ISFOA OSSERVATORIO : IL DECRETO 39/2024 IN VIGORE DAL 30 MARZO CHE VIETA LA CESSIONE DEI CREDITI DIVENETERA’ UNA TRAPPOLA PER ALMENO 15MILA CONDOMINI IN TUTTA ITALIA METTENDO FUORIGIOCO ANCHE CHI HA SOLO PAGATO UN ACCONTO INFATTI NON POTRA’ PIU’ ESSERE UTILIZZATO LO SCONTO IN FATTURA MA SOLTANTO LA DETRAZIONE LASCIANDO COSI’ I LAVORI A META’ ACCELERANDO COSI IN MANIERA LA SITUAZIONE DI GRANDE CRISI DEL  MERCATO IMMOBILIARE IN ITALIA CHE COMPORTERA’ UNA NOTEVOLE RIDUZIONE DEI PREZZI E DELLE COMPRAVENDITE ED UN AUMENTO ESPONENZIALE DEI MUTUI E DELLE SPESE DI MANTENIMENTO CAUSATA DALLA  MAZZATA DELLA UNIONE EUROPEA PER EFFICIENTARE LE EMISSIONI

ISFOA OSSERVATORIO : IL DECRETO 39/2024 IN VIGORE DAL 30 MARZO CHE VIETA LA CESSIONE DEI CREDITI DIVENETERA’ UNA TRAPPOLA PER ALMENO 15MILA CONDOMINI IN TUTTA ITALIA METTENDO FUORIGIOCO ANCHE CHI HA SOLO PAGATO UN ACCONTO INFATTI NON POTRA’ PIU’ ESSERE UTILIZZATO LO SCONTO IN FATTURA MA SOLTANTO LA DETRAZIONE LASCIANDO COSI’ I LAVORI A META’ ACCELERANDO COSI IN MANIERA LA SITUAZIONE DI GRANDE CRISI DEL MERCATO IMMOBILIARE IN ITALIA CHE COMPORTERA’ UNA NOTEVOLE RIDUZIONE DEI PREZZI E DELLE COMPRAVENDITE ED UN AUMENTO ESPONENZIALE DEI MUTUI E DELLE SPESE DI MANTENIMENTO CAUSATA DALLA MAZZATA DELLA UNIONE EUROPEA PER EFFICIENTARE LE EMISSIONI

 

COME PREVISTO PUNTUALMENTE DAL 2021 E’ ARRIVATA LA TEMPESTA PERFETTA COSTITUITA DA FALLIMENTI LICENZIAMENTI INFLAZIONE STRETTA DI LIQUIDITA’ AUMENTO DEL COSTO DEL DENARO GLI EFFETTI DEVASTANTI DELLA GUERRA E DELLE SANZONI

 

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RASSEGNA STAMPA CONSIDERAZIONI RIFLESSIONI COMMENTI OSSERVAZIONI SPUNTI SCENARI E PREVISIONI

Superbonus, senza cessione del credito stangata in vista per 15mila condomini

 

Cantieri edili a rischio se non hanno già pagato e realizzato parte dei lavori

 

Il decreto mette fuorigioco anche chi aveva solo pagato un acconto

La tagliola della cessione dei crediti si sta trasformando in una trappola per almeno 15mila condomini in tutta Italia. Il decreto 39/2024, in vigore dal 30 marzo, rischia di mandare all’aria calcoli già effettuati e delibere approvate senza avviare i lavori. Allargando la platea degli esodati del superbonus.

Il decreto mette in fuorigioco anche chi ha solo pagato un acconto: non potrà più utilizzare lo sconto in fattura ma soltanto la detrazione, rischiando di lasciare i lavori a metà.

Finora, infatti, moltissimi contribuenti davano per scontata la strada della cessione. Fuori dalle definizioni tecniche, significava sfruttare gli anticipi di liquidità messi a disposizione dallo Stato, attraverso la formula del credito di imposta ceduto o scontato nelle fatture dei lavori. Ora tutto questo non ci sarà più, e il carico di questi interventi dovrà essere sopportato direttamente dai soli condomini, che avranno la detrazione ma dovranno mettere la liquidità iniziale di tasca propria. Bisognerà, insomma, rifare i calcoli e non è detto che tutti abbiano le disponibilità finanziarie per sopportare spese così ingenti per le ristrutturazioni.

Anche se è impossibile misurare in maniera esatta quanti condomini saranno colpiti da queste difficoltà, una prima stima arriva dall’analisi dei dati ENEA , che mensilmente rilevano l’andamento degli investimenti di super ecobonus.

I lavori più colpiti saranno quelli nelle fasi di avvio. Guardando i trend delle asseverazioni da fine 2022 in poi, siamo nell’ordine di oltre 5mila cantieri condominiali attivati al mese.

Così, ipotizzando problemi con la cessione per molti di quelli che sono partiti nel corso del 2024 (molti dei quali grazie a vecchie CILAS che davano diritto ancora alla cessione), in tre mesi la platea dei cantieri a rischio abbraccia circa 15mila condomini. Potrebbero in larga parte avere difficoltà, a meno che non abbiano già pagato una quota dei lavori già realizzati.

Un primo scenario problematico per tutti questi edifici, già emerso nei giorni scorsi , riguarda chi ha avviato i cantieri, sulla base di una CILAS presentata entro il 16 Febbraio 2023, ma non ha ancora raggiunto il SAL del 30%, previsto dalla Legge per la cessione.

Questi soggetti, di norma, non hanno ancora effettuato pagamenti, con le relative fatture, e quindi dopo il Decreto 39/2024 perderanno la Cessione del Credito.

Ma non è il solo caso che si sta presentando in questi giorni.

Anche i condomini che hanno deliberato i lavori, firmato un contratto con un’impresa e versato un acconto, senza però effettuare opere fatturate in cantiere, si trovano ora a dover rinunciare improvvisamente alla cessione del credito o allo sconto in fattura.

Si tratta di una situazione piuttosto frequente, adesso che la detrazione del superbonus è al 70% e, quindi, una quota dei lavori è necessariamente a carico dei condomini.

Questa quota, nella pratica degli accordi contrattuali, si traduce spesso in un anticipo per le imprese.

Anche in questo scenario bisognerà rifare i calcoli in corsa, affrontando problemi giganteschi.

Consideriamo che si parte da una situazione nella quale, fino a pochi giorni fa, i condomini contavano, per la loro ristrutturazione, di pagre un cifra contenuta, grazie ad esempio allo sconto in fattura trasferito direttamente all’impresa.

Adesso, questo strumento non sarà più disponibile e, a lavori iniziati, i condomini si troveranno a mettere di tasca propria i soldi necessari a far avanzare le opere, potendo poi contare sul recupero in dichiarazione.

Le difficoltà sono evidenti, perché non è detto che tutti abbiano a disposizione i soldi necessari.

Le delibere condominiali, d’altronde, sono state approvate sulla base di un piano finanziario costruito su presupposti totalmente diversi, nel quale cioè molti pagamenti transitavano dallo sconto in fattura. In concreto, è più che verosimile che i lavori si blocchino, almeno per un periodo o, nelle situazioni peggiori, per sempre. Sarà il passaggio parlamentare a esaminare queste criticità.

Si partirà dal Senato, dove il decreto dovrà essere incardinato presso la Commissione Finanze .

TRASFORMA L’ ESPERIENZA IN LAUREA POICHE’ NELLA MODERNA SOCIETA’ SOLO CHI E’ DOTTORE VIENE VERAMENTE CONSIDERATO E VALORIZZATO

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La V.A.E. ( Validazione del Sapere Acquisito con l’ Esperienza ) è un dispositivo procedurale normativo avviato in Francia nel 2002 ed adottato anche da ISFOA Libera e Privata Università di Diritto Internazionale che permette a tutti coloro che hanno acquisito esperienza professionale di richiedere il rilascio di un diploma universitario .


Questo sistema di convalida dell’apprendimento non formale e informale si basa su una ampia esperienza di pratiche in materia di identificazione e riconoscimento dell’apprendimento pregresso e dell’esperienza professionale ed ha l’obiettivo di dare la possibilità a chi non possiede un titolo di studio , ma vanta esperienze professionali e competenze per ottenere un primo livello di qualifica , di accrescere il proprio livello di istruzione a livello accademico .

 

ISFOA HOCHSCHULE FÜR SOZIALWISSENSCHAFTEN UND MANAGEMENT Libera e Privata Università di Diritto Internazionale fin dalla sua costituzione avvenuta nel 1998 è caratterizzata e riconosciuta universalmente per la propria missione di Solidarietà , Sviluppo Sociale Culturale caratteristiche queste uniche che l’ hanno fatta diventare una delle più ambite e prestigiose università telematiche internazionali , possiede di conseguenza una consolidata reputazione che la qualifica come una organizzazione corretta , trasparente e veloce , soprattutto nella erogazione e destinazione dei fondi raccolti destinati ad opere di bene sia in Africa che in Italia .

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