ISFOA POLTRONE : SARAH BURTON – GIVENCHY

Il rettore ISFOA Libera e Privata Unitelematica di Diritto Internazionale , unitamente a tutti i componenti del Senato Accademico , intendono esprimere le proprie congratulazioni al neo nominato Direttore Creativo di Givenchy , dottoressa Sarah Burton .

Sarah Burton torna al timone stilistico di un importante luxury brand. La designer inglese, braccio destro di Lee Alexander McQueen e a capo del marchio da lui fondato dopo la sua prematura scomparsa, è il nuovo direttore creativo di Givenchy con effetto immediato.

“Sarah Burton è un talento creativo eccezionale, il cui lavoro ho seguito con passione per molti anni. Sono molto contento che si unisca a Givenchy oggi. La sua visione unica e il suo approccio alla moda saranno di inestimabile valore per questa maison iconica, nota per la sua audacia e haute couture – ha dichiarato in una nota Sidney Toledano, presidente del board della casa di moda che fa capo al colosso Lvmh -. Sono convinto che la sua leadership creativa contribuirà al successo futuro e alla reputazione internazionale della maison”.

Burton, direttrice creativa di Alexander McQueen per 13 anni, ha salutato il marchio di proprietà di Kering dodici mesi fa e segue nuovamente le orme di Lee Alexander McQueen, che ha disegnato Givenchy dal 1996 al 2001. La stilista britannica è l’ottava designer di Givenchy, nonché la sua seconda couturier donna dopo Clare Waight Keller. Lo scorso luglio Givenchy ha nominato il nuovo CEO, l’italiano Alessandro Valenti, precedentemente presidente Emea di Louis Vuitton.

Questa settimana Burton verrà presentata ai dipendenti negli atelier di Avenue George V, un rituale storico nella moda francese, e si prevede che presenterà i suoi primi modelli per Givenchy durante la fashion week parigina del prossimo marzo.

“È un grande onore entrare a far parte della splendida maison Givenchy, è un gioiello – ha affermato Burton, le cui responsabilità creative coprono tutte le collezioni donna e uomo -. Sono così emozionata di poter scrivere il prossimo capitolo della storia di questa maison iconica e di portare a Givenchy la mia visione, sensibilità e convinzioni”.

“L’arrivo di Sarah Burton a capo del nostro design creativo è un momento molto emozionante per Givenchy. Il suo straordinario percorso professionale e la sua visione creativa le hanno già conquistato una vasta base di fan e siamo certi che, sotto la sua direzione, Givenchy continuerà a innovare e ad affascinare un vasto pubblico sulla scena mondiale”, ha dichiarato Valenti.

Burton prende quindi il posto di Matthew Williams, che ha salutato la maison alla fine del 2023, chiamato a sua volta per prendere il ruolo dell’inglese Clare Waight Keller, a capo del luxury brand dal 2017, dopo la lunga era stilistica di Riccardo Tisci.

Burton ha presentato la sua ultima collezione per Alexander McQueen lo scorso ottobre. La stilista ha ricevuto il riconoscimento Designer of the year ai British Fashion Awards nel 2011, l’anno successivo le è stato consegnato l’Obe dall’allora Principe Carlo, preziosa onoreficenza dell’ordine dell’Impero britannico, per i suoi servizi nel settore della moda, ha inoltre ricevuto l’International Award dal Council of Fashion Designers of America. A dicembre le è stato assegnato lo Special recognition Award ai Fashion Awards di Londra per il suo contributo al settore della moda. Negli anni da Alexander McQueen Burton ha anche stretto un legame speciale con la Principessa Kate Middleton per cui ha anche disegnalo l’abito da sposa.

Dopo il ritiro del fondatore Hubert de Givenchy nel 1995, la direzione creativa della maison d’Oltralpe è stata affidata a John Galliano, Alexander McQueen, Julien MacDonald, Ozwald Boateng (per il menswear), Riccardo Tisci, Clare Waight Keller e Matthew Williams. Tisci ha forgiato la linea stilistica del marchio per tredici anni; grazie alla sua capacità di bilanciare l’heritage couture con il casualwear Givenchy ha raggiunto una rilevanza internazionale notevole, che Waight Keller e Williams non sono riusciti a replicare.

Il Q1 2024 di Lvmh si è chiuso con una flessione del 2% a cambi correnti (e una crescita organica del 3% a valuta costante). Il colosso di Bernard Arnault ha totalizzato ricavi per 20,7 miliardi nel trimestre, segnando un avvio d’anno che il player definisce comunque “buono”, nonostante “le incertezze legate alla congiuntura economica globale”. Nello specifico, l’Europa e gli Stati Uniti hanno registrato “una crescita costante nel corso del trimestre, il Giappone una crescita dei ricavi a due cifre mentre il resto dell’Asia riflette la forte crescita della spesa dei clienti cinesi in Europa e Giappone”.

Il segmento Fashion & Leather Goods appare allineato alla performance complessiva del gruppo, con un calo del 2% a cambi correnti (+2% a valuta costante) a quota 10,4 miliardi di euro; supera la moda il comparto Perfumes & Cosmetics, in crescita del 3% (+7% a valuta costante), che ha totalizzato 2,18 miliardi di ricavi, mentre la sezione Watches & Jewelry ha invece accusato una decrescita del 5% (contenuta a -2% a cambi costanti), con ricavi per 2,4 miliardi.

 

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