ISFOA OSSERVATORIO : LE RICHIESTE DI MUTUI NEL PRIMO SEMESTRE 2023 REGISTRANO UN CROLLO DEL -22,4%  CONFERMANDO COSI IN MANIERA AUTOREVOLE  LA SITUAZIONE DI GRANDE CRISI DEL  MERCATO IMMOBILIARE IN ITALIA CHE COMPORTERA’ UNA NOTEVOLE RIDUZIONE DEI PREZZI E DELLE COMPRAVENDITE ED UN AUMENTO ESPONENZIALE DEI MUTUI E DELLE SPESE DI MANTENIMENTO CAUSATA ALLA  MAZZATA DELLA UNIONE EUROPEA PER EFFICIENTARE LE EMISSIONI

ISFOA OSSERVATORIO : LE RICHIESTE DI MUTUI NEL PRIMO SEMESTRE 2023 REGISTRANO UN CROLLO DEL -22,4% CONFERMANDO COSI IN MANIERA AUTOREVOLE LA SITUAZIONE DI GRANDE CRISI DEL MERCATO IMMOBILIARE IN ITALIA CHE COMPORTERA’ UNA NOTEVOLE RIDUZIONE DEI PREZZI E DELLE COMPRAVENDITE ED UN AUMENTO ESPONENZIALE DEI MUTUI E DELLE SPESE DI MANTENIMENTO CAUSATA ALLA MAZZATA DELLA UNIONE EUROPEA PER EFFICIENTARE LE EMISSIONI

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Mutui, richieste in frenata: nel semestre crollo del 22,4%

 

Il punto. Le surroghe hanno subito una flessione del 30,8%, mentre per i nuovi prestiti erogati contrazione del 21,6%. Per i mutui variabili più recenti l’aumento medio delle rate dal 2022 supera il 60%

Il più grande rialzo dei tassi operato nella storia dell’Eurozona – con la BCE che in 12 mesi ha alzato il costo del denaro di 425 punti base – si sta facendo sentire nelle tasche degli italiani che sono alle prese con un mutuo e, più in generale, sul mercato immobiliare. La domanda aggregata è in contrazione, come effetto collaterale della lotta all’inflazione dell’istituto di Francoforte.

Nel primo semestre dell’anno le richieste di mutui si sono contratte del 22,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, stando alle elaborazioni di Crif. Molto simile il dato sulle erogazioni (-21%). In pratica un italiano su cinque si sta defilando dal mercato.

In alcuni casi per scelta (nell’attesa di tempi migliori) un po’ perché la banca respinge al mittente la richiesta dopo aver eseguito l’istruttoria da cui emerge un livello di solvibilità medio delle famiglie che vivono in Italia aggravato dalla perdita del potere d’acquisto e del reddito reale complice un’inflazione che da due anni sta mordendo i risparmi come non accadeva dagli anni ’80.

In calo anche le surroghe (-30,8%), quelle manovre in corso con cui un mutuatario bussa ad un’altra banca a caccia di condizioni migliori.

Gli istituti di credito non solo sono più selettivi nell’erogare nuovi mutui ma hanno ristretto i cordoni anche per i surrogatori, in particolare verso coloro che hanno già giocato in passato questo “bonus” (grazie al decreto Bersani del 2007 i costi notarili sono a carico delle banche).

In tempi di vacche magre i surrogatori seriali non piacciono.

Sempre i dati CRIF indicano che per il 65% dei mutui in bonis (cioè senza rate scadute e non pagate), l’aumento dei tassi ha comportato un aumento del montante (calcolato in modo semplificato, come somma algebrica delle rate residue) tra gennaio 2022 e marzo 2023, nonostante le rate pagate nei 14 mesi trascorsi. Per i mutui più recenti, questo ha determinato un significativo aumento dell’indebitamento complessivo delle famiglie del 24% in poco più di un semestre, pari a circa 34mila euro per contratto.

I numeri dipingono quindi un mercato dei mutui più debole, colpito dalla scure sui tassi della BCE.

La difficoltà di accedere a un mutuo emerge anche da una ricerca di Banca d’Italia secondo l’indagine condotta presso 1.455 agenti immobiliari dal 19 Giugno al 19 Luglio 2023.

Quasi un operatore su tre continua a segnalare difficoltà nel reperimento del mutuo da parte degli acquirenti, la percentuale più elevata dalla fine del 2014.

Le valutazioni prospettiche sugli andamenti complessivi del mercato immobiliare segnano un deciso peggioramento, con riferimento sia al trimestre in corso, per il quale prevalgono aspettative di riduzione dei prezzi di vendita, sia su un orizzonte biennale.

Le attese degli agenti sull’inflazione al consumo nell’orizzonte di dodici mesi si sono ulteriormente ridotte.

Quanto alle rate il rialzo dei tassi ha causato un incremento anche superiore al 60% – per i mutui più recenti e con tanti anni di fronte – se il calcolo parte da gennaio 2022 quando i future sugli indici Euribor – quegli indici utilizzati dalle banche per calcolare le rate variabili nel piano di ammortamento – erano sui minimi storici in area -0,55%. Quei tassi negativi eccezionali a cui ci eravamo abituati scambiandoli per una condizione normale forse non torneranno mai più.

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La V.A.E. ( Validazione del Sapere Acquisito con l’ Esperienza ) è un dispositivo procedurale normativo avviato in Francia nel 2002 ed adottato anche da ISFOA Libera e Privata Università di Diritto Internazionale che permette a tutti coloro che hanno acquisito esperienza professionale di richiedere il rilascio di un diploma universitario .


Questo sistema di convalida dell’apprendimento non formale e informale si basa su una ampia esperienza di pratiche in materia di identificazione e riconoscimento dell’apprendimento pregresso e dell’esperienza professionale ed ha l’obiettivo di dare la possibilità a chi non possiede un titolo di studio , ma vanta esperienze professionali e competenze per ottenere un primo livello di qualifica , di accrescere il proprio livello di istruzione a livello accademico .

 

ISFOA HOCHSCHULE FÜR SOZIALWISSENSCHAFTEN UND MANAGEMENT Libera e Privata Università di Diritto Internazionale fin dalla sua costituzione avvenuta nel 1998 è caratterizzata e riconosciuta universalmente per la propria missione di Solidarietà , Sviluppo Sociale Culturale caratteristiche queste uniche che l’ hanno fatta diventare una delle più ambite e prestigiose università telematiche internazionali , possiede di conseguenza una consolidata reputazione che la qualifica come una organizzazione corretta , trasparente e veloce , soprattutto nella erogazione e destinazione dei fondi raccolti destinati ad opere di bene sia in Africa che in Italia . https://www.youtube.com/watch?v=8oA1Ap0vFYw

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