ISFOA OSSERVATORIO : SECONDO LE PREVISIONI DEL CRESME LA PREVISIONE DEL 2024 PER LE COSTRUZIONI IN ITALIA SARA’ DI UN CROLLO PARI AL -8,5% NEGLI INVESTIMENTI CONFERMANDO COSI IN MANIERA AUTOREVOLE  LA SITUAZIONE DI GRANDE CRISI DEL  MERCATO IMMOBILIARE IN ITALIA CHE COMPORTERA’ UNA NOTEVOLE RIDUZIONE DEI PREZZI E DELLE COMPRAVENDITE ED UN AUMENTO ESPONENZIALE DEI MUTUI E DELLE SPESE DI MANTENIMENTO CAUSATA DALLA  MAZZATA DELLA UNIONE EUROPEA PER EFFICIENTARE LE EMISSIONI

ISFOA OSSERVATORIO : SECONDO LE PREVISIONI DEL CRESME LA PREVISIONE DEL 2024 PER LE COSTRUZIONI IN ITALIA SARA’ DI UN CROLLO PARI AL -8,5% NEGLI INVESTIMENTI CONFERMANDO COSI IN MANIERA AUTOREVOLE LA SITUAZIONE DI GRANDE CRISI DEL MERCATO IMMOBILIARE IN ITALIA CHE COMPORTERA’ UNA NOTEVOLE RIDUZIONE DEI PREZZI E DELLE COMPRAVENDITE ED UN AUMENTO ESPONENZIALE DEI MUTUI E DELLE SPESE DI MANTENIMENTO CAUSATA DALLA MAZZATA DELLA UNIONE EUROPEA PER EFFICIENTARE LE EMISSIONI

COME PREVISTO PUNTUALMENTE DAL 2021 E’ ARRIVATA LA TEMPESTA PERFETTA COSTITUITA DA FALLIMENTI LICENZIAMENTI INFLAZIONE STRETTA DI LIQUIDITA’ AUMENTO DEL COSTO DEL DENARO GLI EFFETTI DEVASTANTI DELLA GUERRA E DELLE SANZONI

 

RIFLETTERE PENSARE MEDITARE AVERE BUON SENSO ED ESSERE RAZIONALI SONO QUALITA’ BASILARI ED INNATE CHE PERO’ VANNO SVILUPPATE E COLTIVATE CON UNA ADEGUATA FORMAZIONE ACCADEMICA

RASSEGNA STAMPA CONSIDERAZIONI RIFLESSIONI COMMENTI OSSERVAZIONI SPUNTI SCENARI E PREVISIONI

Lo scenario 2024 per le costruzioni in Italia porta il segno negativo: -8,5% di investimenti .

Anticipato da un primo , seppur timido , rallentamento degli ultimi mesi del 2023 con -0,6% , il prossimo si annuncia per le opere l’anno della grande frenata , una tempesta perfetta scatenata dalla sovrapposizione dei due grandi protagonisti che tengono banco nel settore : la chiusura del Superbonus e l’incognita sui cantieri del PNRR che per ora dispiega una valanga di bandi e di contratti firmati .

È il XXXV Rapporto Congiunturale e Previsionale del CREMSE ad analizzare i numeri che stanno attraversando il mondo delle costruzioni , con uno sguardo rivolto alla chiusura dell’anno in corso e un altro a quello che accadrà nei valori stimati per il prossimo.

LO SCENARIO

I dati non potrebbero essere più chiari: il totale del valore degli investimenti nel 2023 supera i 235 miliardi che sfondano i 300 per il valore della produzione .

L’anno secondo le stime di CRESME si chiuderà comunque con il segno negativo a -0,6% a valori costanti: è l’effetto del -4,6% degli investimenti in rinnovo di cui -11,4% di flessione nel residenziale (leggi Superbonus) attutito da +10,4% degli investimenti nelle nuove costruzioni , di cui +29,7% del Genio Civile (ovvero Opere Pubbliche) .

I due elementi mescolati danno quella piccola variazione al ribasso che però non rappresenta affatto una semplice avvisaglia ma è invece sintomo di una tendenza più profonda e – preconizza il CRESME – permanente senza nuove misure e strategie .

Sono le stime 2024 a raccontarlo: gli investimenti nel rinnovo l’anno prossimo crolleranno di quasi 15 punti percentuali di cui circa il 26 nel residenziale .

La ripartizione della torta racconta molto di questo inizio di curva discendente e racconta di un settore per più della metà del suo valore legato mani e piedi agli incentivi fiscali: il 56,2% del valore della produzione pari a 167 miliardi di euro ha viaggiato nel 2023 sotto il segno della manutenzione straordinaria .

E ora con la chiusura dei rubinetti iniziano le note dolenti.

«Il settore delle costruzioni – spiega Lorenzo Belllicini , direttore del CRESME – è oggi di fronte a una grande sfida: deve riprogettare un modello , perché fermandosi il Superbonus e ripartendo le opere pubbliche si pone una importante sfida realizzativa sotto il profilo della manodopera , tanto per citare uno dei primi problemi».

Insomma «il comparto è appeso alle opere pubbliche – prosegue Lorenzo Bellicini – non dimentichiamoci che oltre al Superbonus chiuderà anche il PNRR nel 2027: il settore si deve reinventare e lo deve fare adesso».

La ricetta? «Modernizzazione in chiave digital , sostenibilità , l’abbattimento dell’errore che pesa come un macigno sui fatturati delle imprese : sono tutte questioni che alcuni hanno già colto ma che terranno le fila del futuro delle costruzioni in Italia».

IL VALORE DELLA PRODUZIONE

Che il settore delle costruzioni abbia macinato e corso in questi anni non è un mistero . Secondo CRESME nel 2023 il valore della produzione sfonderà il tetto dei 300 miliardi di euro a valori correnti, contro i 289 miliardi del 2022 e i 231 del 2021 .

In un anno pre-crisi come quello del 2019 il settore valeva 181,9 miliardi di euro e da allora a oggi è cresciuto a valori correnti di 118 miliardi di euro: +65,7%.

L’INVERSIONE DEL SUPERBONUS

Le prime crepe , per altro ampiamente prevedibili , arrivano dalla macchina indietro degli incentivi fiscali per la manutenzione straordinaria che secondo CRESME tra il 2022 e 2024 si ridurrà di un terzo: il precipizio vale 39 miliardi a valori correnti e considerando l’inflazione -34,3%, per la precisione -11,6% nel 2023 e – 25,8% nel 2024.

Stando ai numeri sugli investimenti a valori costanti il rinnovo sul residenziale l’anno prossimo è stimato in un crollo di quasi il 26%.

LA CORSA DELLE OPERE PUBBLICHE

La grande stampella per il settore è quella delle Opere Pubbliche: secondo CRESME tra il 2022 e 2024 il mercato crescerà del 36% a valori correnti , pari a 18,5 miliardi di euro in più .

Qui la sfida prende il nome di PNRR che l’anno prossimo dovrebbe passare dalla fase delle gare a quella esecutiva con la messa a terra dei cantieri .

Interessante è il dato del settore Genio Civile che nel 2023 sfiora quasi +30% e nel 2024 +16,6 per cento .

Complessivamente gli investimenti nelle nuove costruzioni segnano +10,4% nel 2023 e +6,8% nel 2024.

I numeri complessivi sono sbalorditivi: il costo totale di opere strategiche e prioritarie raggiunge i 448 miliardi di euro contro disponibilità per 315 miliardi .

Infine , tra Gennaio 2019 e Ottobre 2023 sono stati messi in gara 274 miliardi di euro di Lavori Pubblici e ne sono stati aggiudicati 224 .

I cantieri PNRR partiranno da qui , da questi numeri e da tutto il lavoro fatto fino a oggi.

NUOVE CASE FANALINO DI CODA

In coda per impatto sul valore della produzione , la costruzione del nuovo cuba soltanto il 22,2% del totale , con un volume di 66,7 miliardi di euro .

Per quanto riguarda l’edilizia residenziale va ancora peggio , con un terzo di questa torta: il 7,5% pari a 22 miliardi circa .

Le previsioni non lasciano sperare in un salto di qualità nemmeno per il futuro visto che il CRESME prevede una crescita dell’1,9% a valori correnti tra il 2002 e 2024 (-1,8% a valori costanti) che però in parte si deve a realizzazioni già avviate .

La contrazione è in atto , anche per via di una questione demografica a tinte fosche .

La china rispetto al passato è in un numero: nel 2023 gli investimenti residenziali saranno il 34% in meno di quelli del 2006 .

TRASFORMA L’ ESPERIENZA IN LAUREA POICHE’ NELLA MODERNA SOCIETA’ SOLO CHI E’ DOTTORE VIENE VERAMENTE CONSIDERATO E VALORIZZATO

POTRESTI ESSERE GIA’ LAUREATO E NON SAPERLO E QUINDI AVER PERSO OPPORTUNITA’ DI CARRIERA ED AUMENTI DI STIPENDIO E SE PRESENTI UN CANDIDATO AVRAI UN IMPORTANTE RICONOSCIMENTO ECONOMICO OLTRE ALLA GRATITUDINE ETERNA DEL TUO CONOSCENTE .


La V.A.E. ( Validazione del Sapere Acquisito con l’ Esperienza ) è un dispositivo procedurale normativo avviato in Francia nel 2002 ed adottato anche da ISFOA Libera e Privata Università di Diritto Internazionale che permette a tutti coloro che hanno acquisito esperienza professionale di richiedere il rilascio di un diploma universitario .


Questo sistema di convalida dell’apprendimento non formale e informale si basa su una ampia esperienza di pratiche in materia di identificazione e riconoscimento dell’apprendimento pregresso e dell’esperienza professionale ed ha l’obiettivo di dare la possibilità a chi non possiede un titolo di studio , ma vanta esperienze professionali e competenze per ottenere un primo livello di qualifica , di accrescere il proprio livello di istruzione a livello accademico .

 

ISFOA HOCHSCHULE FÜR SOZIALWISSENSCHAFTEN UND MANAGEMENT Libera e Privata Università di Diritto Internazionale fin dalla sua costituzione avvenuta nel 1998 è caratterizzata e riconosciuta universalmente per la propria missione di Solidarietà , Sviluppo Sociale Culturale caratteristiche queste uniche che l’ hanno fatta diventare una delle più ambite e prestigiose università telematiche internazionali , possiede di conseguenza una consolidata reputazione che la qualifica come una organizzazione corretta , trasparente e veloce , soprattutto nella erogazione e destinazione dei fondi raccolti destinati ad opere di bene sia in Africa che in Italia .

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I.S.F.O.A. HOCHSCHULE FÜR SOZIALWISSENSCHAFTEN UND MANAGEMENT   

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Denominazione Autorizzata dalla SEFRI Segreteria di Stato per la Formazione la Ricerca e l’ Innovazione Scuole Universitarie della Confederazione Svizzera Dipartimento Federale dell’ Economia della Formazione e della Ricerca ed Approvata dall’ Ufficio Federale del Registro di Commercio  di Berna e del Cantone Zugo

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