ISFOA OSSERVATORIO : IL  70% DEGLI AMERICANI E’ CONVINTO CHE L’ECONOMIA STIA PEGGIORANDO IL COSTO DI UNA ABITAZIONE TIPO E’ ORMAI PARI A 5,8 VOLTE IL REDDITO CONTRO LE 2,4 VOLTE DEL 1940 IL 62% DICHIARA DI FATICARE AD ARRIVARE ALLA FINE DEL MESE CON LO STIPENDIO ED IL 74% E’ STRESSATO DALLE FINANZE FAMILIARI CONFERMANDO COSI IN MANIERA AUTOREVOLE  LA SITUAZIONE DI GRANDE CRISI DEL  MERCATO IMMOBILIARE IN ITALIA CHE COMPORTERA’ UNA NOTEVOLE RIDUZIONE DEI PREZZI E DELLE COMPRAVENDITE ED UN AUMENTO ESPONENZIALE DEI MUTUI E DELLE SPESE DI MANTENIMENTO CAUSATA DALLA  MAZZATA DELLA UNIONE EUROPEA PER EFFICIENTARE LE EMISSIONI

ISFOA OSSERVATORIO : IL 70% DEGLI AMERICANI E’ CONVINTO CHE L’ECONOMIA STIA PEGGIORANDO IL COSTO DI UNA ABITAZIONE TIPO E’ ORMAI PARI A 5,8 VOLTE IL REDDITO CONTRO LE 2,4 VOLTE DEL 1940 IL 62% DICHIARA DI FATICARE AD ARRIVARE ALLA FINE DEL MESE CON LO STIPENDIO ED IL 74% E’ STRESSATO DALLE FINANZE FAMILIARI CONFERMANDO COSI IN MANIERA AUTOREVOLE LA SITUAZIONE DI GRANDE CRISI DEL MERCATO IMMOBILIARE IN ITALIA CHE COMPORTERA’ UNA NOTEVOLE RIDUZIONE DEI PREZZI E DELLE COMPRAVENDITE ED UN AUMENTO ESPONENZIALE DEI MUTUI E DELLE SPESE DI MANTENIMENTO CAUSATA DALLA MAZZATA DELLA UNIONE EUROPEA PER EFFICIENTARE LE EMISSIONI

COME PREVISTO PUNTUALMENTE DAL 2021 E’ ARRIVATA LA TEMPESTA PERFETTA COSTITUITA DA FALLIMENTI LICENZIAMENTI INFLAZIONE STRETTA DI LIQUIDITA’ AUMENTO DEL COSTO DEL DENARO GLI EFFETTI DEVASTANTI DELLA GUERRA E DELLE SANZONI

 

RIFLETTERE PENSARE MEDITARE AVERE BUON SENSO ED ESSERE RAZIONALI SONO QUALITA’ BASILARI ED INNATE CHE PERO’ VANNO SVILUPPATE E COLTIVATE CON UNA ADEGUATA FORMAZIONE ACCADEMICA

RASSEGNA STAMPA CONSIDERAZIONI RIFLESSIONI COMMENTI OSSERVAZIONI SPUNTI SCENARI E PREVISIONI

Gli americani bocciano la Bidenomics e negli Stati Uniti la speranza di un atterraggio morbido dopo la stretta sui tassi non cancella le inquietudini: e si inizia a parlare di «Depressione Silenziosa»

Le inchieste d’opinione rivelano un apparente paradosso: il presidente in carica è inchiodato a minimi di popolarità, appesantito da un pessimismo economico che ha contagiato anche fasce di elettori che dovrebbero essergli più favorevoli, dai giovani alle minoranze.

La Bidenomics è insomma oggi lontana anni luce da slogan di successo della riscossa del Paese entrati nella storia, quali “It’s morning in America again”, è di nuovo l’alba in America, di reaganiana memoria.

La disillusione non è però un’illusione ottica.

Le inchieste d’opinione rivelano un apparente paradosso: il presidente in carica è inchiodato a minimi di popolarità, appesantito da un pessimismo economico che ha contagiato anche fasce di elettori che dovrebbero essergli più favorevoli, dai giovani alle minoranze.

È ancorata in una realtà celata dalle grandi statistiche: l’inflazione starà rallentando, ma è reduce da impennate dalle quali non si torna indietro, e si somma a una elevata diseguaglianza sociale, con beni e servizi associati al benessere sempre meno a portata di mano.

«I fattori alle spalle di questa dissonanza sono molteplici ma uno svetta, il carovita», spiega Mickey Levy, economista presso il think tank Hoover Institution.

«È l’impatto cumulativo a pesare: dalla pandemia i prezzi alimentari sono saliti di un quarto, quelli dell’energia del 50% quelli abitativi del 20% e i salari non hanno tenuto il passo, neppure per i ceti medi. Il potere d’acquisto, il tenore di vita, sono stati scossi. E questo mina la fiducia».

È una preoccupazione diffusa, di cui la Casa Bianca è cosciente.

Joe Biden attraversa il Paese per cercare di promettere investimenti e crescita.

E quel pensiero ha fatto da sfondo al suo recente, storico vertice con il leader cinese Xi Jinping: ha incentivato gli sforzi di smorzare le tensioni tra le due potenze rivali strategiche, per evitare danni all’economia americana e non solo all’indebolita congiuntura di Pechino.

Un ventaglio di sondaggi, numeri, barometri degli umori e aneddoti dà sostanza al paradosso americano.

Stando a un recente sondaggio New York Times-Siena College solo il 2% degli elettori nei cosiddetti grandi terreni di battaglia considera le condizioni economiche eccellenti. Quasi il 60% dei giovani sotto i trent’anni le giudica invece negativamente, con Joe Biden appaiato in uno scontro con Donald Trump in un elettorato che da vent’anni premia i democratici.

In generale Donald Trump, nonostante incriminazioni e scandali, batte Joe Biden di oltre 20 punti proprio sulla gestione economica.

Un modello creato dall’economista di Yale, Ray Fair, per correlare performance economica a risultati alle urne vede adesso sostanzialmente un’impasse, nel voto popolare, tra un candidato democratico e repubblicano alla Casa Bianca.

La formula considera crescita, disoccupazione e inflazione e presume uno scenario in teoria ideale per Joe Biden: un 2024 con espansione in frenata ma senza recessione.

Il sentimento dei consumatori non è mai stato così basso in periodi di forte occupazione: è scivolato mese dopo mese, vittima di cupe aspettative.

Ancora: Suffolk University a Usa Today hanno trovato il 70% di americani convinti che l’economia stia peggiorando, con l’84% che denuncia i rincari e il 49% preoccupato anzitutto per i prezzi al supermercato.

La casa non crea meno affanni: il costo di una abitazione-tipo è ormai pari a 5,8 volte il reddito, contro le 2,4 volte nel 1940. Financial Times e la Michigan’s Ross School of Business hanno visto solo il 14% degli elettori si considera in migliori condizioni oggi rispetto a tre anni or sono, quando Joe Biden è arrivato alla Casa Bianca.

Il 62% dice di faticare ad arrivare alla fine del mese con lo stipendio stando a LendingClub: 8 americani su 10, tra chi guadagna meno di 50mila dollari all’anno, e 4 su 10, tra chi intasca oltre 100mila dollari. Il 74% è stressato dalle finanze familiari.

Esempio concreto del continuo disagio: anche un nuovo contratto di lavoro da record alla General Motors è stato ratificato soltanto con una risicata maggioranza dei dipendenti durante un’epoca di agitazioni sindacali insolitamente intense per gli Stati Uniti.

E sui social media, da TikTok a Instagram, diventano virali espressioni e messaggi quali Vibecession, che esprime il clima di disappunto tra le nuove generazioni.

O la serie di video “Depressione Silenziosa”, che cercano paragoni tra il 2023 e non gli anni da Morning in America, ma gli anni Trenta.

TRASFORMA L’ ESPERIENZA IN LAUREA POICHE’ NELLA MODERNA SOCIETA’ SOLO CHI E’ DOTTORE VIENE VERAMENTE CONSIDERATO E VALORIZZATO

POTRESTI ESSERE GIA’ LAUREATO E NON SAPERLO E QUINDI AVER PERSO OPPORTUNITA’ DI CARRIERA ED AUMENTI DI STIPENDIO E SE PRESENTI UN CANDIDATO AVRAI UN IMPORTANTE RICONOSCIMENTO ECONOMICO OLTRE ALLA GRATITUDINE ETERNA DEL TUO CONOSCENTE .


La V.A.E. ( Validazione del Sapere Acquisito con l’ Esperienza ) è un dispositivo procedurale normativo avviato in Francia nel 2002 ed adottato anche da ISFOA Libera e Privata Università di Diritto Internazionale che permette a tutti coloro che hanno acquisito esperienza professionale di richiedere il rilascio di un diploma universitario .


Questo sistema di convalida dell’apprendimento non formale e informale si basa su una ampia esperienza di pratiche in materia di identificazione e riconoscimento dell’apprendimento pregresso e dell’esperienza professionale ed ha l’obiettivo di dare la possibilità a chi non possiede un titolo di studio , ma vanta esperienze professionali e competenze per ottenere un primo livello di qualifica , di accrescere il proprio livello di istruzione a livello accademico .

 

ISFOA HOCHSCHULE FÜR SOZIALWISSENSCHAFTEN UND MANAGEMENT Libera e Privata Università di Diritto Internazionale fin dalla sua costituzione avvenuta nel 1998 è caratterizzata e riconosciuta universalmente per la propria missione di Solidarietà , Sviluppo Sociale Culturale caratteristiche queste uniche che l’ hanno fatta diventare una delle più ambite e prestigiose università telematiche internazionali , possiede di conseguenza una consolidata reputazione che la qualifica come una organizzazione corretta , trasparente e veloce , soprattutto nella erogazione e destinazione dei fondi raccolti destinati ad opere di bene sia in Africa che in Italia .

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