ISFOA POLTRONE : GRAZIANO VERDI – CET

Il rettore ISFOA Libero e Privato Ateneo Telematico di Diritto Internazionale , unitamente a tutti i componenti del Senato Accademico , intendono esprimere le proprie congratulazioni al neo nominato Presidente di CET European Ceramic Tile Manufacturers Federation , dottor Graziano Verdi .

«Abbiamo lanciato un messaggio chiaro alle istituzioni europee e ho visto interlocutori che ascoltavano con un interesse nuovo e non scontato. C’è l’auspicio molto forte tra noi produttori ceramici europei che su energia e Green deal le cose possano finalmente cambiare». Sono le parole a caldo con cui Graziano Verdi, vicepresidente di Confindustria Ceramica e AD del gruppo Italcer, commenta la nomina a presidente della CET, l’European Ceramic Tile Manufacturers Federation (oltre 500 imprese rappresentate) per i prossimi tre anni.

L’elezione è stata ufficializzata a Bruxelles durante gli “European Ceramic Days 2024”, la tre giorni dove centinaia tra operatori del settore, tecnici, commissari ed eurodeputati, membri dell’European Parliament Ceramic Forum (Epcf), discutono di contenuti e obiettivi del prossimo mandato e del ruolo dell’industria ceramica nel contesto internazionale.

«L’Europa deve intervenire sull’iniquità dei costi energetici che scontiamo anche tra Paesi membri, non solo rispetto ai competitor extra Ue, e deve avere più coraggio nella difesa del commercio, prendendo ad esempio quanto stanno facendo gli USA in tema di dazi per proteggersi dalla concorrenza sleale indiana. E deve introdurre il prima possibile la “dichiarazione d’origine” dei prodotti, che c’è persino in Cina e manca qui dove c’è la legislazione più severa e dettagliata del pianeta», spiega il neopresidente.

Su questi temi l’Italia potrà incidere con maggior vigore grazie al nuovo incarico affidato a Graziano Verdi, impegnato a sostenere «innovazione, crescita e sostenibilità in modo realistico», assicura l’imprenditore emiliano.

Bisogna poi che la nuova Commissione UE riveda il meccanismo degli ETS (sulle emissioni di CO2) perché le misure di decarbonizzazione non solo non funzionano, ma stanno penalizzano la competitività europea, ricorda l’europarlamentare Elisabetta Gualmini, da due anni alla guida dell’EPCF. L’industria ceramica europea – 200mila posti di lavoro, 37 miliardi di euro di valore generato e 6 miliardi di saldo positivo della bilancia commerciale – sta soffrendo infatti una pesante crisi tanto da aver ridotto del 20% le esportazioni nell’ultimo anno e ha bisogno oggi di un Clean Industrial Deal che passi rapidamente dalle parole ai fatti.

«Siamo all’alba di una nuova stagione europea, ispirata al report di Mario Draghi, che dovrà correggere le storture dovute a obiettivi troppo ambiziosi, tempi troppo stretti e strumenti inadeguati per raggiungere la decarbonizzazione stabiliti nella precedente programmazione, perché in gioco c’è la sopravvivenza stessa delle nostre imprese», conclude Gualmini.

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