita da 50 e 50 – ha dichiarato senza sbilanciarsi troppo il ct dell’Ungheria – il pronostico è assolutamente incerto. Questa finale potrà essere decisa da un episodio, non credo ci sarà un dominio di una o dell’altra squadra.”
Il ct Rossi ha poi condiviso la sua opinione sul clima che si respira a Budapest, sottolineando il sostegno che la Roma potrebbe ricevere dagli ungheresi. “Credo che gli ungheresi che saranno presenti, nella maggioranza, tiferanno Roma per due ragioni: in Ungheria ci sono tantissimi sostenitori del club giallorosso e poi perché qui, in linea di massima, amano l’Italia, il popolo e la cultura italiana. Domani quelli che sulla carta dovrebbero essere neutrali, con ogni probabilità tiferanno Roma.”
Quanto a Paulo Dybala, l’attaccante che ha suscitato molte perplessità riguardo alla sua partecipazione alla finale, Rossi ha espresso la sua opinione riguardo al suo utilizzo nella finale. “La Roma spero che non lo utilizzi. È una freccia nell’arco di Mourinho ma da utilizzare nel momento della difficoltà. Credo che potrà impiegarlo quando la squadra si trovi in una situazione critica o il risultato sarebbe ancora sul pareggio. Il minutaggio? Viste anche le condizioni fisiche per una ventina di minuti, mezz’ora al massimo.”
“Gli spagnoli giocano molto con palloni lunghi– ha ribadito il ct dell’Ungheria riguardo lo stile di gioco delle due squadre – il Sivigliaè molto abile sulle seconde palle, nel riorganizzarsi nella metà campo avversaria per poi mettere dentro un sacco di cross. Nel fare questo però a volte lascia qualcosa sulle marcature preventive. Quando c’è una squadra che gioca in questo modo, una volta riconquistata palla, anche tu giocando nella stessa maniera puoi fargli male. Credo che Mourinho potrebbe avere un’idea del genere, magari un po’ migliore, ma di massima viaggiare su questa.”
Marco Rossi ha infine trovato un momento per parlare del percorso dell’Ungheria sotto la sua guida come commissario tecnico. “Stiamo crescendo, c’è entusiasmo intorno alla nazionale, ma siamo lontani dal dover pensare di giocare una finale. Nel caso in cui mi trovassi a giocare una finale cercherei di copiare il modo in cui le ha sempre giocato Mourinho nella sua storia” ha così concluso l’intervista a “Cose di Calcio” il mister della Nazionale magiara Marco Rossi.
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