ISFOA OSSERVATORIO : SU 6,6 MILIARDI DI EURO DI INVESTIMENTI IMMOBILIARI IN ITALIA NEL -44% sul 2022 CBRE REGISTRA CHE IL COMPARTO UFFICI HA CHIUSO A 1,2 MILIARDI IN CALO DEL – 74% RISPETTO ALL’ANNO PRECEDENTE CONFERMANDO COSI IN MANIERA AUTOREVOLE LA SITUAZIONE DI GRANDE CRISI DEL MERCATO IMMOBILIARE IN ITALIA CHE COMPORTERA’ UNA NOTEVOLE RIDUZIONE DEI PREZZI E DELLE COMPRAVENDITE ED UN AUMENTO ESPONENZIALE DEI MUTUI E DELLE SPESE DI MANTENIMENTO CAUSATA DALLA MAZZATA DELLA UNIONE EUROPEA PER EFFICIENTARE LE EMISSIONI
COME PREVISTO PUNTUALMENTE DAL 2021 E’ ARRIVATA LA TEMPESTA PERFETTA COSTITUITA DA FALLIMENTI LICENZIAMENTI INFLAZIONE STRETTA DI LIQUIDITA’ AUMENTO DEL COSTO DEL DENARO GLI EFFETTI DEVASTANTI DELLA GUERRA E DELLE SANZONI
RIFLETTERE PENSARE MEDITARE AVERE BUON SENSO ED ESSERE RAZIONALI SONO QUALITA’ BASILARI ED INNATE CHE PERO’ VANNO SVILUPPATE E COLTIVATE CON UNA ADEGUATA FORMAZIONE ACCADEMICA
RASSEGNA STAMPA CONSIDERAZIONI RIFLESSIONI COMMENTI OSSERVAZIONI SPUNTI SCENARI E PREVISIONI
Uffici, la fine delle scrivanie fisse Boom di spazi in esubero dati in affitto
Real estate. Lo smart working ridisegna strutture per uffici e investimenti.
A Milano Deutsche Bank riduce la superficie della sede del 40%; UniCredit subaffitta gli oltre 20 piani della Torre B in piazza Gae Aulenti; Bnp cerca coinquilini
UniCredit ha affittato una torre. Deutsche Bank sta mettendo a reddito le “ali”. Bnp Paribas cerca coinquilini. Se la flessione degli investimenti immobiliari nel 2023, in Europa e in Italia (-74% circa secondo l’ultimo outlook di Cbre), ha colpito soprattutto il settore degli uffici, quello che emerge, tra i principali gruppi bancari, è un grande “cantiere di lavoro in corso” per adattare gli spazi ai bisogni del lavoro ibrido (operando almeno due giorni da casa, le scrivanie si svuotano e servono meno metri quadrati).
Dunque, più sale riunioni e meno scrivanie, più aree comuni e meno parcheggi. E soprattutto la necessità di tagliare costi, sprechi e utenze. In questi due anni molto si è scritto e discusso su come trasformare i luoghi di lavoro. Oggi, quelle trasformazioni sono in corso.?
«Il processo di ammodernamento degli uffici della sede centrale di Milano, vicino all’Università Bicocca, è iniziato circa due anni fa – ha spiegato Luca Fachin, managing director e chief operating officer di Deutsche Bank Italia – quando, dopo la pandemia, è apparsa chiara la sproporzione tra superficie disponibile e scrivanie: abbiamo rilevato che su 37mila mq con 2100 scrivanie, ne venivano occupate, in media, circa un terzo. È così iniziato, anche in linea con quanto sta avvenendo in diverse sedi globali inclusa quella di Francoforte, un lavoro di riconversione e upgrade degli spazi che terminerà entro fine anno. Stiamo riducendo la superficie del 40% circa.La nostra sede, che è di proprietà, è composta da un corpo centrale e due cosiddette “ali”. Nel blocco centrale stiamo concentrando gli uffici Deutsche Bank, di fronte alla Piazza del Calendario. Le ali (portate a nudo e pienamente personalizzabili anche con ingressi indipendenti, entrambe già sul mercato di cui una ha i lavori in corso) le stiamo affittando, con contratto decennale, ad altri tenant, attivi nei settori abbigliamento, tecnologie e innovazione, selezionati in base a criteri di affidabilità finanziaria ma anche potenziali sinergie. Saranno tre blocchi separati – ha concluso Fachin – che potranno mantenere in condivisione l’atrio, la mensa e altri servizi comuni».
Nei mesi scorsi, anche UniCredit ha svuotato gli oltre venti piani della Torre B, nell’iconica sede di piazza Gae Aulenti, a Milano, che ora accoglie società che occupano gli spazi con un contratto di subaffitto.
L’istituto, 10mila dipendenti in Lombardia, 8mila solo a Milano, ha lasciato uno dei tre grattacieli, distribuendo i circa mille dipendenti che lavoravano nella Torre B, di proprietà del gruppo Coima, tra la Torre A e gli uffici di Lampugnano.
«La razionalizzazione dell’utilizzo degli spazi in funzione di nuove esigenze e modi di lavorare è un processo che portiamo avanti da circa un decennio in tutte le principali città del gruppo – ha spiegato Salvatore Greco, head of Group Real Estate di UniCredit – in cui abbiamo ridotto gli spazi di circa 700mila mq, tagliato il 90% degli uffici fuori dai centri città, ma anche ristrutturato con criteri di sostenibilità ca. 500mila mq. In base a questo disegno, a Milano abbiamo portato le sedi del gruppo da 26 a cinque, che diverranno una quando sarà pronto il nuovo campus in progetto a Scalo Farini. Prevediamo uno spazio sviluppato più orizzontalmente, con la giusta flessibilità per affrontare le necessità d’uso che avremo tra (almeno) sette anni. Oggi, grazie allo smart working, il tasso di presenza negli uffici centrali si attesta a ca. il 60%. Gli spazi della Torre B per ora ospitano, in subaffitto vincolato alla scadenza del sottostante, la società di coworking Space, una di “project & construction“, una finanziaria e alcune associazioni di categoria, un mix di tenant – ha aggiunto Greco – coerente con lo standing della piazza».
Anche la Diamond Tower, la sede italiana di Bnp Paribas (che però non ne è proprietaria), nell’ambito della riorganizzazione logistica interna, starebbe – secondo indiscrezioni – ancora lavorando alla selezione di nuovi coinquilini per almeno quattro dei suoi 27 piani.
Lavori anche in casa Intesa Sanpaolo. Nonostante, a giugno, abbia inaugurato, a Milano, la “Scheggia”, grattacielo iconico, estremamente tecnologico, in grado di accogliere 3mila dipendenti su una superficie lorda di 26.400 mq, «da due anni, nel quadro del Piano di impresa 2022-2025 – ha illustrato Luca Tedesi, responsabile direzione centrale immobili di Intesa Sanpaolo Group Services – abbiamo avviato un percorso di razionalizzazione delle strutture direzionali, riducendo la superficie strumentale sul perimetro Italia di circa 258mila mq, senza considerare le azioni di razionalizzazione della rete commerciale della Banca dei Territori per quasi 160mila mq (dal taglio di circa 40mila mq a Bergamo ai 9mila mq in meno di Napoli)».
Una trasformazione, ha aggiunto Tedesi, «che si inserisce nell’adozione di un nuovo modello di lavoro “Next Way of Working”, che abbina alla maggior flessibilità negli orari lavorativi e lavoro agile da casa, il lavoro tradizionale nel proprio ufficio».
Su 6,6 miliardi di euro di investimenti immobiliari, in Italia nel 2023 (-44% sul 2022) – informa Cbre – il comparto uffici ha chiuso attorno a 1,2 miliardi, in calo del 74% rispetto all’anno precedente.
TRASFORMA L’ ESPERIENZA IN LAUREA POICHE’ NELLA MODERNA SOCIETA’ SOLO CHI E’ DOTTORE VIENE VERAMENTE CONSIDERATO E VALORIZZATO
POTRESTI ESSERE GIA’ LAUREATO E NON SAPERLO E QUINDI AVER PERSO OPPORTUNITA’ DI CARRIERA ED AUMENTI DI STIPENDIO E SE PRESENTI UN CANDIDATO AVRAI UN IMPORTANTE RICONOSCIMENTO ECONOMICO OLTRE ALLA GRATITUDINE ETERNA DEL TUO CONOSCENTE .
La V.A.E. ( Validazione del Sapere Acquisito con l’ Esperienza ) è un dispositivo procedurale normativo avviato in Francia nel 2002 ed adottato anche da ISFOA Libera e Privata Università di Diritto Internazionale che permette a tutti coloro che hanno acquisito esperienza professionale di richiedere il rilascio di un diploma universitario .
Questo sistema di convalida dell’apprendimento non formale e informale si basa su una ampia esperienza di pratiche in materia di identificazione e riconoscimento dell’apprendimento pregresso e dell’esperienza professionale ed ha l’obiettivo di dare la possibilità a chi non possiede un titolo di studio , ma vanta esperienze professionali e competenze per ottenere un primo livello di qualifica , di accrescere il proprio livello di istruzione a livello accademico .
ISFOA HOCHSCHULE FÜR SOZIALWISSENSCHAFTEN UND MANAGEMENT Libera e Privata Università di Diritto Internazionale fin dalla sua costituzione avvenuta nel 1998 è caratterizzata e riconosciuta universalmente per la propria missione di Solidarietà , Sviluppo Sociale Culturale caratteristiche queste uniche che l’ hanno fatta diventare una delle più ambite e prestigiose università telematiche internazionali , possiede di conseguenza una consolidata reputazione che la qualifica come una organizzazione corretta , trasparente e veloce , soprattutto nella erogazione e destinazione dei fondi raccolti destinati ad opere di bene sia in Africa che in Italia .
I.S.F.O.A. HOCHSCHULE FÜR SOZIALWISSENSCHAFTEN UND MANAGEMENT
LIBERA E PRIVATA UNITELEMATICA DI DIRITTO INTERNAZIONALE
FONDAZIONE ED ENTE MORALE DI RICERCA SENZA SCOPO DI LUCRO E DI INTERESSE GENERALE
Persona Giuridica Legalmente Costituita ed Autorizzata ai sensi del Codice Civile Svizzero ed in conformità della Costituzione Federale Svizzera , della Legge sull ‘ Educazione e sul Diritto Scolastico del Cantone Zugo e della Legge Federale sulla Promozione e sul Coordinamento del Settore Universitario Svizzero .
Denominazione Autorizzata dalla SEFRI Segreteria di Stato per la Formazione la Ricerca e l’ Innovazione Scuole Universitarie della Confederazione Svizzera Dipartimento Federale dell’ Economia della Formazione e della Ricerca ed Approvata dall’ Ufficio Federale del Registro di Commercio di Berna e del Cantone Zugo