Il rettore ISFOA Libera e Privata Unitelematica di Diritto Internazionale , unitamente a tutti i componenti del Senato Accademico , intendono esprimere le proprie congratulazioni al neo nominato Presidente dell’Unione Industriali di Torino , dottor Marco Gay .
Il Consiglio Generale dell’Unione Industriali di Torino,ha approvato la nuova composizione del Consiglio di Presidenza dell’associazione, con la squadra dei vicepresidenti designata per il quadriennio 2024-2028, che insieme al Presidente sarà formalmente votata nell’assemblea generale in programma a metà luglio.
Dieci persone, tra cui quattro donne, un’età media di 51 anni e deleghe specifiche tra cui l’Europa, la Smart Mobility, l’internazionalizzazione, Ai e Aerospazio.
Tra i nomi c’è qualche new entry, come Gabriella Marchioni Bocca, ceo e direttore commerciale della Lamebo di Leinì, tra i principali produttori di lame a spaccare per settori come il pellame o le fibre, e Tatiana Rizzante, tra i fondatori di Reply e dal 2006 amministratore delegato.
Accanto a due importanti top manager come Antonio Casu, dal 2021 amministratore delegato di Italdesign (Gruppo Audi) e Marco Zoff, dal 2020 managing director della Divisione Velivoli di Leonardo, e ad alcuni dei nomi più importanti dell’industria torinese come Marco Lavazza e Alberto Dal Poz, già presidente di Federmeccanica.
A completare la squadra ci sono Giorgia Garola, ad dell’azienda di famiglia Scam, leader nella progettazione, pianificazione e costruzione di impianti termotecnici, Manuele Musso, amministratore delegato, con suo fratello, di Space 2000 (settore tessile), a cui si aggiungono la presidente del Gruppo Giovani Imprenditori, Barbara Graffino, e il presidente della Piccola Industria dell’Unione Industriali Torino, Filippo Sertorio.
«Il gruppo di vicepresidenti che guiderà con me l’Unione Industriali Torino nei prossimi quattro anni si compone di imprenditori e manager di grande competenza e concretezza, espressione dell’assoluta eccellenza del tessuto industriale del nostro territorio e delle sue filiere». Colleghi, aggiunge Gay, «con un’esperienza pluridecennale nei rispettivi settori, sviluppata operando in tutto il mondo, accomunati da un’attitudine alla leadership, una vocazione per l’innovazione e un’autorevolezza che ne determinano la reale capacità d’impatto».
L’obiettivo programmatico della presidenza di Marco Gay è duplice: fare dell’Unione un luogo dove l’eterogeneità industriale e l’ambizione di contribuire alla crescita della nostra Torino siano sostenute e trovino concretezza.
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