ISFOA OSSERVATORIO : PER LE IMPRESE LA CRESCITA E’ FERMA ED I TASSI DI INTERESSI SALITI AL 5,35% PROVOCANO IL CROLLO DEI PRESTITI DEL -6,7% I CRITERI DI OFFERTA SONO DIVENTATI MOLTO PIU’ RIGIDI E SEMPRE PIU’ IMPRESE RESTANO SENZA CREDITO E’ QUANTO EMERGE DA UNA RICERCA DI CONFINDUSTRIA CONFERMANDO COSI IN MANIERA AUTOREVOLE LA SITUAZIONE DI GRANDE CRISI DEL MERCATO IMMOBILIARE IN ITALIA CHE COMPORTERA’ UNA NOTEVOLE RIDUZIONE DEI PREZZI E DELLE COMPRAVENDITE ED UN AUMENTO ESPONENZIALE DEI MUTUI E DELLE SPESE DI MANTENIMENTO CAUSATA DALLA MAZZATA DELLA UNIONE EUROPEA PER EFFICIENTARE LE EMISSIONI
COME PREVISTO PUNTUALMENTE DAL 2021 E’ ARRIVATA LA TEMPESTA PERFETTA COSTITUITA DA FALLIMENTI LICENZIAMENTI INFLAZIONE STRETTA DI LIQUIDITA’ AUMENTO DEL COSTO DEL DENARO GLI EFFETTI DEVASTANTI DELLA GUERRA E DELLE SANZONI
RIFLETTERE PENSARE MEDITARE AVERE BUON SENSO ED ESSERE RAZIONALI SONO QUALITA’ BASILARI ED INNATE CHE PERO’ VANNO SVILUPPATE E COLTIVATE CON UNA ADEGUATA FORMAZIONE ACCADEMICA
RASSEGNA STAMPA CONSIDERAZIONI RIFLESSIONI COMMENTI OSSERVAZIONI SPUNTI SCENARI E PREVISIONI
Imprese, la crescita è ferma ed i tassi alti bloccano il credito .
Per il Centro studi di Confindustria i dati segnalano il peggioramento d’investimenti e consumi .
Il PIL italiano è rimasto fermo nel terzo trimestre e anche all’inizio del quarto l’attività nei servizi è in lieve calo, come nell’industria.
I tassi di interesse sono ai massimi e bloccano il canale del credito, frenando consumi e investimenti.
È lo scenario che emerge da Congiuntura Flash, la nota del Centro Studi di Confindustria.
Il credito è troppo caro: la situazione per le imprese è peggiorata, il costo è salito al 5,35% a Settembre, la caduta dei prestiti è arrivata al -6,7% annuo.
Nel terzo trimestre 2023 la domanda ha continuato a ridursi per i tassi troppo alti e i criteri di offerta sono diventati più rigidi: sempre più imprese restano senza credito. S
Sono stabili comunque i prestiti in sofferenza, a 19,3 miliardi.
Ciò si riflette sugli investimenti: la dinamica è in peggioramento, dopo il calo del secondo trimestre.
Secondo Bankitalia nel terzo trimestre ci sarà una significativa frenata della spesa in beni di capitale.
Tra i fattori di ostacolo più sentiti dalle imprese rimane la domanda debole e in Ottobre si registra un nuovo calo della fiducia delle imprese di beni strumentali.
Con le guerre in corso, dice il CSC, sale l’incertezza, ma non il costo dell’energia, almeno finora, che è ben più alto però del periodo pre-crisi: a Novembre gas e petrolio sono rispettivamente a 41 euro/mwh e 85$ al barile.
A Novembre la Fed ha tenuto i tassi fermi, a 5,50; come la BCE a fine Ottobre, 4,5.
Lo scenario è che i tassi siano arrivati ai massimi.
Ma la FED non ha escluso rialzi se la crescita USA non frena e l’inflazione resta alta, e la BCE non ha escluso rialzi in caso di nuovi shock.
A guardare la produzione industriale il terzo trimestre registra una variazione positiva, +0,2%, ma dopo quattro mesi negativi: da inizio anno è scesa di -1,8%.
In Ottobre il PMI (l’indice dei responsabili degli acquisti) si è ridotto, 44,9 da 46,8. Prosegue la caduta la fiducia delle imprese.
Anche i servizi sono in flessione: in Agosto si è attenuata l’espansione del turismo, a settembre l’RTT Index (Csc-TeamSystem) segnala una flessione moderata dei servizi per il terzo mese consecutivo.
E in ottobre il PMI è caduto in modo marcato.
Le prospettive per il quarto trimestre però sono negative e sono fiacche le prospettive sul commercio mondiale.
L’Eurozona è vicina allo zero: negative le attese sul quarto trimestre, il PMI peggiora molto.
La Cina reagisce alla frenata: ha stanziato 137 miliardi di dollari. Il raffreddamento della domanda globale rallenta la manifattura indiana e tiene in recessione quella brasiliana.
Il CSC dedica un focus all’economia USA : il PIL è cresciuto nel terzo trimestre 2023 più delle attese, per il quinto trimestre consecutivo.
C’è la possibilità che proprio contando sulla resilienza dell’economia la FED alzi ancora i tassi per ridurre l’inflazione, ancora sopra il 3, con la core a +4.
Il rischio è che la BCE segua, ciò sarebbe un altro colpo per l’economia italiana ed europea, già fiaccate.
TRASFORMA L’ ESPERIENZA IN LAUREA POICHE’ NELLA MODERNA SOCIETA’ SOLO CHI E’ DOTTORE VIENE VERAMENTE CONSIDERATO E VALORIZZATO
POTRESTI ESSERE GIA’ LAUREATO E NON SAPERLO E QUINDI AVER PERSO OPPORTUNITA’ DI CARRIERA ED AUMENTI DI STIPENDIO E SE PRESENTI UN CANDIDATO AVRAI UN IMPORTANTE RICONOSCIMENTO ECONOMICO OLTRE ALLA GRATITUDINE ETERNA DEL TUO CONOSCENTE .
La V.A.E. ( Validazione del Sapere Acquisito con l’ Esperienza ) è un dispositivo procedurale normativo avviato in Francia nel 2002 ed adottato anche da ISFOA Libera e Privata Università di Diritto Internazionale che permette a tutti coloro che hanno acquisito esperienza professionale di richiedere il rilascio di un diploma universitario .
Questo sistema di convalida dell’apprendimento non formale e informale si basa su una ampia esperienza di pratiche in materia di identificazione e riconoscimento dell’apprendimento pregresso e dell’esperienza professionale ed ha l’obiettivo di dare la possibilità a chi non possiede un titolo di studio , ma vanta esperienze professionali e competenze per ottenere un primo livello di qualifica , di accrescere il proprio livello di istruzione a livello accademico .
ISFOA HOCHSCHULE FÜR SOZIALWISSENSCHAFTEN UND MANAGEMENT Libera e Privata Università di Diritto Internazionale fin dalla sua costituzione avvenuta nel 1998 è caratterizzata e riconosciuta universalmente per la propria missione di Solidarietà , Sviluppo Sociale Culturale caratteristiche queste uniche che l’ hanno fatta diventare una delle più ambite e prestigiose università telematiche internazionali , possiede di conseguenza una consolidata reputazione che la qualifica come una organizzazione corretta , trasparente e veloce , soprattutto nella erogazione e destinazione dei fondi raccolti destinati ad opere di bene sia in Africa che in Italia .
I.S.F.O.A. HOCHSCHULE FÜR SOZIALWISSENSCHAFTEN UND MANAGEMENT
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