ISFOA OSSERVATORIO : SCHOOL OF MANAGEMENT DEL POLITECNICO DI MILANO STIMA CHE PER ADEGUARSI ALLA DIRETTIVA UE CASA GREEN GLI ITALIANI DOVRANNO SPENDERE ALTRI 180 MILIARDI DI EURO PER ADEGUARSI CONFERMANDO COSI IN MANIERA AUTOREVOLE  LA SITUAZIONE DI GRANDE CRISI DEL  MERCATO IMMOBILIARE IN ITALIA CHE COMPORTERA’ UNA NOTEVOLE RIDUZIONE DEI PREZZI E DELLE COMPRAVENDITE ED UN AUMENTO ESPONENZIALE DEI MUTUI E DELLE SPESE DI MANTENIMENTO CAUSATA DALLA  MAZZATA DELLA UNIONE EUROPEA PER EFFICIENTARE LE EMISSIONI

ISFOA OSSERVATORIO : DELOITTE STIMA CHE LA DIRETTIVA COMUNITARIA CASE GREE COMPORTERA’ UNA SPESA TRA GLI 800 ED I 1.000 MILIARDI DI EURO CHE I PROPRIETARI DI IMMOBILI DOVRANNO SBORSARE PER ADEGUARSI 2022 CONFERMANDO COSI IN MANIERA AUTOREVOLE LA SITUAZIONE DI GRANDE CRISI DEL MERCATO IMMOBILIARE IN ITALIA CHE COMPORTERA’ UNA NOTEVOLE RIDUZIONE DEI PREZZI E DELLE COMPRAVENDITE ED UN AUMENTO ESPONENZIALE DEI MUTUI E DELLE SPESE DI MANTENIMENTO CAUSATA DALLA MAZZATA DELLA UNIONE EUROPEA PER EFFICIENTARE LE EMISSIONI

 

COME PREVISTO PUNTUALMENTE DAL 2021 E’ ARRIVATA LA TEMPESTA PERFETTA COSTITUITA DA FALLIMENTI LICENZIAMENTI INFLAZIONE STRETTA DI LIQUIDITA’ AUMENTO DEL COSTO DEL DENARO GLI EFFETTI DEVASTANTI DELLA GUERRA E DELLE SANZONI

 

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RASSEGNA STAMPA CONSIDERAZIONI RIFLESSIONI COMMENTI OSSERVAZIONI SPUNTI SCENARI E PREVISIONI

Circa 180 miliardi di euro. È quanto costerebbe al Paese adeguarsi alla direttiva UE Casa Green (Energy Performance of Buildings Directive) qualora venisse recepita dall’Italia, secondo un modello elaborato da Energy&Strategy della School of Management del Politecnico di Milano.

Il calcolo è contenuto nell’Efficiency Energy Report 2024.

Una cifra che equivale a quanto è stato speso nell’ultimo triennio tra superbonus, ecobonus e bonus casa.

L’Italia non ha ancora recepito la Energy Performance of Buildings Directive (Epbd) che per gli edifici residenziali ha un target di riduzione dei consumi di energia del 16% al 2030 rispetto al 2020 – e ci sarà da vedere se saranno proposte modifiche dal nuovo Parlamento Europeo. Ma al momento, secondo i calcoli del team di Energy & Strategy, sarebbero da efficientare almeno il 43% degli immobili in classe G, che rappresentano circa il 40% del parco immobiliare italiano.

Un intervento che, da solo, costerebbe tra i 93 e i 103 miliardi di euro, a cui ne andrebbero aggiunti altri 80 per coprire il restante 45%, e intervenire sugli edifici delle altre classi energetiche.

Il modello è stato elaborato analizzando sei casi abitativi: appartamento in condominio di dieci unità e villetta monofamiliare al Nord, Centro e Sud.

Per ognuno sono stati previsti tre scenari di riduzione dei consumi.

L’opzione uno – ovvero il cambio della caldaia – ha costi ridotti (26-30 mila euro per un condominio, 3,5mila euro per una villetta), ma riesce a malapena a raggiungere il 20% di riduzione richiesto.

Con le opzioni due e tre ci si avvicina al 70% di riduzione, ma servono interventi che comprendono cappotto, installazione di pompa di calore e impianto fotovoltaico. In questo caso i costi lievitano a circa 55-60 mila euro per una villetta e intorno ai 400mila per un condominio. «Il cambio della caldaia permetterebbe tecnicamente di arrivare a quel 18-20% di risparmio richiesto dalla direttiva UE – spiega Davide Chiaroni, vicedirettore di Energy & Strategy – ma l’operazione non è in linea con l’obiettivo a lungo termine di elettrificazione dei consumi e non prepara alla decarbonizzazione del parco immobiliare del Paese».

Vittorio Chiesa, direttore di E&S, sottolinea un punto chiave: «Bisognerà intervenire in maniera molto più estensiva sul territorio in termini di numero di edifici, sempre che il comparto dell’edilizia possa gestire un numero enorme di cantieri in così pochi anni e anche che i prodotti e i materiali siano disponibili, e a un prezzo in linea con quanto previsto dalle stime. Parte di queste risorse dovrebbe arrivare da un nuovo grande piano di finanziamenti europei, ma occorre una pianificazione attenta e la messa a punto di strumenti di supporto alla riqualificazione energetica».

Secondo Chiaroni, lo slittamento dell’orizzonte 2030 di almeno cinque anni diventa quasi una necessità dal momento che, dall’insediamento del nuovo Parlamento, in termini previsionali mancano quattro anni alla scadenza del primo target. Lavorare sul 43% di cinque milioni di edifici (la stima dei più inefficienti) in quattro anni vorrebbe dire attivare 800mila cantieri all’anno.

«Gli altri Paesi continentali non sono molto più pronti di noi e serve più tempo per far sì che gli interventi sul patrimonio edilizio europeo siano decisivi e trasformativi, e non solo legati a target da spuntare. Per quanto riguarda l’Italia, per un’operazione di larga scala serve riportare sul tavolo strumenti come la cessione del credito, sicuramente migliorabili, ma che permettono ai cittadini di agire sui propri immobili. L’adeguamento energetico della casa va reso comparabile con il cambio dell’auto», conclude Chiaroni. Senza contare la ricaduta territoriale, uniformemente distribuita, di una grande operazione edilizia di efficientamento, gestita imparando dagli errori del passato.

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La V.A.E. ( Validazione del Sapere Acquisito con l’ Esperienza ) è un dispositivo procedurale normativo avviato in Francia nel 2002 ed adottato anche da ISFOA Libera e Privata Università di Diritto Internazionale che permette a tutti coloro che hanno acquisito esperienza professionale di richiedere il rilascio di un diploma universitario .


Questo sistema di convalida dell’apprendimento non formale e informale si basa su una ampia esperienza di pratiche in materia di identificazione e riconoscimento dell’apprendimento pregresso e dell’esperienza professionale ed ha l’obiettivo di dare la possibilità a chi non possiede un titolo di studio , ma vanta esperienze professionali e competenze per ottenere un primo livello di qualifica , di accrescere il proprio livello di istruzione a livello accademico .

 

ISFOA HOCHSCHULE FÜR SOZIALWISSENSCHAFTEN UND MANAGEMENT Libera e Privata Università di Diritto Internazionale fin dalla sua costituzione avvenuta nel 1998 è caratterizzata e riconosciuta universalmente per la propria missione di Solidarietà , Sviluppo Sociale Culturale caratteristiche queste uniche che l’ hanno fatta diventare una delle più ambite e prestigiose università telematiche internazionali , possiede di conseguenza una consolidata reputazione che la qualifica come una organizzazione corretta , trasparente e veloce , soprattutto nella erogazione e destinazione dei fondi raccolti destinati ad opere di bene sia in Africa che in Italia .

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