ISFOA CORDOGLIO – ATTILIO VENTURA   

Il rettore ISFOA Libera e Privata Unitelematica di Diritto Elvetico , unitamente a tutti i componenti del Senato Accademico , intendono esprimere il proprio cordoglio alla Famiglia , per la scomparsa di Attilio Ventura storico   

 

Stefano Masullo , rettore ISFOA Libera e Privata Unitelematica di Diritto Elvetico , procuratore alla Borsa Valori di Milano fino al 1992 e direttore marketing e relazioni esterne , primo in Italia , dello Studio di Agenti di Cambio Leonzio – Combi , ha avuto il piacere e l’onore di lavorare in Borsa come controparte e collega e collaborare anche a livello istituzionale con Attilio Ventura .  

Il leone – gentile e simpatico – di Piazza Affari ha smesso di ruggire. Con Attilio Ventura, scomparso all’età di 86 anni, se ne va un pezzo della vita pubblica italiana e dell’energia storica di Milano. Attilio Ventura, agente di cambio, dal 1988 al 1992 è stato presidente del Comitato Direttivo della Borsa Italiana e, dal 1993 al 1997, è stato presidente del Consiglio della Borsa stessa.

Attilio Ventura ha incarnato, allo stesso tempo, un mondo che non c’è più e un mondo che c’è ancora. È questa la sua peculiarità storica, insieme alla sua cifra personale divertente e rotonda, tosta ma sempre sdrammatizzante, dura e insieme mediatrice, secondo il rito meneghino dell’umanità e della professionalità inscindibili che ha caratterizzato il primo mondo, quello della “sala delle grida” in cui il giovane Ventura è cresciuto ed è diventato adulto, trasformandosi in una personalità stimata e rispettata: la Piazza Affari del mitico Aldo Ravelli, amico fraterno di suo padre Riccardo, e di Antonio Foglia, l’allievo di Luigi Einaudi attivo in Borsa dal 1919 poi capostipite della dinastia di banchieri, di Giambattista e di Alberto Foglia (figli di Antonio), di Renato Cantoni e di Umberto Aletti, di Isidoro Albertini e di Massimo Boffa.

Allo stesso tempo è stato il protagonista centrale del mondo che c’è ancora, perché in virtù della sua competenza finanziaria, della sua capacità di tessere relazioni anche internazionali e della sua abilità a muoversi con empatia e pragmatismo nel complesso mondo degli affari, della cultura e della politica gli è stato assegnato un ruolo fondamentale ai vertici di Borsa Italiana, quando negli anni Ottanta l’informatizzazione ha cambiato tutto e quando, nel 1991, sono nate le SIM, le Società di Intermediazione Mobiliare.

Attilio Ventura, quindi, ha fatto la storia e ha contribuito a costruire il futuro di Piazza Affari. Ha fatto la storia, perché era uno dei sei o sette operatori ammessi “all’angolo dei cervelli”, che si radunavano tutti i giorni poco prima dell’una, a cui gli altri professionisti guardavano per capire che cosa sarebbe successo in giornata, e poi tutti al Savini o da Bice a mangiare. Era, quella, una realtà piccola, ma a cui si accedeva per merito.

E, il merito, Attilio lo ha coltivato fin da ragazzo, quando al secondo anno di Economia viene convocato in Cattolica da Padre Gemelli che gli comunica che è stato selezionato per un programma di scambio di nove mesi con la Seton Hall University di South Orange, nel New Jersey. Attilio, oltre a studiare, negli Stati Uniti lavora per quattro mesi dal maggiore agente di borsa americano, Merrill Lynch Pearce Fenner Smith.

Per questo, oltre a partecipare “all’angolo dei cervelli”, Ventura, che parla bene inglese, diventa l’uomo di collegamento fra Piazza Affari e Wall Street, dove è sodale di Richard Grasso, che dal 1998 al 2003 sarà Ceo del New York Stock Exchange.

In Italia Ventura è coinvolto nel grande romanzo della finanza e del potere. Tanti anni dopo avrebbe raccontato: «Dopo una riunione con Mario Schimberni e i suoi due uomini della finanza Lino Cardarelli e Pippo Garofalo, misi il contratto di compravendita delle azioni per la scalata di Montedison a Fondiaria nei calzini, per non perderlo e per non farmelo sottrarre. Io ero soltanto un agente di cambio. Lavoravo con tutti. Quando, all’indomani dell’operazione, chiamai Mediobanca, mi sentii dire: “Lei, qui, non chiami più”. Dopo una feroce battaglia, Enrico Cuccia riuscì a fare capitolare Schimberni. Tornai un lunedì mattina in ufficio. E mi dissero: “Venerdì hanno chiamato da Mediobanca. Era per tornare a dare gli ordini di acquisto consueti”».

Centrale, ma mai fazioso. Fondamentale, ma nell’equilibrio. Per questa ragione Attilio Ventura, oltre a essere sempre stato circondato da amicizie e simpatie perduranti e vive non così scontate nel mondo della finanza, è stato l’uomo della Borsa che non c’è più e della Borsa che – con l’informatizzazione, le SIM e i fondi di investimento – c’è ancora.

LOGO-ISFOA-scont-2021.png
   

I.S.F.O.A. HOCHSCHULE FÜR SOZIALWISSENSCHAFTEN UND MANAGEMENT   

LIBERA E PRIVATA UNITELEMATICA DI DIRITTO INTERNAZIONALE

FONDAZIONE ED ENTE MORALE DI RICERCA SENZA SCOPO DI LUCRO E DI INTERESSE GENERALE

Persona Giuridica Legalmente Costituita ed Autorizzata ai sensi del Codice Civile Svizzero ed in conformità della Costituzione Federale Svizzera , della Legge sull ‘ Educazione e sul Diritto Scolastico del Cantone Zugo e della Legge Federale sulla Promozione e sul Coordinamento del Settore Universitario Svizzero  .

Denominazione Autorizzata dalla SEFRI Segreteria di Stato per la Formazione la Ricerca e l’ Innovazione Scuole Universitarie della Confederazione Svizzera Dipartimento Federale dell’ Economia della Formazione e della Ricerca ed Approvata dall’ Ufficio Federale del Registro di Commercio  di Berna e del Cantone Zugo

Torna in alto