ISFOA OSSERVATORIO CONDOMINIO TFC COMPANY : NEL 2023 LA CASA E LA SUA MANUTENZIONE E’ COSTATA AGLI ITALIANI 364 MILIARDI IN AUMENTO DI 53 MILIARDI DI EURO +17% E QUESTA VOCE VALE IL 29% DEL TOTALE

TFC COMPANY  SRL

SERVIZI PROFESSIONALI CERTIFICATI DI:

PRONTO INTERVENTO

 RISTRUTTURAZONE

 MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA

EDILE – IDRAULICA – ELETTRICA – DOMOTICA –

PER LA CONSERVAZIONE E VALORIZZAZIONE DELLE PROPRIETA’ IMMOBILIARI

24 ORE SU 24 – 7 GIORNI SU 7 – 365 GIORNI L’ANNO –

TFC COMPANY  SRL

Via Edmondo De Amicis 4
Monza

LIBERA E PRIVATA UNITELEMATICA INTERNAZIONALE SVIZZERA

FONDAZIONE ED ENTE MORALE DI RICERCA SENZA SCOPO DI LUCRO E DI INTERESSE GENERALE

ISFOA OSSERVATORIO CONDOMINIO E’ IL SERVIZIO DI RASSEGNA STAMPA DI INFORMAZIONI E NOTIZIE UTILI DA SAPERE E CONOSCERE AL FINE DI UN AGGIORNAMENTO COSTANTE E PROFESSIONALE RIVOLTO ALLE RISORSE UMANE DELLA SOCIETA’ TFC COMPANY E DEI RELATIVI REFERENTI
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I.S.F.O.A. HOCHSCHULE FÜR SOZIALWISSENSCHAFTEN UND MANAGEMENT   

LIBERA E PRIVATA UNIVERSITÀ
DI DIRITTO INTERNAZIONALE

INTERNATIONAL OPEN UNIVERSITY

UNIVERSITÀ TELEMATICA A DISTANZA

ENTE DI RICERCA SENZA SCOPO DI LUCRO E DI INTERESSE GENERALE

Istituzione Privata Svizzera di Istruzione Superiore Universitaria e di Ricerca Accademica di Qualità Internazionale

Persona Giuridica Legalmente Autorizzata e Riconosciuta tramite Certificato di Incorporazione , Decreto , Registrazione Ufficiale , Provvedimento e Delibera nelle seguenti nazioni : Stati Uniti , Repubblica di San Marino , Belize , Albania , Confederazione Elvetica .

Persona Giuridica Legalmente Costituita ed Autorizzata ai sensi degli articoli 60 e seguenti del Codice Civile Svizzero , in conformità agli articoli 20 e 27 della Costituzione Federale Svizzera e delle Leggi Cantonali , all’ Articolo 74 Legge sull ‘ Educazione e sul Diritto Scolastico Cantone Zugo , agli Articoli 29 e 62 della Legge Federale sulla Promozione e sul Coordinamento del Settore Universitario Svizzero  .

Ente Morale Autorizzato ai sensi della Legge 13 Giugno 1990 n. 68 della Repubblica di San Marino

Fondazione Internazionale Autorizzata ai sensi della Legge 7 Maggio 2011 n . 8788 della Repubblica di Albania

Istituzione Autorizzata ai sensi della Section 108 of the General Corporation Law of Delaware  

Istituzione appartenente al settore universitario svizzero regolato dalla Legge Federale LPSU  del 30 Settembre 2011 , sviluppa percorsi formativi che portano al conseguimento di Bachelor Degree ( Lauree Triennali ) , Master Degree ( Lauree Specialistiche ) , Executive Master e  Master of Advanced Studies , oltre che Dottorati di Ricerca – PhD , corrispondenti ai livelli 6 , 7 , e , 8 del sistema europeo E.Q.F.European Qualification Framework . 

Adotta il dispositivo procedurale normativo V.A.E. ( Validazione del Sapere Acquisito con l’ Esperienza ) che permette a tutti coloro che hanno acquisito esperienza professionale di richiedere il rilascio di una qualifica di livello universitario . 

Conferisce legalmente titoli accademici privati idonei ai fini del riconoscimento ai sensi della Convenzione di Lisbona del 1997 del Consiglio d’Europa ratificata dalla Svizzera il 1 Febbraio 1999 e dall’Italia con la Legge n.148 del 11 luglio 2002 .

Tutti i cittadini italiani che hanno conseguito un diploma universitario all’estero possono esercitare  i diritti connessi al possesso del certificato ai sensi dell’ Articolo 3 della Convenzione di Parigi del Consiglio d’ Europa del 14 Dicembre 1959 .

Denominazione Approvata dall’ Ufficio Federale del Registro di Commercio  di Berna e del Cantone Zugo ed autorizzata dalla SEFRI Segreteria di Stato per la Formazione la Ricerca e l’ Innovazione Scuole Universitarie della Confederazione Svizzera Dipartimento Federale dell’ Economia della Formazione e della Ricerca 

Legalmente Autorizzata e Registrata al LEI Legal Entity Identifier al numero 984500Q2C4FAE56F1144 in data 21 Maggio 2019. 

Legalmente Autorizzata e Registrata nel Registro per la Trasparenza del Parlamento Europeo nella categoria IV Centri di Studio Istituti Accademici e di Ricerca al numero 866291336895-29 in data 03 Gennaio 2020

 Legalmente Autorizzata e Registrata nel Registro dei Rappresentanti di Interesse dello Sviluppo Economico e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali della Repubblica Italiana con il numero identificativo 2020-76758522-26 nella categoria : Centri di Studio, Istituti Accademici e di Ricerca in particolare Istituti Accademici a in data 28 Agosto 2020 

Legalmente Autorizzata e Registrata nel Registro Education Culture Directorate General and the Education Audiovisual Cultur Executive Agency of the European Commission con il Numero Identificativo PIC – Participant Identification Code 8912 79554  nella categoria : Research & Innovation Funding & Tenders Portal in data 13 Marzo 2021

Legalmente Autorizzata e Dotata a seguito di Processo di Revisione della Certificazione di Qualità ISO 9001 : 2015 con il Numero Identificativo IAS QMS F1258 per l’ Area Progettazione Organizzazione ed Erogazione di Corsi di Laurea in Modalità Telematica rilasciato in data 24 Marzo 2021 

Legalmente Autorizzata e Registrata nel Registro iCSO Dipartimento Affari Economici e Sociali dell’ ONU Organizzazione Nazioni Unite  nella categoria : Academic and Universities – Specialization Area Economics  Finance and Social in data 29 Aprile 2021

Legalmente Autorizzata e Registrata nel Registro dei Rappresentati di Interesse della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana nella categoria : Persone Giuridiche  in data 15 Novembre 2022 

A cura di Stefano Masullo  Magnifico Rettore ISFOA
Libera e Privata Università di Diritto Internazionale –
 
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I.S.F.O.A. HOCHSCHULE FÜR SOZIALWISSENSCHAFTEN UND MANAGEMENT

NEL 2023 LA CASA RAPPRESENTATA DA UTENZE MOBILI ELETTRODOMESTICI MA SOPRATTUTTO MANUTENZIONE E’ COSTATA AGLI ITALIANI 364 MILIARDI IN AUMENTO DI 53 MILIARDI DI EURO +17% E QUESTA VOCE VALE IL 29% DEL TOTALE  

 

Quasi un terzo dei consumi delle famiglie, pari 1.258 miliardi di euro complessivi nel 2023, se ne va per la casa, mentre appena l’1% è quando si spende per l’istruzione: se l’abitazione, l’anno scorso, ha risucchiato 364 miliardi dalle tasche degli italiani, libri di testo e formazione hanno pesato, sui bilanci familiari, per 9,7 miliardi, unica voce in calo (-2%), nei conti, rispetto al 2019.

Se ne va in alcolici e sigarette il 4% dei budget ovvero quasi 50 miliardi.

Per quanto riguarda la sanità, la spesa è cresciuta di 5 miliardi (+12%) da 34 miliardi a 43 miliardi, ma se nel 2019 questa voce del bilancio delle famiglie occupava il 4% de totale, alla fine dello scorso anno è diminuita al 3%.

È quanto emerge dalla radiografia dei consumi delle famiglie italiane realizzata dal Centro studi di Unimpresa, secondo cui dal 2019 al 2023, dunque prima e dopo la pandemia da Covid, la spesa delle famiglie italiane, complice soprattutto la fiammata dell’inflazione del biennio scorso, è salita di 171 miliardi (+16%), da 1.087 miliardi a 1.258 miliardi.

“I dati sono la perfetta rappresentazione della nostra società e mostrano anche i guasti del sistema pubblico oltre a mettere in evidenza alcune caratteristiche negative sul piano culturale.

Partendo dal basso, è chiaro che prestiamo troppa poca attenzione alla formazione e all’istruzione; il servizio sanitario nazionale non funziona e impone alle famiglie sacrifici eccessivi; la voce “trasporti” sarebbe più contenuta se le amministrazioni pubbliche, territoriali e statali, fossero capaci di offrire servizi migliori ai cittadini” commenta il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara.

Secondo il Centro studi di Unimpresa, che ha elaborato dati dell’ISTAT e della Corte dei Conti, nel 2023 la spesa delle famiglie è arrivata a 1.258 miliardi, in aumento di 171 miliardi (+16%) rispetto ai 1.087 miliardi del 2019.

Nel quinquennio in esame, la radiografia dei consumi degli italiani mostra una invarianza nella sua composizione, a esclusione della spesa per servizi sanitari che, pur in crescita in termini assoluti (+5 miliardi, da 38 miliardi a 43 miliardi), valeva il 4% del totale nel 2019 e “solo” il 3% a dicembre scorso.

Tutte le voci risultano in crescita, con aumenti che variano dal 5% al 34%, con due eccezioni: la voce “comunicazioni”, rimasta ferma a 23 miliardi, e quella “istruzione”, calata di 200 milioni (-2%) da 9,9 miliardi a 9,7 miliardi.

Più nel dettaglio, sul totale di 1.258 miliardi, nel 2023 la casa (utenze, mobili, elettrodomestici e manutenzione) è costata in tutto 364 miliardi, in aumento di 53 miliardi (+17%) rispetto ai 311 miliardi del 2019: questa voce vale il 29% del totale.

La seconda posizione nella classifica dei consumi è occupata dagli alimentari, con 185 miliardi lo scorso anno in crescita di 30 miliardi (+19%) rispetto ai 155 miliardi del 2019: rispetto al paniere totale si è passati dal 14% al 15%.

Terzo posto per i trasporti con 160 miliardi, in salita di 10 miliardi rispetto ai 141 miliardi di cinque anni fa (+14%), stabili al 13% del totale.

Beni e servizi vari “prelevano” 150 miliardi dai conti familiari, facendo segnare, col più 34%, la crescita maggiore pari a 38 miliardi rispetto ai 112 miliardi del 2019: la percentuale sul totale dei consumi è salita dal 10% al 12%.

Le famiglie non rinunciano ad alberghi e ristoranti, che continuano a occupare il 10% dei budget: i 113 miliardi del 2019 sono diventati, con una crescita di 11 miliardi (+9%), 124 miliardi.

È cresciuta, poi, di 13 miliardi (+16%), restando stabile al 7% dei bilanci, la spesa per tempo libera e cultura, passando da 73 miliardi a 86 miliardi.

Per abbigliamento e calzature si spendono 66 miliardi, un miliardo in più (+2%) rispetto ai 65 miliardi del 2019: in lieve calo la quota sul totale, scesa del 6% al 5%.

Bevande alcoliche e sigarette valgono sempre il 4%: i 46 miliardi del 2019 sono però diventati 48 miliardi, in aumento di 2 miliardi (+5%).

Quanto ai servizi sanitari, per far fronte alle carenze di ospedali e servizi pubblici, sono stati necessari, nel 2023, 43 miliardi, che, seppur in aumento di 5 miliardi (+12%) rispetto al 2019, oggi corrispondono al 3% della spesa totale, in calo, dunque, se confrontato col 4% di cinque anni fa.

Le comunicazioni sono stabili al 2% del totale e anche la spesa complessiva è rimasta invariata a quota 23 miliardi.

Fanalino di coda l’istruzione, che occupa soltanto l’1% dei bilanci: i 9,9 miliardi del 2019, peraltro, sono stati tagliati di 200 milioni a quota 9,7 miliardi con una riduzione (l’unica dei conti delle famiglie) a far registrare una discesa, pari al 2%.

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