ISFOA OSSERVATORIO : LA DIRETTIVA EUROPEA SULLE CASE GREEN E’ IN FASE DI APPROVAZIONE E COMPORTERA’ LAVORI A TITOLO ONEROSO CON UN ULTERIORE ESBORSO PER I PROPRIETARI IN ITALIA PER 5 MILIONI EDIFICI SU 12 MILIONI TOTALI CONFERMANDO COSI IN MANIERA AUTOREVOLE  LA SITUAZIONE DI GRANDE CRISI DEL  MERCATO IMMOBILIARE IN ITALIA CHE COMPORTERA’ UNA NOTEVOLE RIDUZIONE DEI PREZZI E DELLE COMPRAVENDITE ED UN AUMENTO ESPONENZIALE DEI MUTUI E DELLE SPESE DI MANTENIMENTO CAUSATA DALLA  MAZZATA DELLA UNIONE EUROPEA PER EFFICIENTARE LE EMISSION

ISFOA OSSERVATORIO : LA DIRETTIVA EUROPEA SULLE CASE GREEN E’ IN FASE DI APPROVAZIONE E COMPORTERA’ LAVORI A TITOLO ONEROSO CON UN ULTERIORE ESBORSO PER I PROPRIETARI IN ITALIA PER 5 MILIONI EDIFICI SU 12 MILIONI TOTALI CONFERMANDO COSI IN MANIERA AUTOREVOLE LA SITUAZIONE DI GRANDE CRISI DEL MERCATO IMMOBILIARE IN ITALIA CHE COMPORTERA’ UNA NOTEVOLE RIDUZIONE DEI PREZZI E DELLE COMPRAVENDITE ED UN AUMENTO ESPONENZIALE DEI MUTUI E DELLE SPESE DI MANTENIMENTO CAUSATA DALLA MAZZATA DELLA UNIONE EUROPEA PER EFFICIENTARE LE EMISSIONI

 

COME PREVISTO PUNTUALMENTE DAL 2021 E’ ARRIVATA LA TEMPESTA PERFETTA COSTITUITA DA FALLIMENTI LICENZIAMENTI INFLAZIONE STRETTA DI LIQUIDITA’ AUMENTO DEL COSTO DEL DENARO GLI EFFETTI DEVASTANTI DELLA GUERRA E DELLE SANZONI

 

RIFLETTERE PENSARE MEDITARE AVERE BUON SENSO ED ESSERE RAZIONALI SONO QUALITA’ BASILARI ED INNATE CHE PERO’ VANNO SVILUPPATE E COLTIVATE CON UNA ADEGUATA FORMAZIONE ACCADEMICA

RASSEGNA STAMPA CONSIDERAZIONI RIFLESSIONI COMMENTI OSSERVAZIONI SPUNTI SCENARI E PREVISIONI

Case green, direttiva verso l’accordo Priorità ai lavori su 5 milioni di edifici e l’obiettivo è quello di procedere in via prioritaria a ristrutturare il 43% degli edifici più energivori .

Direttiva case green all’allungo decisivo , dopo che il 14 marzo scorso il Parlamento ha approvato la sua proposta negoziale, per andare alla trattativa tra istituzioni europee, il trilogo, nel quale Parlamento, Consiglio e Commissione si ritrovano per arrivare a un testo condiviso, è andato avanti a passi lenti almeno fino al 12 ottobre.

Quel giorno una riunione fiume di dieci ore, chiusa all’alba, ha sbloccato alcuni dei punti più controversi del dossier.

E adesso è possibile analizzare le bozze di testo uscite da quel passaggio negoziale, che in questi giorni stanno passando da una frenetica attività di drafting.

In attesa dell’incontro fissato per il prossimo 7 Dicembre, che sarà probabilmente l’ultimo.

Sulle prospettive dell’incontro, il relatore per il Parlamento Europeo, l’irlandese Ciaran Cuffe (Verdi) spiega: «Il picco di povertà energetica in Europa mostra che solo cambiamenti strutturali proteggeranno famiglie e imprese dalla volatilità dei prezzi dell’energia nel lungo periodo. La mia priorità, dall’inizio di questo negoziato, è stata la protezione delle persone, che sono le più colpite dalle bollette in aumento, nella definizione di questi importanti cambiamenti. Sono convinto che il mese prossimo potremo arrivare a un accordo che non solo raggiunga questi obiettivi, ma riduca le emissioni e le bollette».

La novità più importante, in queste settimane, è arrivata sull’articolo 9 della cosiddetta EPBD (Energy Performance of Buildings Directive). Nella versione del Parlamento qui veniva ipotizzato, per gli edifici residenziali, l’obiettivo di raggiungere la classe energetica E nel 2030 e D nel 2033.

Ogni Stato dovrà preparare una road map per la riqualificazione del suo patrimonio immobiliare.

Andrà, così, disegnata una traiettoria di progressiva riduzione dei consumi degli edifici fino al 2050, quando si dovrà tendere alle emissioni zero.

L’obiettivo è ridurre l’utilizzo medio di energia primaria, misurando il consumo al metro quadrato dei nostri edifici, a partire dal 2020. I paesi dovranno specificare il numero di edifici e unità immobiliari da ristrutturare annualmente.

Questa operazione di miglioramento dell’efficienza energetica media degli immobili non potrà essere messa in atto puntando solo sull’impatto benefico degli edifici nuovi, perché la direttiva impone che i paesi membri assicurino che «almeno il 55% della riduzione del consumo di energia primaria sia raggiunto attraverso il rinnovo degli edifici più energivori».

È la stessa direttiva a spiegare che gli edifici più energivori sono quelli che rientrano nel 43% di immobili con le performance più basse nel patrimonio nazionale.

Quindi in Italia, dove gli edifici residenziali sono circa 12 milioni, in base ai dati ISTAT, saranno considerati prioritari circa 5 milioni di edifici.

TRASFORMA L’ ESPERIENZA IN LAUREA POICHE’ NELLA MODERNA SOCIETA’ SOLO CHI E’ DOTTORE VIENE VERAMENTE CONSIDERATO E VALORIZZATO

POTRESTI ESSERE GIA’ LAUREATO E NON SAPERLO E QUINDI AVER PERSO OPPORTUNITA’ DI CARRIERA ED AUMENTI DI STIPENDIO E SE PRESENTI UN CANDIDATO AVRAI UN IMPORTANTE RICONOSCIMENTO ECONOMICO OLTRE ALLA GRATITUDINE ETERNA DEL TUO CONOSCENTE .


La V.A.E. ( Validazione del Sapere Acquisito con l’ Esperienza ) è un dispositivo procedurale normativo avviato in Francia nel 2002 ed adottato anche da ISFOA Libera e Privata Università di Diritto Internazionale che permette a tutti coloro che hanno acquisito esperienza professionale di richiedere il rilascio di un diploma universitario .


Questo sistema di convalida dell’apprendimento non formale e informale si basa su una ampia esperienza di pratiche in materia di identificazione e riconoscimento dell’apprendimento pregresso e dell’esperienza professionale ed ha l’obiettivo di dare la possibilità a chi non possiede un titolo di studio , ma vanta esperienze professionali e competenze per ottenere un primo livello di qualifica , di accrescere il proprio livello di istruzione a livello accademico .

 

ISFOA HOCHSCHULE FÜR SOZIALWISSENSCHAFTEN UND MANAGEMENT Libera e Privata Università di Diritto Internazionale fin dalla sua costituzione avvenuta nel 1998 è caratterizzata e riconosciuta universalmente per la propria missione di Solidarietà , Sviluppo Sociale Culturale caratteristiche queste uniche che l’ hanno fatta diventare una delle più ambite e prestigiose università telematiche internazionali , possiede di conseguenza una consolidata reputazione che la qualifica come una organizzazione corretta , trasparente e veloce , soprattutto nella erogazione e destinazione dei fondi raccolti destinati ad opere di bene sia in Africa che in Italia .

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