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CARTA INTESTATA ENTE
RITENUTO indispensabile attivare misure di contrasto allo svantaggio fiscale per le imprese, le
partite Iva e gli esercenti che operano in montagna. La riforma fiscale e il disegno di legge sulla
Montagna che il Governo e il Parlamento si apprestano a varare devono contenere apposite misure
in merito.
Solo con misure vantaggiose, peculiari e differenziate per i territori montani sarà possibile
compensare la naturale marginalità geografica e territoriale, colmando un gap che rischia di
generare conseguenze dirette molto negative, con nuovo abbandono dei territori e aumento della
povertà.
Per quanto sopra premesso il Comune di ………………………………………………………………………..
CHIEDE al Governo, al Parlamento, alla Regione
di assumere appropriate misure recanti sgravi fiscali e minor carico burocratico per chi possiede un
negozio in un Comune montano, per chi avvia una nuova attività commerciale;
si richiama a tal proposito che la Legge 97/1994, art. 16, ancora vigente, prevede, fra gli altri
benefici, agevolazioni per chi vuole potenziare una piccola impresa, per chi apre una partita IVA,
per i passaggi generazionali e la cessione attività.
Ai sensi della Legge vigente, per le piccole e medie imprese e gli esercizi commerciali, viene
stabilita un’aliquota unica e fissa, progressiva in rapporto al grado di marginalità del Comune dove
è collocata.
Si richiede l’individuazione delle “Zone a fiscalità di vantaggio” ovvero delle “ZES – Zone
economiche speciali montane” che possono consentire allo Stato e alle Regioni di intervenire con
opportuna differenziazione delle imposte.
Nei Comuni montani, con particolare riferimento ai Comuni classificati ad alta e altissima
marginalità socio-economica, si chiede che le imposte per imprese e per gli esercizi commerciali
siano azzerate . Il mantenimento degli esercizi commerciali di vicinato in questi centri costituisce la
condizione per contrastare lo spopolamento, per mantenere viva ed abitata la montagna.
Queste attività svolgono una funzione più che economica di tipo sociale, in assenza delle quali i
costi sociali che ricadrebbero indirettamente sulla collettività sarebbero superiori all’eventuale
minore gettito fiscale.
Misure fiscali di questo tipo, di fatto, sono neutre sull’introito fiscale dello Stato, in quanto nelle
condizioni attuali queste attività chiudono e non ne riaprono delle nuove.
Tali disposizioni sul piano fiscale sono attivate dallo Stato e dalle Regioni in attuazione degli articoli
2, 3 secondo comma e 119, quinto comma, della Costituzione, al fine di favorire lo sviluppo
CARTA INTESTATA ENTE
economico e sociale delle zone montane e interne del Paese, l’occupazione e il ripopolamento
delle stesse.
Si chiedono inoltre incentivi per la nascita di centri multifunzionali, “negozi che vendono prodotti e
allo stesso tempo svolgono dei servizi”, d’intesa anche con associazioni locali presenti nei piccoli
Comuni. Tale opportunità è già consentita dalla legge nazionale 158/2017 sui piccoli Comuni, che
individua i “centri multifunzionali nei quali concentrare la fornitura di una pluralità di servizi, in
materia ambientale, sociale, energetica, scolastica, postale, artigianale, turistica, commerciale, di
comunicazione e sicurezza, nonché lo svolgimento di attività di volontariato e associazionismo
culturale”.
Si richiedono misure relative al trasferimento di proprietà di fondi rustici in Comuni classificati
montani o accorpamento di proprietà. Nei territori montani i trasferimenti di proprietà a qualsiasi
titolo di fondi rustici, fatti a scopo di arrotondamento o di accorpamento di proprietà diretto-
coltivatrici, singole o associate, devono essere soggetti alle imposte di registro e ipotecaria nella
misura fissa e devono essere esenti dalle imposte catastali. Le stesse agevolazioni si applicano
anche a favore delle cooperative agricole che conducono direttamente i terreni.
Lo Stato e le Regioni sono impegnati a incentivare la nascita di nuove imprese, nuovi esercizi
commerciali, nuove partite Iva nei Comuni montani con misure a fondo perduto – anche in accordo
con Cassa Depositi e Prestiti – e con incentivi finanziari volte a favorire l’avvio di nuove partite iva.
Nell’ambito delle Green Communities e delle organizzazioni sovracomunali degli Enti locali –
Comunità montane, Unioni montane di Comuni – vengono promossi dallo Stato e dalle Regioni dei
Distretti del Commercio e iniziative volte alla cooperazione e alla realizzazione di filiere produttive
e di vendita.
Lo Stato e le Regioni sostengono il commercio di prossimità anche individuando, in accordo con i
Paesi europei in ambito di Consiglio, Commissione, Parlamento europeo gettiti di imposte sulle
piattaforme logistiche di distribuzione e consegna di beni ordinati tramite portali telematici da
destinarsi alle attività economiche nuove ed esistenti nei territori montani e nelle aree interne del
Paese.
Il Consiglio/La Giunta con voto ………………………………. approva e conferisce mandato al Sindaco di
trasmetterlo al Governo, al Parlamento e alla Regione.
Da trasmettere ai Parlamentari del territorio,
al Governo, al Ministro delle Autonomie e degli Affari regionali [affariregionali@pec.governo.it]
al Ministro dell’Economia e delle Finanze [ufficiodigabinetto@pec.mef.gov.it]
alla Giunta e al Consiglio regionale
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