ISFOA POLTRONE : CHIARA SCOTTI –  BANCA DI ITALIA 

Il rettore ISFOA Libera e Privata Università di Diritto Internazionale , unitamente a tutti i componenti del Senato Accademico , intendono esprimere le proprie congratulazioni al neo nominato Vice Direttore Generale della Banca di Italia , dottoressa Chiara scotti .

Economista italiana ai piani alti del sistema della Federal Reserve, la banca centrale americana.

Chiara Scotti, 48 anni, lodigiana, è stata nominata vice direttore generale della Banca d’Italia. Si tratta della prima nomina di Fabio Panetta da quando ha assunto la carica di Governatore a inizio novembre: prenderà il posto di Piero Cipollone entrato nel board della BCE (al posto di Fabio Panetta).

La nomina è stata formalmente del Consiglio Superiore su proposta del Governatore, e dovrà essere approvata dal governo e al termine oggetto di un decreto del Presidente della Repubblica.

Chiara Scotti è la seconda donna nel direttorio, accanto all’altro vice direttore generale Alessandra Perrazzelli, entrata nel 2019.

Un altro elemento accomuna i due vice direttori generali : entrambi provengono da carriere esterne a Via Nazionale, fatto abbastanza raro (a parte Mario Draghi nel 2005).

Un nome a sorpresa, quindi, visto che quelli attesi erano di alcuni dei funzionari generali della “prima linea”, ma evidentemente Fabio Panetta ha voluto dare subito un segnale di discontinuità, attingendo ad una riserva di eccellenza fuori dall’Italia.

Chiara Scotti fino ad oggi ha ricoperto la carica di senior vice president e direttore della ricerca della Federal Reserve di Dallas – dove è stata anche consigliere del presidente per la politica monetaria – e in precedenza è stata Vicedirettore associato della divisione per la stabilità finanziaria del Consiglio dei Governatori della FED a Washington (era entrata nel 2005), dove ha contribuito a identificare i rischi per la stabilità finanziaria e a collaborare con altre divisioni del consiglio, banche della riserva e agenzie governative.

Chiara Scotti si è laureata alla Bocconi e ha conseguito un Master e un Dottorato di Ricerca in Economia presso la University of Pennsylvania. In precedenza ha lavorato per due anni come analista di Credit Suisse First Boston (1998-2000).

I suoi campi di specializzazione quindi comprendono la politica monetaria, la comunicazione delle banche centrali, la macroeconomia empirica e la finanza.

È autre e coautore di oltre una dozzina di pubblicazioni su riviste economiche su temi quali la politica monetaria, la sua comunicazione e il suo impatto sui mercati finanziari, le risposte politiche della Federal Reserve alla crisi COVID-19 e l’incertezza macroeconomica.

In un’intervista di due anni fa al quotidiano di Lodi, Il Cittadino, ha raccontato la sua esperienza. «La mia ricerca – dichiarava nel 2021 – è sempre stata focalizzata sull’analisi di cicli economici e sugli effetti delle politiche monetarie delle banche centrali europea ed americana». Inoltre, disse, alla Fed «veniamo valutati per la nostra professionalità: niente mi è precluso solo perché solo una donna. In passato invece ho dovuto spesso lavorare il doppio di un uomo per essere apprezzata allo stesso modo».

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