ISFOA OSSERVATORIO : LA ENERGY PERFORMANCE OF BUILDING DIRECTIVE E’ STATA APPROVATA OBBLIGANDO LA RISTRUTTURAZIONE A PARTIRE DAL 2026 DEL 43% DEL PATRIMONIO EDILIZIO MENO PERFORMANTE ED IN ITALIA INTERESSERA’ PRIORITARIAMENTE OLTRE CINQUE MILIONI DI EDIFICI CONFERMANDO COSI IN MANIERA AUTOREVOLE  LA SITUAZIONE DI GRANDE CRISI DEL  MERCATO IMMOBILIARE IN ITALIA CHE COMPORTERA’ UNA NOTEVOLE RIDUZIONE DEI PREZZI E DELLE COMPRAVENDITE ED UN AUMENTO ESPONENZIALE DEI MUTUI E DELLE SPESE DI MANTENIMENTO CAUSATA DALLA  MAZZATA DELLA UNIONE EUROPEA PER EFFICIENTARE LE EMISSIONI

ISFOA OSSERVATORIO : LA ENERGY PERFORMANCE OF BUILDING DIRECTIVE E’ STATA APPROVATA OBBLIGANDO LA RISTRUTTURAZIONE A PARTIRE DAL 2026 DEL 43% DEL PATRIMONIO EDILIZIO MENO PERFORMANTE ED IN ITALIA INTERESSERA’ PRIORITARIAMENTE OLTRE CINQUE MILIONI DI EDIFICI CONFERMANDO COSI IN MANIERA AUTOREVOLE  LA SITUAZIONE DI GRANDE CRISI DEL  MERCATO IMMOBILIARE IN ITALIA CHE COMPORTERA’ UNA NOTEVOLE RIDUZIONE DEI PREZZI E DELLE COMPRAVENDITE ED UN AUMENTO ESPONENZIALE DEI MUTUI E DELLE SPESE DI MANTENIMENTO CAUSATA DALLA  MAZZATA DELLA UNIONE EUROPEA PER EFFICIENTARE LE EMISSIONI

COME PREVISTO PUNTUALMENTE DAL 2021  E’ ARRIVATA LA TEMPESTA PERFETTA COSTITUITA DA FALLIMENTI LICENZIAMENTI INFLAZIONE STRETTA DI LIQUIDITA’ AUMENTO DEL COSTO DEL DENARO GLI EFFETTI DEVASTANTI DELLA GUERRA  E DELLE SANZONI

 

RIFLETTERE PENSARE MEDITARE AVERE BUON SENSO ED ESSERE RAZIONALI SONO QUALITA’ BASILARI ED INNATE CHE PERO’ VANNO SVILUPPATE E COLTIVATE CON UNA ADEGUATA FORMAZIONE ACCADEMICA

RASSEGNA STAMPA CONSIDERAZIONI RIFLESSIONI COMMENTI OSSERVAZIONI SPUNTI SCENARI E PREVISIONI

Parlamento e Consiglio Europeo raggiungono l’accordo sulla direttiva Case Green .

Esattamente come da programmi, poco prima delle 19 di ieri il trilogo che a Bruxelles lavorava alla revisione della Energy Performance of Buildings Directive ha chiuso un incontro durato poco più di due ore e ha licenziato, dopo sei mesi di trattative, un compromesso provvisorio, che ora dovrà essere confermato dal Consiglio e dal Parlamento Europeo (probabilmente nella plenaria di febbraio).

L’attuazione, se il calendario sarà rispettato, partirà nel 2026.

«Abbiamo raggiunto un risultato eccezionale questa sera – spiega il relatore al Parlamento Europeo della Direttiva, l’irlandese Ciaran Cuffe (Verdi) -: abbiamo creato un piano per la decarbonizzazione del patrimonio edilizio mondiale. Con questo piano, aggiungiamo un pilastro essenziale ai programmi europei di decarbonizzazione e iniziamo il lungo viaggio verso la riduzione del 36% delle emissioni europee di CO2».

Gli edifici europei, infatti, sono responsabili di questa quota di emissioni.

I Paesi membri dovranno definire dei piani per la riduzione dei consumi del loro patrimonio edilizio residenziale.

Il 2030 è considerato l’anno zero e il 2050 l’anno nel quale, a completamento del percorso, bisognerà avere un patrimonio edilizio a zero emissioni.

n mezzo, gli Stati dovranno assicurare un miglioramento progressivo della situazione, ragionando però sulle medie di consumo e non più sulla classe di efficienza dei singoli edifici.

Gli obiettivi intermedi di riduzione dei consumi per il parco edilizio degli Stati membri – fissati nel corso dell’incontro di ieri – saranno del 16% al 2030 e del 20-22% al 2035.

Si tratta di obiettivi realistici, che si collocano nella parte bassa della forbice ipotizzata nei giorni scorsi.

Saranno i paesi membri a fissare, con i loro piani, le modalità per raggiungerli.

La direttiva pone, soprattutto, un vincolo: la maggior parte delle ristrutturazioni dovranno riguardare il 43% meno performante del patrimonio edilizio.

In questo modo, gli obiettivi non potranno essere raggiunti solo grazie agli immobili nuovi: in Italia sarà data priorità ai lavori su cinque milioni di edifici.

In questo quadro, non saranno uniformati gli attestati di prestazione energetica degli edifici, come era stato proposto dal Parlamento Europeo.

L’altro grande tema in discussione ieri ha riguardato l’obbligo di abbandonare i combustibili fossili, a partire dalle caldaie a gas metano, nelle abitazioni.

La data entro la quale arrivare al bando completo è stata spostata in avanti, al 2040; il termine precedente era il 2035. Non solo. Se gli incentivi fiscali per questi apparecchi saranno cancellati a partire dal 2025, è stato esplicitamente stabilito che sarà possibile dare incentivi ai sistemi di riscaldamento ibridi, come quelli che combinano caldaie e pompe di calore.

Ancora, è stato trovato un accordo anche sull’obbligo di installare pannelli solari sugli edifici.

Vengono, così, totalmente esclusi gli edifici residenziali esistenti; questo onere sarà limitato agli edifici pubblici e non residenziali di grandi dimensioni, con un’entrata in vigore progressiva.

Dal 2030, infine, tutti gli edifici residenziali nuovi dovranno essere a zero emissioni.

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La V.A.E. ( Validazione del Sapere Acquisito con l’ Esperienza ) è un dispositivo procedurale normativo avviato in Francia nel 2002 ed adottato anche da ISFOA Libera e Privata Università di Diritto Internazionale che permette a tutti coloro che hanno acquisito esperienza professionale di richiedere il rilascio di un diploma universitario .


Questo sistema di convalida dell’apprendimento non formale e informale si basa su una ampia esperienza di pratiche in materia di identificazione e riconoscimento dell’apprendimento pregresso e dell’esperienza professionale ed ha l’obiettivo di dare la possibilità a chi non possiede un titolo di studio , ma vanta esperienze professionali e competenze per ottenere un primo livello di qualifica , di accrescere il proprio livello di istruzione a livello accademico .

 

ISFOA HOCHSCHULE FÜR SOZIALWISSENSCHAFTEN UND MANAGEMENT Libera e Privata Università di Diritto Internazionale fin dalla sua costituzione avvenuta nel 1998 è caratterizzata e riconosciuta universalmente per la propria missione di Solidarietà , Sviluppo Sociale Culturale caratteristiche queste uniche che l’ hanno fatta diventare una delle più ambite e prestigiose università telematiche internazionali , possiede di conseguenza una consolidata reputazione che la qualifica come una organizzazione corretta , trasparente e veloce , soprattutto nella erogazione e destinazione dei fondi raccolti destinati ad opere di bene sia in Africa che in Italia .

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