I.S.F.O.A. HOCHSCHULE FÜR SOZIALWISSENSCHAFTEN UND MANAGEMENT   

LIBERA E PRIVATA UNITELEMATICA
DI DIRITTO ELVETICO

ENTE DI RICERCA SENZA SCOPO DI LUCRO E DI INTERESSE GENERALE.

Istituzione Privata Svizzera di Istruzione Superiore Universitaria e di Ricerca Accademica di Qualità Internazionale

ISFOA Libera e Privata Unitelematica di Diritto Elvetico , una vocazione ed una missione di Solidarietà , Sviluppo Sociale e Culturale che fin dalla fondazione avvenuta nel 1998 hanno caratterizzato una delle più ambite e prestigiose università telematiche internazionali , al seguente link è possibile visionare il video istituzionale riassuntivo delle opere umanitarie realizzate concretamente nel corso degli anni : https://www.youtube.com/watch?v=0lQbYkNw9Fk

VALORE DEI TITOLI DI STUDIO UNIVERSITARI CONFERITI DA UNIVERSITA’ PRIVATE IN SVIZZERA

DEFINIZIONI DI “RICONOSCIMENTO E ACCREDITAMENTO” TRATTO DAL “EAR EUROPEAN AEREA OF RECOGNITION MANUAL”

RICONOSCIMENTO ACCADEMICO PER LA PROSECUZIONE DEGLI STUDI IN ALTRA UNIVERSITA’

USO DEI TITOLI ACCADEMICI ESTERI NEI PAESI MEMBRI DELL’UNIONE EUROPEA

CONFERMATA LA SPENDIBILITA’ DEI TITOLI ACCADEMICI SVIZZERI IN EUROPA  PROCEDURA DI RICONOSCIMENTO DEI TITOLI ESTERI IN ITALIA LEGGE 148/2002 

RICONOSCIMENTO TITOLI ACCADEMICI ESTERI IN ITALIA LEGGE 148/2002 E CIRCOLARE MIUR : EQUIPOLLENZA CANCELLATA

LA DICHIARAZIONE DI VALORE NON E’ NECESSARIA PER IL RICONOSCIMENTO DEI TITOLI EUROPEI E SVIZZERI

PROCESSO E MODALITA’ OPERATIVE E BUROCRATICHE PER IL RICONOSCIMENTO DEI TITOLI ACCADEMICI ESTERI IN ITALIA

ACCESSO ALBO PROFESSIONALE IN ITALIA

ALBI PROFESSIONALI PER PERSONE NON VEDENTI

RICONOSCIMENTO DEI TITOLI PROFESSIONALI CONSEGUITI ALL’ESTERO

RICONOSCIMENTO DEI TITOLI PROFESSIONALI CONSEGUITI NEI PAESI COMUNITARI E SVIZZERA

ENIC / NARIC EDIZIONE FEBBRAIO 2020 CONFERMA CHE IL RICONOSCIMENTO DEI TITOLI ESTERI E’ CONCESSO ANCHE PER ISTITUTI UNIVERSITARI NON ACCREDITATI

CIMEA NON HA NESSUNA COMPETENZA PER IL RICONOSCIMENTO DEI TITOLI ESTERI IN ITALIA ESSENDO UNA SEMPLICE ASSOCIAZIONE PRIVATA NON RICONOSCIUTA

VALORE DEI TITOLI DI STUDIO UNIVERSITARI CONFERITI DA UNIVERSITA’ PRIVATE IN SVIZZERA

In Svizzera non esiste il Valore Legale dei Titoli Accademici , lo Stato quindi non riconosce validità legale ai Titoli Accademici siano essi rilasciati da Università Pubbliche o Private .

Le Università Pubbliche e/o Private possono facoltativamente decidere di richiedere il cosiddetto “Accreditamento” che è un semplice Marchio di Qualità non discriminante che non conferisce alcun valore legale ai titoli nè alcun riconoscimento Statale alle Università, siano esse Pubbliche e/o Private come sancito con la Sentenza B 1567-2011 del Tribunale Amministrativo Federale , ovvero l’autorità giuridica suprema incaricata di verificare la corretta applicazione delle Leggi Federali equivalente alla Corte Costituzionale Italiana.

Le liste pubblicate su alcuni siti istituzionali svizzeri ( CRUS,UFFT,SER,BBT) nelle quali vengono citate 12 università (riconosciute nel senso di Pubbliche) non sono esaustive e si riferiscono solamente alle Università Pubbliche, rappresentate e associate nella CRUS Conferenza dei Rettori, che è una Associazione Privata con funzioni pubbliche .

In Svizzera esistono ed operano legalmente numerose Università Private, non associate alla CRUS, che sono state ritenute riconosciute nel Sistema Universitario Svizzero come enunciato nella Sentenza del Tribunale Federale 5A 376-2008 dal Tribunale Federale Svizzero , l’autorità giuridica suprema incaricata di verificare la corretta applicazione delle Leggi Federali equivalente alla Corte Costituzionale Italiana

CRUS Conferenza dei Rettori Università Svizzera , associazione privata con funzioni pubbliche , non è in alcun modo competente né per l’ Accreditamento né per il Riconoscimento secondo la LAU Legge sull’ Aiuto alle Università .

Il Tribunale Federale Svizzero , ovvero l’autorità giuridica suprema incaricata di verificare la corretta applicazione delle Leggi Federali equivalente alla Corte Costituzionale Italiana , con la Sentenza 2P.88/2006 del 30 Marzo 2007 dichiara che il mancato accreditamento , e anche l’eventuale esito negativo di una procedura di accreditamento di una Università , non limita in alcun modo la libertà di esercitare l’attività di Insegnamento e Ricerca Universitaria .

Il Tribunale Amministrativo Federale  , ovvero l’autorità giuridica suprema incaricata di verificare la corretta applicazione delle Leggi Federali equivalente alla Corte Costituzionale Italiana , con la Sentenza B 5924/2012 del 13 Agosto 2013 stabilisce :

che una Università Privata costituita legalmente nella Confederazione Elvetica consegua e possegga a tutti gli effetti normativi lo status giuridico di università riconosciuta nell’ Ordinamento Giuridico Nazionale come facente parte del Sistema Universitario Nazionale Svizzero ;

che una Università Privata costituita legalmente nella Confederazione Elvetica abbia il diritto di esercitare l’ attività universitaria ed il diritto di conferire legalmente Titoli Accademici senza necessità di accreditamento definito come semplice Marchio di Qualità e/o Certificazione di Qualità ;

l’ irrilevanza giuridica , e quindi una semplice informazione per giunta parziale ed incompleta , della liste pubblicate dalla Conferenza dei rettori delle Università Svizzere ;

I Titoli Accademici rilasciati dalle Università Private Svizzere sono validi ai fini del riconoscimento in Europa ai sensi della Convenzione di Lisbona del Consiglio d’Europa del 1997 nello stesso modo di quelli conferiti dalle Università Pubbliche

Secondo la Convenzione di Lisbona del 1997 del Consiglio d’Europa l’unico requisito legalmente necessario ed indispensabile per il riconoscimento dei titoli è la conformità al proprio ordinamento giuridico nazionale cioè operare legalmente ed avere il diritto secondo la legislazione nazionale di conferire titoli universitari .

L’ Accreditamento e/o Certificazione di Qualità conferito dalla Conferenza Universitaria Svizzera (art. 7 cpv. 1 della Convenzione del 14 Dicembre 2000 tra la Confederazione e i Cantoni universitari sulla Cooperazione nel Settore Universitario)  costituisce esclusivamente un Marchio di Qualità o Certificazione di Qualità e risulta pertanto essere un requisito giuridicamente non necessario .

In base alla normativa vigente Università Private non titolari di una specifica autorizzazione o riconoscimento devono essere considerate , in termini generali , riconosciute dall’ Ordinamento Giuridico Nazionale ed ammesse , senza ulteriore formalità , all’esercizio della loro attività .

A questo proposito è illuminante il “Manuale per il Riconoscimento” del Consorzio EAR e la rete ENIC-NARIC , una guida pratica per coloro che sono competenti al riconoscimento approvata formalmente dai Ministri Europei con il Comunicato di Bucarest nel 2012 .

In particolare al Paragrafo 3 Pagina 21 dove si spiega in maniera chiara la differenza fra Accreditamento e Riconoscimento che non sono la stessa cosa , e al Paragrafo 16 Pagina 69 dove si spiega con altrettanta chiarezza che il riconoscimento dei titoli è possibile anche se sono conferiti da istituzioni non ufficialmente riconosciute nel proprio sistema di insegnamento superiore ma che hanno comunque il diritto di conferire Titoli Accademici in maniera legittima .

DEFINIZIONI DI “RICONOSCIMENTO E ACCREDITAMENTO” TRATTO DAL “EAR EUROPEAN AEREA OF RECOGNITION MANUAL”

A seconda del Paese , termini diversi possono essere utilizzati in riferimento allo status dell’istituto o del programma .

I due più comuni sono “Riconoscimento” e “Aaccreditamento” , essi sono spesso usati come sinonimi , ma non sono sinonimi .

IL RICONOSCIMENTO si riferisce allo status ufficiale previsto dalla legislazione nazionale .

L’istruzione superiore è disciplinata dalla legislazione nazionale in molti Paesi .

Leggi in materia di istruzione superiore stabiliscono il quadro di riferimento per il sistema nel suo insieme , criteri generali che devono essere soddisfatti , definiscono le politiche e le procedure che concedono alle istituzioni , sia pubbliche che private il diritto di conferire titoli .

Le istituzioni che soddisfano i requisiti stabiliti dalla legislazione nazionale e che hanno l’autorità ufficiale di concedere titoli accademici devono essere considerati riconosciuti , anche se può essere utilizzato un termine diverso .

L’ACCREDITAMENTO è una decisione formale di un’autorità riconosciuta che ha verificato se l’istituzione e / o il programma sono conformi alle norme minime di qualità predefinite .

L’accreditamento è di solito un processo volontario e viene concesso per un determinato numero di anni, dopo che l’istituzione o il programma deve richiedere un nuovo accreditamento

Per concludere il rifiuto del riconoscimento dei titoli per il solo fatto che un istituto non è accreditato è una violazione della Convenzione di Lisbona .

In Svizzera la formazione è prevalentemente d’iniziativa pubblica , con però una rilevante presenza di scuole private .

Parte di esse , destinate anzitutto a una clientela svizzera , sono integrate nel sistema pubblico al punto da beneficiare anche di finanziamenti pubblici .

Altre invece sono aperte specialmente alla clientela internazionale , senza riferimento al sistema pubblico svizzero di formazione .

Fra questi estremi vi sono situazioni intermedie , perfino curricoli di situazione diversa offerti dalla medesima scuola .

In totale autonomia rispetto al settore pubblico operano in Svizzera scuole private prestigiose .

La tradizione svizzera vuole che , all’infuori dei casi specialmente regolamentati , giudice della qualità di una formazione sia l’utente o il mercato del lavoro prima che lo Stato .

Conformemente alle tendenze internazionali , sono introdotte vieppiù in Svizzera procedure di accreditamento non discriminanti tra offerta pubblica e privata .

L’accreditamento secondo la Legge Federale del 30 Settembre 2011 sul pro-movimento e sul coordinamento del Settore Universitario Svizzero (LPSU, RS 414.20) attesta un controllo esterno della qualità e può implicare riconoscimenti , non però finanziamenti , da parte dei poteri pubblici .

La Confederazione (proprietaria dei Politecnici Federali) e i Cantoni (proprietari delle Università Pubbliche, delle Scuole Universitarie Professionali e delle Alte Scuole Pedagogiche) coordinano  invece di comune accordo , tramite la Conferenza Svizzera delle Scuole Universitarie (CSSU) , la Formazione Universitaria Accademica Pubblica .

Ai Cantoni è lasciata ampia autonomia per quanto concerne le Università Private attive sul loro territorio che non rientrano nel campo di applicazione della LPSU .

A seconda del Cantone dove ha sede l’istituzione si applicano disposizioni legali differenti (Leggi Cantonali) .

Per quanto concerne il riconoscimento dei Titoli Universitari accademici rilasciati in Svizzera:

– ai fini dell’ammissione all’esercizio di una professione regolamentata (p.e. medicina, avvocatura, ecc.) , sono le Leggi Federali o Cantonali regolanti la professione che stabiliscono quali titoli sono riconosciuti . Di regola soltanto quelli rilasciati dalle università riconosciute secondo la legislazione federale .

Rarissimi sono del resto in Svizzera i titoli finalizzati all’esercizio di professioni regolamentate rilasciati da istituzioni private (p.e.Teologia) .

– per le professioni non regolamentate (p.e. management, giornalismo, ecc.) spetta di fatto al datore di lavoro “riconoscere” o meno il valore di un titolo di studio; significativo può essere l’accreditamento o comunque una certificazione di qualità rilasciata da enti privati generalmente riconosciuti .

– ai fini del proseguimento degli studi , è l’università dove si intende proseguirli che riconosce il valore di un titolo precedente .

Analogamente a quanto avviene per l’equivalenza dei titoli esteri ove non esista un accordo internazionale con il paese di provenienza , le università si basano sul parere dello Swiss ENIC , che agisce su mandato della Segreteria di Stato per la Formazione , la Ricerca e l’Innovazione (SEFRI) .

Autorità Federali o Cantonali , secondo le rispettive competenze , vigilano nei casi previsti dalla Legge sull’attività delle Università Private .

In Svizzera , all’infuori dei casi specialmente regolamentati dalla Legge , giudice della qualità e del valore di una formazione è l’utente o il mercato del lavoro prima che lo Stato .

Conformemente alle tendenze internazionali , sono state introdotte in Svizzera procedure di Accreditamento Facoltative (Certificazione di Qualità e/o marchi di qualità) non discriminanti tra offerta pubblica e privata .

L’ Accreditamento è Facoltativo e attesta solamente un controllo esterno della qualità e non implica alcun riconoscimento della validità di questa o di quella formazione da parte dello Stato .

A livello nazionale svizzero una Agenzia Nazionale di Accreditamento (OAQ) , accredita facoltativamente le Università Pubbliche e le Università Private e singoli percorsi , cioè concede loro un Marchio di Qualità , che comunque non conferisce di per sé nella maniera più assoluta alcun riconoscimento e/o la validità statale dei titoli conferiti .

Un’istituzione può richiedere un accreditamento come Università oppure puo’ richiedere l’accreditamento per certi cicli di studio soltanto secondo quanto stabilito dalla Legge Federale sull’Aiuto Universitario (LAU, RS 414.20) .

Università Private riconosciute appartenere al Sistema d’ Insegnamento con sede in Svizzera , anche se non accreditate (cioè che non hanno richiesto la certificazione di qualità facoltativa) , hanno comunque il diritto costituzionalmente garantito di rilasciare titoli di studio universitari che , senza alcuna differenza rispetto a quelli rilasciati dalle università pubbliche, sono validi per :

  • il diritto d’accesso ai fini del proseguimento degli studi nel sistema universitario (pubblico) svizzero e all’estero, ai sensi delle Leggi Nazionali e della Convenzione di Lisbona del 1997 del Consiglio d’Europa sulla reciproca riconoscibilità dei titoli ;
  • ai fini dell’esercizio in Svizzera di Professioni Regolamentate ai sensi della Direttiva della Unione Europea CE/ 2005/36 in vigore anche in Svizzera dal 1 Novembre 2011;
  • ai fini dell’esercizio in Svizzera di professioni non regolamentate, vale il libero apprezzamento del datore di lavoro.

RICONOSCIMENTO ACCADEMICO PER LA PROSECUZIONE DEGLI STUDI IN ALTRA UNIVERSITA’

I titoli conferiti, in quanto legalmente conferiti da una università riconosciuta dall’ordinamento giuridico come appartenente allo Spazio Universitario Svizzero, sono idonei ai fini del riconoscimento ai sensi della Convenzione di Lisbona del 1997 del Consiglio d’Europa sul reciproco riconoscimento delle qualifiche universitarie, ratificata dalla Svizzera il 1 Febbraio 1999 e dall’Italia con la Legge n.148 del 11 Luglio 2002.

 Il riconoscimento dei gradi accademici conseguiti presso ISFOA Libera e Privata Unitelematica di Diritto Elvetico avviene sulla base della legislazione nazionale del Paese ricevente, secondo le Convenzioni internazionali, per l’Europa: Convenzione di Lisbona , e in conformità con i Trattati o gli Accordi tra la Convederazione Elvetica e singoli Stati o Governi nonché in base alle convenzioni stipulate da ISFOA Unitelematica di Diritto Elvetico le singole Istituzioni.

Per l’Italia , ai fini dell’accesso all’Istruzione superiore , al proseguimento degli studi universitari e del conseguimento di titoli universitari italiani i gradi accademici conseguiti presso ISFOA Libera e Privata Unitelematica di Diritto Elvetico sono riconosciuti con le modalità previste dalla Legge n.148 del 11 Luglio 2002 e , per il Dottorato di ricerca, dal DPR 382 del 11 Luglio 1980 .

USO DEI TITOLI ACCADEMICI ESTERI NEI PAESI MEMBRI DELL’UNIONE EUROPEA

I cittadini italiani residenti in Italia che hanno conseguito un Titolo Accademico all’ Estero possono esercitare tutti i diritti connessi al possesso dello stesso .

I titoli di studio svizzeri  sono  riconosciuti in Italia in virtu’ dell’accordo bilaterale del 7 Dicembre 2007.

I singoli Atenei conservano la facoltà di proporre all’iscritto eventuali integrazioni a livello di crediti universitari e di singole discipline

Ai sensi dell’ Articolo 54 della Direttiva 2005/36/CE della Unione Europea lo Stato membro ospitante fa sì che gli interessati abbiano il diritto di usare il titolo di studio dello Stato membro d’origine, ed eventualmente la sua abbreviazione, nella lingua dello Stato membro d’origine.

Il riconoscimento dei gradi accademici conseguiti presso ISFOA Libera e Privata Unitelematica di Diritto Elvetico avviene sulla base della legislazione nazionale del Paese ricevente, secondo le Convenzioni internazionali, per l’Europa: Convenzione di Lisbona , e in conformità con i Trattati o gli Accordi tra la Convederazione Elvetica e singoli Stati o Governi nonché in base alle convenzioni stipulate da ISFOA Unitelematica di Diritto Elvetico le singole Istituzioni.

Per l’Italia , ai fini dell’accesso all’Istruzione superiore, al proseguimento degli studi universitari e del conseguimento di titoli universitari italiani i gradi accademici conseguiti presso ISFOA Libera e Privata Unitelematica di Diritto Elvetico sono riconosciuti con le modalità previste dalla Legge n.148 del 11 Luglio 2002 e , per il Dottorato di ricerca, dal DPR 382 del 11 Luglio 1980 .

ISFOA Libera e Privata Unitelematica di Diritto Elvetico  conferisce legalmente titoli accademici privati conformi , in quanto rilasciati da un istituto di istruzione superiore secondo la legislazione nazionale , validi ed idonei ai fini del riconoscimento nell’ambito del processo di Bologna (Direttive di Bologna) del 4 Dicembre 2003 , secondo la Convenzione di Lisbona del 1997 del Consiglio d’Europa , ratificata dalla Svizzera il 1 Febbraio 1999 e dall’Italia con la Legge n.148 del 11 Luglio 2002 ed in ottemperanza all’ articolo 54 della Direttiva Comunitaria 2005/36/CE del 7 Settembre 2005 relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali

Il titolo ha validità in Italia anche per effetto dell’accordo firmato a Berna il  07 Dicembre 2000 tra Svizzera e Italia: “Accordo sul Reciproco Riconoscimento delle Equivalenze nel Settore Universitario”.

 

In Italia ai fini della partecipazione a pubblici concorsi , attribuzioni di punteggio , progressioni di carriera , iscrizione ai Centri per l’Impiego,riscatto periodi di studio a fini previdenziali il riconoscimento del titolo è disciplinato dalla Legge n. 29 del 25 Gennaio 2006 , dal DPR Decreto Presidente della Repubblica numero 382 dell’ 11 Luglio 1980 , dal Decreto Legislativo numero 165 del 30 Marzo 2001 , dalla Legge 148 del 11 Luglio /2002 e 29/2006 , e dal DPR 189 del 30 Luglio 2009. .

Tutti i cittadini italiani residenti in Italia che hanno conseguito un titolo accademico all’estero possono esercitare  i diritti connessi al possesso del titolo ai sensi dell’ articolo 3 della Convenzione di Parigi del consiglio d’ Europa del 14 Dicembre 1959 .

Lo Stato membro ospitante può prescrivere che il titolo sia seguito da nome e luogo dell’istituto o della giuria che l’ha rilasciato.

Nel Settembre 2011 il Comitato misto Svizzera-UE per l’Accordo sulla Libera Circolazione delle Persone ha deciso l’applicazione in Svizzera a partire dal 1° Novembre 2011 della Direttiva 2005/36/CE.

Di conseguenza l’Italia come stato membro ospitante deve garantire agli interessati l’uso nel proprio territorio del titolo di studio conseguito in Svizzera nella lingua dello Stato di origine

CONFERMATA LA SPENDIBILITA’ DEI TITOLI ACCADEMICI SVIZZERI IN EUROPA

 Spagna :

il Ministero competente spagnolo ha riconosciuto la laurea triennale in Scienze Aziendali conferita da una università privata elvetica con indirizzo Consulenza del Lavoro come qualifica professionale abilitante ai sensi della Direttiva 2005/36/CE , all’esercizio della professione di Consulente del Lavoro , dopo il superamento della prova attitudinale in Diritto Positivo Spagnolo del lavoro e della Sicurezza Sociale.

Germania :

la Procura del Baden Wuttemberg ha riconosciuto la spendibilità in Germania del Master in Business Administration rilasciato da una università privata elvetica con ordinanza numero 123js 2193809 del 3 Giugno 2011 ;

il Tribunale Civile di Stoccarda Atto numero 25 O 92/11 del 22.03.2012 ha dichiarato legittimo in Germania l’uso del titolo con l’indicazione delle sue origini .

Italia :

le università di Catania , Padova , Chieti , Unisu , Guglielmo Marconi , E Campus , hanno riconosciuto la spendibilità accademica con il riconoscimento totale e/o parziale degli esami sostenuti presso una università privata elvetica ;

il Ministero della Difesa Italiano ha autorizzato l’ annotazione matricolare del Diploma di Laurea in Scienze della Comunicazione conferito da una università privata elvetica ;

ammissione e conseguimento da parte di numerosi laureati presso una università privata elvetica dell’ attestato di MEDIATORE CIVILE E COMMERCIALE (Decreto Legislativo n. 28 del 20 Marzo 2010 e Decreto Interministeriale n. 180 del 18 Ottobre 2010) .

PROCEDURA DI RICONOSCIMENTO DEI TITOLI ESTERI IN ITALIA LEGGE 148/2002

La prassi dell’Equipollenza , già prevista negli articoli 170 e 332 del RD 1592/1933 ora abrogati , è stata cancellata , con l’introduzione della procedura del Riconoscimento Finalizzato prevista dalla Legge 148/2002, propria di una concezione più moderna e coerente con gli obiettivi attuali dell’insegnamento superiore a livello internazionale.

Il MIUR Ministero Istruzione Università e Ricerca , in una circolare (Protocollo: n. 3600/Segr/AFAM del 10 Febbraio 2004 ), conferma l’applicazione della Legge 148/2002 per il riconoscimento in Italia dei titoli esteri ,e invita tutti i destinatari ad osservare ed attuare le norme sul riconoscimento dei titoli di studio effettuati all’estero.

Università Private legalmente costituite e riconosciute dall’Ordinamento Giuridico nel Sistema Universitario Svizzero rilasciano legalmente Diplomi Accademici ammessi al riconoscimento in Italia ai sensi della Legge 148/2002 e relativo regolamento DPR.189/2009.

La Legge 148/2002 ha ratificato per l’Italia “la Convenzione di Lisbona del 1997 sul reciproco riconoscimento delle qualifiche universitarie nei paesi aderenti al Consiglio d’Europa”, ed ha abrogato esplicitamente alcuni articoli della precedente normativa del T.U. sulla istruzione superiore.

In particolare l’Articolo 9 recita:

ARTICOLO 9.

    1. 1.   Sono abrogati il secondo ed il terzo comma dell’articolo 170 e l’ Articolo 332 del Testo Unico delle Leggi sull’ Istruzione Superiore , di cui al Regio Decreto 31 Agosto 1933, n. 1592 , e successive modificazioni.

In altre parole è stata abrogata la cosiddetta “Equipollenza” dei titoli esteri sostituita dal riconoscimento finalizzato .

Per il proseguimento degli studi presso le università italiane ,la decisione sul riconoscimento dei titoli esteri compete alle medesime università , che possono rifiutare il riconoscimento esclusivamente se provano una “differenza sostanziale “ fra i piani di studio , e devono comunque decidere nel termine di 90 giorni , cosi’ dispone la Convenzione di Lisbona :

SEZIONE V. RICONOSCIMENTO DEI PERIODI DI STUDI

Articolo V.1

Ciascuna parte riconosce i periodi di studi effettuati in un’altra Parte nell’ambito di un programma di insegnamento superiore.

Questo riconoscimento comprende tali periodi di studi in vista del completamento di un programma di insegnamento superiore nella Parte in cui il riconoscimento è domandato, a meno che si possa dimostrare che esiste una differenza sostanziale tra i periodi di studi effettuati in un’altra Parte e la parte del programma di insegnamento superiore che essi sostituirebbero nella Parte in cui è domandato il riconoscimento

SEZIONE VI. RICONOSCIMENTO DELLE QUALIFICHE DI INSEGNAMENTO SUPERIORE

Articolo VI.1

Nella misura in cui una decisione di riconoscimento è basata sulle conoscenze e sulle abilità certificate da una qualifica di insegnamento superiore, ciascuna Parte riconosce le qualifiche di insegnamento superiore conferite in un’altra Parte, a meno che si possa dimostrare che esiste una differenza sostanziale tra la qualifica di cui viene domandato il riconoscimento e il riconoscimento corrispondente nella Parte in cui viene domandato tale riconoscimento.

Per quanto concerne la vecchia prassi che richiedeva ai sensi dell’Art.12 R.D.n.1269/38 , la cosiddetta “ Dichiarazione di Valore” la giurisprudenza Amministrativa, ha stabilito che essa, come tale, non è prevista da alcuna Legge per gli istituti con sede nella Unione Europea e in Svizzera ( paese parificato) e quindi la sua mancanza non puo’ essere motivo legittimo di rifiuto e/o ritardo della domanda di riconoscimento di un titolo estero.

Il R.D. n.1269/38 art 12. faceva riferimento ad un “Esposto Documentato” che doveva essere presentato dallo studente richiedente.

Nel nuovo regolamento attuativo DPR.189/2009 essa è prevista solo per gli istituti non appartenenti alla UE e alla Svizzera e solo per finalità diverse dal proseguimento degli studi.

La richiesta di tale Dichiarazione di Valore da parte delle Università Italiane quindi è contraria alla Legge vigente in Italia , e non puo’ in alcun modo impedire e/o ritardare la decisione sul riconoscimento di un Titolo Universitario conseguito nella UE e/o in Svizzera.

Tale palese violazione di Legge è responsabilità esclusiva delle medesime Università .

Ai sensi della Legge 241/90 tale violazione ed il conseguente rifiuto del riconoscimento puo’ essere impugnato davanti al TAR Tribunale Amministrativo Regionale competente.

RICONOSCIMENTO TITOLI ACCADEMICI ESTERI IN ITALIA LEGGE 148/2002 E CIRCOLARE MIUR : EQUIPOLLENZA CANCELLATA

Tutti i cittadini italiani residenti in Italia che hanno conseguito un titolo accademico all’estero possono esercitare tutti i diritti connessi al possesso del titolo senza dover richiedere l’ Equipollenza e rivolgersi ad una università italiana per il conferimento del corrispondente titolo italiano .

La prassi dell’ Equipollenza, già prevista negli Articoli 170 e 332 del RD 1592/1933 ora abrogati , è stata cancellata, con l’introduzione della procedura del riconoscimento finalizzato prevista dalla Legge 148/2002, propria di una concezione più moderna e coerente con gli obiettivi attuali dell’insegnamento superiore a livello internazionale .

Il MIUR Ministero Istruzione Università e Ricerca , in una Circolare (Protocollo: n. 3600/Segr/Afam del 10 Febbraio 2004 ) , conferma l’applicazione della Legge 148/2002 per il riconoscimento in Italia dei titoli esteri ,e invita tutti i destinatari ad osservare ed attuare le norme sul riconoscimento dei titoli di studio effettuati all’estero .

LA DICHIARAZIONE DI VALORE NON E’ NECESSARIA PER IL RICONOSCIMENTO DEI TITOLI EUROPEI E SVIZZERI

La Dichiarazione di Valore è un documento di natura informativa che descrive un titolo di studio conferito a una determinata persona da un’istituzione appartenente a un sistema d’istruzione diverso da quello italiano.

Viene utilizzata per la valutazione del titolo da parte degli Uffici competenti all’interno dell’Università, ai fini dell’ammissione a corsi di studio o del riconoscimento del Titolo di Studio Estero.

La Dichiarazione di Valore è di norma rilasciata dall’Ambasciata d’Italia nel Paese in cui il titolo è stato rilasciato.

Generalmente contiene informazioni su:

  • stato giuridico e natura dell’istituzione rilasciante;
  • requisiti di accesso al Corso di studio conclusosi con quel titolo;
  • durata legale del corso di studio e/o impegno globale richiesto allo studente in crediti o in ore;
  • valore del titolo nel sistema/Paese che lo ha rilasciato, ai fini accademici e/o professionali.

La Dichiarazione di Valore può essere sostituita:

  • dal Diploma Supplement redatto secondo il modello della Commissione Europea per i titoli accademici rilasciati da Istituti di Paesi aderenti allo Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore (Bologna Process) cui la Svizzera fa parte .

Nel 2007, il Consiglio di Stato in Italia ha stabilito […] per quel che riguarda i titoli di studio conseguiti nell’ambito europeo , che alla Dichiarazione di Valore non può essere riconosciuto un ruolo decisivo e discriminante .

 La Pubblica Amministrazione , infatti , ha l’obbligo di motivare le sue decisioni con riguardo ai contenuti formativi del diploma , non semplicemente in relazione ad aspetti estrinseci rispetto alle competenze ed alle abilità professionali attestate dal titolo, quale formalmente è la Dichiarazione di Valore , ma sulla base di una valutazione sostanziale , mediante l’impiego (da valutarsi caso per caso da parte del responsabile del procedimento) di tutti gli strumenti istruttori normalmente disponibili (inclusa la corrispondenza diretta e/o diplomatica , considerata tuttavia nel suo aspetto ordinario di fonte di informazioni non aventi carattere esclusivo o infungibile) .

La richiesta della Dichiarazione di Valore , insomma , corrisponde ad una mera prassi , che non esclude il potere-dovere dell’Amministrazione di compiere le proprie autonome valutazioni anche qualora la rappresentanza diplomatica interessata non abbia fornito il riscontro richiesto o l’abbia fornito in termini generici od insufficienti .

PROCESSO E MODALITA’ OPERATIVE E BUROCRATICHE PER IL RICONOSCIMENTO DEI TITOLI ACCADEMICI ESTERI IN ITALIA

Il Processo di  Riconoscimento

I titoli accademici di studio stranieri non hanno valore legale in Italia .

Pertanto – qualora debbano essere utilizzati in Italia in vari ambiti – è necessario chiederne  il riconoscimento .

Esso comporta un diverso percorso a seconda che il riconoscimento sia destinato a conferire valore legale al titolo attraverso il riconoscimento accademico o sia destinato a permettere di ottenere l’accesso ai pubblici concorsi o benefici specifici .

In tal  senso,  si devono attivare due diversi procedimenti regolati da norme differenti . Tali norme segnano una precisa  scansione  del processo  amministrativo da avviare e dei documenti da presentare:

  • il giudizio di  riconoscimento finalizzato (la vecchia Equivalenza) è un giudizio collegato a un caso specifico in base al quale si accerta  che il titolo di studio estero equivale a un titolo di studio italiano , senza per questo conferire valore legale al titolo (Articolo 5  Legge 148 del 2002  di ratifica ed esecuzione della Convenzione di Lisbona  sul riconoscimento dei titoli di studio  dell’insegnamento superiore nella regione europea)
  • la dichiarazione di  riconoscimento accademico  (la vecchia  Equipollenza) è un’analisi dettagliata del percorso di studi  al cui termine l’atto dichiarativo conferisce valore legale al titolo e riconosce la validità del titolo straniero in Italia , assimilandolo una tantum a un titolo italiano e consentendone tutti gli usi ad esso collegabili (Articoli 2 e 3 Legge 148 del 2002 di ratifica ed esecuzione della Convenzione di Lisbona  sul riconoscimento dei titoli di studio  dell’insegnamento superiore nella regione europea).

Il Riconoscimento Accademico (Equipollenza): Procedimento Amministrativo

Il riconoscimento accademico (l’equipollenza)  dei titoli di studio esteri è il provvedimento mediante  il quale  i singoli Atenei attribuiscono a un titolo di studio conseguito all’estero lo stesso valore legale di un titolo di studio presente nell’ordinamento italiano .

Viene rilasciata a specifiche condizioni esclusivamente dagli Atenei italiani ed è quindi presso gli Atenei che si deve inoltrare domanda .

Il riconoscimento viene effettuato dalle autorità accademiche competenti entro il termine fissato dalla legge .

Le autorità accademiche competenti possono:

  • riconoscere l’equipollenza a tutti gli effetti del titolo accademico estero con quello rilasciato dall’Ateneo. La procedura di valutazione si conclude entro novanta giorni dalla presentazione dell’istanza;
  • riconoscere il titolo ai fini dell’abbreviazione del similare corso di studi cui iscriversi per completare il percorso accademico e ottenere il titolo italiano.

Il Riconoscimento Finalizzato (Equivalenza) : Procedimento Amministrativo

Il riconoscimento finalizzato (equivalenza)  dei titoli di studio esteri è contenuto in un provvedimento (rilasciato solo per il motivo indicato e valido solo se utilizzato a quel fine, per cui deve essere nuovamente richiesta e il provvedimento nuovamente riemesso, ogni volta che si ripresenti il motivo d’interesse) , in ordine a determinate  casistiche  previste dall’Articolo 38 del Decreto Legislativo 165 del 2001 , dal Decreto del Presidente della Repubblica 189 del 2009 e dall‘ Articolo  12 Legge 29 del 2006 (gli  ultimi  due riferimenti normativi  riguardano , il primo , la procedura di riconoscimento  di   titoli acquisiti nei paesi aderenti alla convenzione di Lisbona dell’11 Aprile 1997, il secondo, la procedura di valutazione  della corrispondenza  di titoli  e certificazioni comunitarie acquisiti nell’ Unione Europea, negli Stati aderenti all’Accordo sullo Spazio Economico Europeo o nella Confederazione Elvetica).

Equipollenza / Equivalenza

I titoli di studio stranieri non hanno valore legale in Italia per cui è necessario chiederne il riconoscimento qualora i titolari intendano avvalersene per l’esercizio di una professione, la partecipazione a un concorso o il proseguimento degli studi.

EQUIPOLLENZA

L’Equipollenza dei titoli di studio , scolastica o accademica , è la procedura mediante la quale l’autorità scolastica o accademica determina l’equivalenza , a tutti gli effetti giuridici , di un titolo di studio conseguito all’estero con un determinato titolo presente nell’ordinamento italiano.

Può essere riconosciuto corrispondente ad un diploma italiano solo un titolo di studio finale conseguito all’estero al termine di un percorso scolastico .

A CHI RIVOLGERSI

Titolo di studio

Ufficio competente

Diploma conclusivo dei corsi d’istruzione  di 1° grado

Ufficio Scolastico Regionale – Ambito territoriale della provincia di residenza

Diploma conclusivo dei corsi d’istruzione  di 2° grado

Qualsiasi Ufficio Scolastico Regionale

Titoli Accademici

Università degli Studi

CHI PUO’ FARE DOMANDA

Per i titoli di studio scolastici (non universitari)

  • I cittadini di Stati membri dell’Unione europea
  • I cittadini degli Stati aderenti all’Accordo sullo Spazio Economico Europeo
  • I cittadini della Confederazione Elvetica (Svizzera)
  • I titolari dello status di rifugiato o di protezione sussidiaria

L’equipollenza ad un diploma di 2° grado non può essere rilasciata prima del compimento del 18° anno d’età

COME FARE

Per ottenere l’equipollenza occorre presentare relativa domanda compilando l’apposito modello previsto .

DOCUMENTI DA ALLEGARE ALLA DOMANDA

  1.  
    1. titolo di studio rilasciato dalla scuola straniera, accompagnato dalla traduzione in lingua italiana, certificata conforme al testo straniero dall’autorità diplomatica o consolare italiana o da un traduttore ufficiale o dalla rappresentanza diplomatica o consolare in Italia del Paese di provenienza;
    2. dichiarazione di valore rilasciata dall’autorità diplomatica o consolare italiana nel paese di provenienza, indicante la posizione giuridica della scuola (statale o legalmente riconosciuta, con l’indicazione del gestore), il valore (durata, ordine e grado degli studi cui il titolo si riferisce), e la validità ai fini del proseguimento degli studi e dell’assunzione a posti di lavoro nel paese in cui è stato conseguito;
    3. eventuale documentazione idonea a provare la conoscenza della lingua italiana ai fini dell’esenzione dalla prova integrativa di italiano:
      • attestato di frequenza di corsi di lingua italiana
      • attestazione della lingua italiana tra le materie classificate nel curriculum scolastico
      • certificazione di prestazioni lavorative presso istituzioni o aziende italiane che dichiarino l’uso della lingua italiana durante il lavoro

Per i titoli di istruzione secondaria di 2º grado occorre anche:

  1. programmi delle materie, o almeno elenco delle materie studiate per anno scolastico con monte ore esplicitato per anno scolastico, oggetto del corso di studi, rilasciati dalla scuola frequentata, dalle competenti autorità straniere, o desunti dalle pubblicazioni ufficiali dello stato estero o dell’autorità diplomatica, accompagnati dalla traduzione in lingua italiana con le stesse modalità indicate al punto 1);
  2. curriculum degli studi seguiti, distinto per anni scolastici, possibilmente con l’indicazione delle materie per ciascuna delle classi frequentate. Il curriculum, redatto e firmato dall’interessato, dovrà indicare l’esito degli esami finali e le eventuali esperienze di lavoro maturate in connessione con il titolo del quale si chiede l’equipollenza.
  3. dichiarazione dell’autorità diplomatica o consolare italiana comprovante che trattasi di studi finalizzati al conseguimento del titolo di cui si chiede l’equipollenza e dal quale risulti il sistema di valutazione (decimi, centesimi, ecc.) e il voto minimo e massimo attribuibili e ogni altro elemento utile ai fini dell’attribuzione del voto nella dichiarazione di equipollenza ( sostituita dal Diploma Supplement) .
  4. ogni altro documento o titolo, con le stesse modalità indicate al punto 1), che il richiedente ritenga utile produrre  nel proprio interesse.

Tutti i documenti possono essere presentati in originale o in copia autenticata.

Dei documenti allegati deve essere compilato un elenco in duplice copia .

EQUIVALENZA

L’Equivalenza del titolo straniero a quello italiano , conseguito all’estero da un cittadino europeo e richiesto da un determinato bando di concorso al fine dell’ammissione agli esami di quel concorso , permette la partecipazione a quello specifico concorso senza che venga rilasciato un titolo italiano (equipollenza) .

A CHI RIVOLGERSI

L’ente responsabile per la valutazione dell’equivalenza del titolo estero è la Presidenza del Consiglio dei Ministri -Dipartimento della Funzione Pubblica – Ufficio P.P.A.

COME FARE

  • presentare all’amministrazione che ha pubblicato il bando la domanda di partecipazione al concorso citando il titolo straniero nella lingua originale e chiedendo di essere ammesso al concorso ai sensi dell’art. 38 del d. lgs. 165/2001 (ammissione sotto condizione);
  • inviare al Dipartimento della Funzione Pubblica la richiesta di equivalenza del titolo di studio acquisito all’estero, ai sensi dell’art. 38 del d.lgs 165/2001, compilando il modello predisposto dal Dipartimento della Funzione Pubblica: in questo modulo sono indicati tutti i documenti necessari per la presentazione della domanda.

CONCETTO DI RICONOSCIMENTO FINALIZZATO

Con la ratifica della Convenzione di Lisbona , avvenuta tramite Legge 11 Luglio 2002 numero 148 , è stato introdotto in Italia il concetto di riconoscimento finalizzato del titolo estero .

È quindi fondamentale conoscere lo scopo e la finalità per cui è richiesto un riconoscimento nel nostro sistema prima di iniziare qualsiasi procedura valutativa, tenuto conto delle differenti procedure esistenti nel nostro ordinamento e dei differenti enti preposti a tali adempimenti.

PER QUALE SCOPO E’ RICHIESTO IL RICONOSCIMENTO DELLA QUALIFICA ESTERA IN ITALIA ?

La risposta a questa domanda potrà indicare sin da subito la procedura più adeguata e l’ente preposto al suo svolgimento: senza tale indicazione preliminare , sia l’ente che il possessore di qualifica estera rischiano di non ottenere alcun risultato utile ai propri scopi, oltre a perdere tempo in procedure più lunghe e complicate che potrebbero vanificare la richiesta di riconoscimento.

 

PROCEDURE DI RICONOSCIMENTO FINALIZZATO

 

Categoria

Scopo del Riconoscimento

Ente Responsabile

Riferimento Normativo

Riconoscimento accademico

Accesso ad un corso/Prosecuzione degli studi

Università e Istituzioni AFAM

Art. 2 Legge 148/2002 e Art. 1 comma 28-quinquies Legge 15/2022

Abbreviazione di corso/Riconoscimento periodo studi/Riconoscimento di crediti

Conseguimento del corrispondente titolo italiano (equipollenza)

Riconoscimento non accademico

Accesso a pubblici concorsi

Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica, previo parere del Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) per i titoli accademici

Art. 38 D.Lgs. 165/2001; Art. 2 DPR 189/2009; Art. 1 comma 28-quinquies Legge 15/2022

Attribuzione di punteggio per la definizione della graduatoria definitiva nei pubblici concorsi/Progressione di carriera nella P.A.

Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) tramite domanda rivolta all’amministrazione interessata

Art. 3 DPR 189/2009; Art. 1 comma 28-quinquies Legge 15/2022

Fini previdenziali/Riscatto periodo di studi

Iscrizione ai Centri per l’impiego

Accesso al praticantato o tirocinio successivi al conseguimento del titolo

Assegnazione di borse di studio e altri benefici

Amministrazione interessata, acquisito il parere del Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR)

Art. 4 DPR 189/2009; Art. 1 comma 28-quinquies Legge 15/2022

Valutazione di titoli e certificazioni comunitarie

Amministrazione interessata con parere del Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) per i titoli accademici

Art. 12 Legge 29/2006

Selezioni pubbliche di personale non dipendente

Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) tramite domanda rivolta all’amministrazione interessata

Art. 1 comma 28-quinquies Legge 15/2022;

Riconoscimento professionale

Esercizio di professione regolamentata (es. Chimico, Medico, Psicologo, Ingegnere, ecc.):

Ministero che vigila la professione (es. Salute, Giustizia, MUR, ecc.)

Direttiva 2005/36/CE e Direttiva 2013/55/UE

Accesso al mercato del lavoro per professioni non-regolamentate

Datore di lavoro

n.a.

 

RICONOSCIMENTO ACCADEMICO

L’Articolo 2 della Legge 148 del 2002 stabilisce che:

la competenza per il riconoscimento dei cicli e dei periodi di studio svolti all’estero e dei titoli di studio stranieri, ai fini

  1. dell’accesso alla formazione superiore,
  2. del proseguimento degli studi universitari e
  3. del conseguimento dei titoli universitari italiani,

è attribuita alle Università ed agli Istituti di Istruzione Universitaria , che la esercitano nell’ambito della loro autonomia e in conformità ai rispettivi ordinamenti, fatti salvi gli accordi bilaterali in materia.

Pertanto, tali procedure sono direttamente svolte dalle istituzioni di istruzione superiore (università o AFAM).

 

 

RICONOSCIMENTO NON ACCADEMICO

Esistono procedure di riconoscimento finalizzate alla valutazione di titoli esteri nel sistema italiano per scopi non accademici e svolte da differenti amministrazioni dello Stato.

La maggior parte di queste procedure sono indicate nel DPR 30 Luglio 2009 numero 189 che ha attuato quanto stabilito dall’ Articolo 5 della Legge 11 Luglio 2002 numero 148 , ratifica della Convenzione di Lisbona .

 

CONCORSI PUBBLICI

L’accesso alla Pubblica Amministrazione italiana avviene generalmente tramite un concorso pubblico .

I possessori di un titolo di studio estero di qualsiasi livello (scuola secondaria o formazione superiore) , fermi restando i requisiti soggettivi previsti dalle norme vigenti in materia di accesso al pubblico impiego, possono partecipare a concorsi per posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche italiane tramite una procedura di riconoscimento attuata ai sensi dell’Articolo 38 del Decreto Legislativo 165/2001 , come modificato dall’Articolo 8 del Decreto Legge 9 Febbraio 2012 , numero 5 e successivamente integrato dall’ Articolo 1 Comma 28 – Quinquies Legge 15 / 2022 .

La procedura e i documenti da presentare sono indicati all’ articolo 2 del DPR 189/2009 .


NB
: Questa procedura è finalizzata alla valutazione del titolo principale richiesto dal bando di concorso. Per la valutazione di titoli esteri accessori ai fini dell’attribuzione di ulteriore punteggio in un concorso o per la progressione di carriera all’interno della pubblica amministrazione si veda di seguito.

Lo scopo di questa procedura è quello di valutare l’equivalenza del titolo straniero a quello italiano richiesto da un determinato bando di concorso al fine dell’ammissione agli esami di quel concorso , senza che venga rilasciato un titolo italiano (equipollenza) .

Tale procedura è contestuale al concorso pubblico al quale si desideri partecipare, pertanto è necessario allegare il bando di concorso specifico alla domanda di equivalenza.


Tale procedura non si applica nel caso di “concorsi” riferiti a professioni regolate (es. insegnante) o nel caso di accesso a corsi di Dottorato di ricerca.


L’ente responsabile per questa procedura è la


Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica – UOLP – Servizio per le Assunzioni e la Mobilità


Se si è già in possesso del titolo italiano principale richiesto per la partecipazione ad un concorso e si intenda far valutare altri titoli esteri accessori per l’attribuzione di ulteriore punteggio nei pubblici concorsi o nel caso di progressione di carriera nella pubblica amministrazione , si potrà applicare quanto disposto dall’Articolo 3 Comma 1 lettera a) del DPR 30 Luglio 2009 numero 189 .


NB
: Questa procedura si applica ai cittadini degli Stati membri dell’Unione europea e ai loro familiari non aventi la cittadinanza di uno Stato membro che siano titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente (art. 38 comma 1 del D.lgs n. 165/2001) e ai cittadini di Paesi terzi che siano titolari del permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo o che siano titolari dello status di rifugiato ovvero dello status di protezione sussidiaria (art. 38 comma 3-bis del D.lgs n. 165/2001).


La domanda dovrà essere presentata direttamente all’amministrazione che ha prodotto il bando di concorso corredandola dei seguenti documenti:


  1. titolo di studio, tradotto e legalizzato;
  2. certificato analitico degli esami sostenuti, con relativa traduzione;
  3. documentazione comprovante la finalità per la quale è richiesto il riconoscimento del titolo;
  4. dichiarazione di valore (documento non richiesto per i titoli di paesi UE, SEE/EFTA e della Confederazione Svizzera).


L’amministrazione interessata invierà la documentazione al MUR che emanerà entro 90 giorni il provvedimento conclusivo e lo comunicherà sia all’amministrazione, sia all’interessato.

I candidati che presentano domanda di riconoscimento del titolo di ammissione al concorso sono ammessi a partecipare con riserva .

La Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica conclude il procedimento di riconoscimento solo nei confronti dei vincitori del concorso , che hanno l’onere , a pena di decadenza , di dare comunicazione dell’avvenuta pubblicazione della graduatoria , entro quindici giorni , Articolo 1 Comma 28 – Quinquies Punto 3 Legge 15/2022 .

 

FINI PREVIDENZIALI

In base a quanto stabilito dall’Articolo 3 Comma 1 Lettera b) del DPR 30 Luglio 2009 numero 189 , così come modificato dall’Articolo 1 Coma 28 – Quinquies Legge 15/2022 è possibile far valutare titoli di studio esteri a fini previdenziali , per il riscatto del relativo periodo di studio .

La domanda dovrà essere presentata direttamente all’amministrazione interessata , esempio INPS corredandola dei seguenti documenti:

  1. titolo di studio, tradotto e legalizzato;
  2. certificato analitico degli esami sostenuti, con relativa traduzione;
  3. documentazione comprovante la finalità per la quale è richiesto il riconoscimento del titolo;
  4. dichiarazione di valore (documento non richiesto per i titoli di paesi UE, SEE/EFTA e della Confederazione Svizzera).

 

 

 

RICONOSCIMENTO PROFESSIONALE

In Italia le professioni si dividono in due categorie:

  • professioni “non-regolamentate” dalla legge
  • professioni “regolamentate” dalla legge

Professioni non-regolamentate: sono quelle che si possono esercitare senza necessità di possedere uno specifico titolo di studio. Si tratta di professioni aperte indifferentemente sia ai possessori di titoli di studio italiani che esteri.

Chi intende svolgere in Italia una professione non-regolamentata ed è in possesso di un titolo estero non ha necessità di ottenerne il riconoscimento legale o formale per potersi inserire nel mercato del lavoro italiano.

Esempi di professioni NON regolamentate: quelle della pubblicità, della comunicazione , dei vari settori artistici e musicali (es. arredatore , attore, ballerino/a , cantante , compositore,  direttore d’orchestra , musicista – strumentista , designer , stilista di moda , pittore , regista , scenografo , scultore, ecc.), della mediazione linguistica (interpreti e traduttori) , del marketing , e molte altre ancora .

Può essere utile allegare alla qualifica un documento che possa descrivere le caratteristiche del titolo estero : questo potrà facilitarne la comprensione da parte di un potenziale datore di lavoro.

Professioni regolamentate : sono quelle il cui esercizio è regolato dalla legislazione nazionale .

La legge stabilisce sia il titolo di studio indispensabile che i successivi requisiti di addestramento alla pratica della professione (per esempio tirocinio e/o Esame di Stato per l’abilitazione professionale) e le norme di deontologia professionale .

L’esercizio di tali professioni è protetto dalla Legge ed è consentito esclusivamente ai soggetti abilitati secondo la normativa specifica per la tipologia di professione regolamentata .

Coloro che sono in possesso di un titolo professionale estero devono ottenerne il riconoscimento dalla competente autorità italiana allo scopo di poter esercitare legalmente in Italia la professione corrispondente .

Per “titolo professionale” si intende quello che nel Paese che lo ha rilasciato dà diritto ad esercitare una determinata professione regolamentata .

L’Italia riconosce le qualifiche professionali estere (il cosiddetto riconoscimento professionale) applicando :

  • alle qualifiche di provenienza UE la legislazione comunitaria ; si tratta delle Direttive 2005/36/CE e 2013/55/UE , che prevedono il riconoscimento della professione estera : l’autorità italiana competente può subordinare il riconoscimento a una misura compensativa (esame attitudinale o tirocinio di adattamento);
  • alle qualifiche di provenienza non-UE, il DPR 394/99 , Articoli 49-50, e il successivo DPR 334/04 , con cui si estende ai titoli non-comunitari la possibilità del riconoscimento professionale attraverso misure compensative .

ACCESSO ALBO PROFESSIONALE IN ITALIA

Per accedere ad un Albo Professionale è necessario possedere un certo titolo di studio ed avere superato un Esame di Stato , oltre ad essere in possesso obbligatoriamente di una fedina penale pulita e di requisiti morali .

In Italia esistono molte professioni che , per essere esercitate , richiedono l’iscrizione all’Albo dei Professionisti .

Il termine Albo deriva dal latino “album”.

Facendo riferimento alla definizione riportata dall’Enciclopedia Treccani , l’album è una tavola di legno in gesso , utilizzata anticamente a Roma per pubblicare gli atti ufficiali .

Al giorno d’oggi , la parola Albo viene usata per indicare il Registro Pubblico comprensivo dei nominativi di coloro che sono abilitati all’esercizio di una professione .

Siamo sicuri che avrai già sentito parlare ad esempio di “Ordine degli Avvocati” piuttosto che di “Ordine dei Commercialisti”.

Bene, in tutti questi casi si parla di albi professionali.

Attenzione però a non immaginare gli albi come dei semplici elenchi di nominativi di professionisti che esercitano una certa professione. In realtà, dietro all’elenco degli Ordini Professionali vi è molto di più.

Gli Ordini Professionali sono sottoposti alla sorveglianza del Ministero della Giustizia e loro funzione è quella di vigilare e controllare :

  • le modalità di accesso alle professioni
  • la qualità dei servizi offerti
  • l’aggiornamento professionale degli iscritti
  • il rispetto delle norme deontologiche della professione, ovvero l’insieme delle regole morali ed etiche che ogni professionista deve rispettare

Le Leggi dello Stato italiano impongono l’iscrizione all’Albo Professionale per esercitare una serie di professioni .

In particolare, l’appartenenza all’Albo è obbligatoria per quelle professioni che sono a diretto contatto con la sicurezza e la salute del cittadino .

Per accedere ad un Albo Professionale è necessario possedere un certo titolo di studio ed avere superato un Esame di Stato , oltre ad essere in possesso obbligatoriamente di una fedina penale pulita e di requisiti morali. .

L’Albo Professionale inoltre è un documento accessibile al pubblico .

Nella maggior parte dei casi gli albi professionali sono accessibili online , direttamente dai siti istituzionali degli Ordini Professionali .

Sono costituiti da un elenco cartaceo e da una banca dati informatizzata degli iscritti .

Gli Albi Professionali sono aggiornati in modo sistematico dagli Ordini Professionali che controllano l’attività svolta dai professionisti .

Gli Ordini Professionali hanno il compito quindi di revisionare gli Albi , ma anche tutelare, facendone comunicazione alla Magistratura , gli abusi delle funzioni di una professione .

La funzione primaria degli Ordini Professionali è dunque evitare eventuali esercitazioni illegittime di determinate Professioni Regolamentate , come quella del Medico o dell’Avvocato .

La Professione Regolamentata è un’attività esercitabile da persone in possesso di determinati requisiti ed iscritte ad un Ordine Professionale .

Le Professioni Non Regolamentate , invece, sono quelle non organizzate in ordini , ovvero tutte le categorie che non hanno l’obbligo di iscrizione all’Albo per operare liberamente , come fotografi o designer .

Secondo le Legge n. 4 del 14.01.2013, coloro che esercitano professioni non regolamentate hanno il diritto di costituire Associazioni senza l’obbligo di iscrizione ad un Albo .

Nella maggior parte dei casi per entrare a far parte di un Albo Professionale si richiede un numero minimo di ore di tirocinio o praticantato .

 

Per molte professioni , come per gli Avvocati, è necessario superare un Esame di Stato .

 

Per altri Ordini invece non è richiesto il superamento dell’Esame di Stato , in quanto è sufficiente la Laurea Abilitante , è il caso, ad esempio , di alcune professioni sanitarie .

Ogni Professione ha il suo Ordine e quindi il suo portale di iscrizione .

Essere iscritti all’Albo vuol dire essere legittimati dalla Legge a svolgere una determinata Professione .

La mancata iscrizione all’Albo configura il reato di esercizio abusivo della professione .

  • Per potersi iscrivere bisogna allegare alcuni documenti. Fondamentale è la certificazione dei requisiti professionali richiesti:
  • il certificato del titolo di studio conseguito
  • il documento che accerta la residenza
  • la cittadinanza italiana

Inoltre, c’è da sostenere una spesa per i contributi d’ammissione e annualità. Una volta effettuata l’iscrizione, il professionista riceve il tesserino di appartenenza in qualità di membro dell’ordine.

Dal punto di vista legale non esiste un divieto assoluto di contemporanea iscrizione a più albi professionali.

Anche dalla lettura del recente provvedimento di riforma degli ordini professionali (D.P.R. 137 del 2012), ciò che emerge è un principio di libero accesso.

Tuttavia i singoli ordini hanno la funzione di regolamentare su eventuali incompatibilità professionali.

Dal momento che l’esercizio di alcune professioni richiede il superamento di un Esame di Stato è utile approfondire questo aspetto .

Gli Esami di Stato per l’abilitazione all’esercizio delle libere professioni sono indetti annualmente , tramite ordinanza ministeriale pubblicata in Gazzetta Ufficiale – IV^ serie speciale .

Le domande di ammissione all’esame di Stato devono essere prodotte entro trenta giorni dalla pubblicazione dell’ordinanza in Gazzetta Ufficiale .

L’esame di Stato è strutturato in due prove scritte ed una prova orale .

La commissione esaminatrice valuta le prove sulla base di un massimo complessivo di 100 punti.  

20 punti sono assegnati a ciascuna delle prove scritte e 60 alla prova orale .

Sono ammessi a sostenere la prova orale i candidati che conseguono una valutazione di almeno 12/20 in ciascuna prova scritta .

La prova orale si intende superata con una valutazione di almeno 36/60 .

L’abilitazione pertanto si consegue con un punteggio minimo di 60/100.

Le leggi italiane impongono l’iscrizione all’Albo dei Professionisti per esercitare una specifica attività lavorativa .

In Italia si contano ben 27 Albi Professionali con circa 2 milioni e 300 mila iscritti .

Qui di seguito si riportano in ordine alfabetico, le 27 categorie:

  • Agenti di cambio
  • Agronomi e Forestali
  • Agrotecnici
  • Architetti
  • Assistenti Sociali
  • Attuari
  • Avvocati
  • Biologi
  • Chimici
  • Commercialisti ed esperti contabili
  • Consulenti del Lavoro
  • Farmacisti
  • Geologi
  • Geometri
  • Giornalisti
  • Infermieri
  • Ingegneri
  • Medici e Odontoiatri
  • Notai
  • TSRMPSTRP (Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione. Ovvero professioni come il fisioterapista, il logopedista, il dietista, il podologo, l’igienista dentale e altri ancora)
  • Ostetriche
  • Periti Agrari
  • Periti industriali
  • Psicologi
  • Spedizionieri Doganali
  • Tecnici radiologi
  • Veterinari

ALBI PROFESSIONALI PER PERSONE NON VEDENTI

Oltre agli Albi dei Professionisti sopra elencati lo Stato Italiano prevede tre differenti Albi a tutela delle persone non vedenti .

Questi albi sono gestiti da ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro).

Ecco quali sono gli albi per questa categoria di soggetti:

  • Centralinisti telefonici
  • Massaggiatori e massofisioterapisti
  • Terapisti della riabilitazione

RICONOSCIMENTO DEI TITOLI PROFESSIONALI CONSEGUITI ALL’ESTERO

Ai sensi della Direttiva 2005/36/CE le professioni possono essere :

  • professioni “non-regolamentate” da un ordinamento giuridico
  • professioni “regolamentate”
     

Professioni Non-Regolamentate : sono quelle che si possono esercitare senza necessità di possedere requisiti specifici e sono aperte indifferentemente ai professionisti sia italiani che esteri .

Chi intende svolgere in Italia una professione non-regolamentata non ha necessità di ottenere un riconoscimento formale per potersi inserire nel mercato del lavoro italiano .

Professioni Regolamentate : ai sensi dell’Articolo 3 Comma 1 Lettera A) della Direttiva 2005/36/CE , per «Professione Regolamentata» si intende : attività , o insieme di attività professionali , l’accesso alle quali e il cui esercizio , o una delle cui modalità di esercizio , sono subordinati direttamente o indirettamente , in forza di norme legislative , regolamentari o amministrative , al possesso di determinate qualifiche professionali; in particolare costituisce una modalità di esercizio l’impiego di un titolo professionale riservato da disposizioni legislative , regolamentari o amministrative a chi possiede una specifica qualifica professionale .

La normativa stabilisce sia il titolo di studio indispensabile che i successivi requisiti di addestramento alla pratica della professione (per es. tirocinio e/o Esame di Stato per l’Abilitazione Professionale) e le norme di Deontologia Professionale .

L’esercizio di tali professioni è protetto dalla Legge ed è consentito esclusivamente ai soggetti abilitati secondo la normativa specifica per la tipologia di professione regolamentata e richiede l’iscrizione ad un Albo Professionale .

Coloro che sono in possesso di un titolo professionale estero (che nel Paese che lo ha rilasciato dà diritto ad esercitare una determinata professione regolamentata) devono ottenerne il riconoscimento dalla competente autorità italiana allo scopo di poter esercitare legalmente in Italia la professione corrispondente .

Esiste inoltre la possibilità che uno Stato membro non regolamenti una determinata professione, ma che preveda una “formazione regolamentata” ai sensi dell’Articolo 3.1 Lettera E) della Direttiva 2005/36/CE : qualsiasi formazione specificamente orientata all’esercizio di una professione determinata e consistente in un ciclo di studi completato , eventualmente , da una formazione professionale , un tirocinio professionale o una pratica professionale .

In questo caso , il riconoscimento avviene secondo la procedura prevista in caso di Professione Regolamentata .

L’Italia riconosce le qualifiche professionali estere (il cosiddetto riconoscimento professionale) applicando :

  • alle qualifiche di provenienza UE la legislazione comunitaria ; si tratta delle Direttive 2005/36/CE e 2013/55/UE , che prevedono il riconoscimento della professione estera : l’autorità italiana competente può subordinare il riconoscimento a una misura compensativa (esame attitudinale o tirocinio di adattamento) ;
  • alle qualifiche di provenienza non-UE, il DPR 394/99, Articoli  49-50, e il successivo DPR 334/04 , con cui si estende ai titoli non-comunitari la possibilità del riconoscimento professionale , compresa l’eventuale applicazione , se necessario , di misure compensative .

Al Ministero della Giustizia compete il riconoscimento dei Titoli Professionali conseguiti all’estero per le professioni su cui esercita anche la vigilanza .

I titoli possono essere stati conseguiti in ambito comunitario ed extra-comunitario da cittadini sia italiani che stranieri .

Il Decreto di Riconoscimento del titolo consente di svolgere la relativa professione in Italia previo eventuale superamento delle misure compensative (prova attitudinale o tirocinio di adattamento) previsto nel medesimo Decreto e successiva iscrizione al relativo Albo Professionale .

Il Decreto di Riconoscimento – che non ha una scadenza – è pubblicato per circa tre mesi sul sito web del Ministero della Giustizia .

Ai fini del riconoscimento dei titol i, le professioni di competenza del Ministero della Giustizia sono :

  • agente di cambio
  • agrotecnico
  • assistente sociale / assistente sociale junior
  • attuario / attuario junior
  • avvocato
  • dottore commercialista ed esperto contabile
  • dottore agronomo e dottore forestale / agronomo e forestale / zoonomo / biotecnologo agrario
  • geologo / geologo junior
  • geometra e geometra laureato
  • giornalista
  • ingegnere civile ambientale / ingegnere civile ambientale junior
  • ingegnere industriale / ingegnere industriale junior
  • ingegnere dell’informazione / ingegnere dell’informazione junior
  • perito agrario e perito agrario laureato
  • perito industriale e perito industriale laureato
  • tecnologo alimentare

Il Ministero della Giustizia non esercita più la vigilanza sull’ Ordine degli Psicologi in seguito all’entrata in vigore del Decreto Legge 31 Dicembre 2007, n. 248 convertito con Legge di Conversione 28 Febbraio 2008, n. 31.

La competenza per il riconoscimento dei titoli di Psicologo e di Psicoterapeuta è del Ministero del Lavoro , della Slute e delle Politiche Social i, ai sensi dell’ Articolo  24 sexies, Comma 2, della Legge 31/2008 .

Come indicato all’ Articolo  9 della Legge 11 Gennaio 2018, n. 3 “Delega al Governo in materia di sperimentazione clinica di medicinali nonchè disposizioni per il riordino delle professioni sanitarie e per la dirigenza sanitaria del Ministero della Salute”, la vigilanza sulle professioni di Biologo e Chimico è stata attribuita al Ministero della Salute a decorrere dal 15 Febbraio 2018 .

Con Decreto Ministeriale del 27 Febbraio 2020 n.60 (Gazzetta Ufficiale numero 155 del 20/06/2020) è stato istituito l’Elenco Nazionale degli Ingegneri Biomedici e Clinici , tenuto presso il Consiglio Nazionale degli Ingegneri.

Il professionista estero che intende richiedere il riconoscimento del proprio titolo professionale al Ministero della Giustizia dovrà presentare apposita istanza utilizzando la modulistica appropriata allegando la documentazione necessaria a comprovare il possesso del titolo professionale estero seguendo le indicazioni e rispettando le formalità indicate nelle schede pratiche predisposte su questo sito per i professionisti comunitari e per i professionisti non comunitari .

Le istanze verranno assegnate ai funzionari del reparto riconoscimento titoli che , entro 30 giorni dall’arrivo della domanda di riconoscimento , daranno riscontro al richiedente a mezzo di posta elettronica  o dall’indirizzo di posta certificata del Dipartimento ..

Presso il Dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri è stato istituito un  Centro di Assistenza per il Riconoscimento delle Qualifiche Professionali .

Ai sensi dell’Articolo  57 Ter della Direttiva 2005/36/CE , i centri di assistenza assistono infatti i cittadini che esercitano i diritti loro conferiti dalla Direttiva , eventualmente in collaborazione con le autorità competenti e i punti di contatto unici nello Stato membro ospitante .

Il riconoscimento dei titoli accademici segue un distinto procedimento .

RICONOSCIMENTO DEI TITOLI PROFESSIONALI CONSEGUITI NEI PAESI COMUNITARI E SVIZZERA

Per ottenere il riconoscimento di un titolo conseguito nell’ambito dell’Unione Europea ai fini dell’esercizio di una Pprofessione in Italia, è necessario presentare domanda secondo il procedimento previsto dal Decreto Legislativo numero 206 del 9 Novembre 2007, che attua la Direttiva 2005/36/CE , relativa al riconoscimento delle Qualifiche Professionali .
Il Decreto Legislativo 9 Novembre 2007 numero 206 ha sostituito integralmente le Direttive 89/48/CEE e 92/51/CEE come modificate dalla Direttiva 2001/19/CE , recepita in Italia con Decreto Legislativo 8 Luglio 2003 numero 277 .

Nel caso in cui dall’esame della domanda di riconoscimento emerga la non conoscenza di materie considerate fondamentali per lo svolgimento della professione in Italia , all’interessato può essere richiesto il superamento di una prova attitudinale o nelle professioni diverse da Avvocato , Dottore Commercialista e Revisore Contabile , di seguire un tirocinio di adattamento .

Se la conoscenza di queste materie è ottenuta attraverso lo studio o esperienze professionali precedenti ed é documentata , è valutata al fine di un’eventuale diminuzione delle misure compensative .

Il riconoscimento dei titoli professionali conseguiti nella Confederazione Svizzera avviene in applicazione alla Legge numero 364 del 15 Novembre 2000 di ratifica dell’Accordo del 21 Giugno 1999 tra la Comunità Europea e i suoi Stati membri da una parte , e la Confederazione Svizzera dall’altra .

L’ Accordo disciplina la libera circolazione delle persone tra la Comunità Europea e la Confederazione Svizzera , e stabilisce l’applicabilità delle direttive comunitarie in tema di riconoscimento delle qualifiche professionali anche ai cittadini elvetici .

Di conseguenza sono state introdotte agevolazioni che rendono la situazione dei cittadini elvetici di fatto analoga a quella dei cittadini comunitari , ad esempio la possibilità di avvalersi dell’autocertificazione ai sensi dell’Articolo 46 del Decreto Presidente della Repubblica numero 445/2000 .

In base all’Accordo , i professionisti che intendano ottenere il riconoscimento del titolo professionale conseguito nella Confederazione Svizzera possono presentare domanda .

Nel caso in cui dall’esame della domanda di riconoscimento emerga la non conoscenza di materie considerate fondamentali per lo svolgimento della professione in Italia , all’interessato può essere richiesto il superamento di una prova attitudinale o nelle professioni diverse da Avvocato , Dottore Commercialista e Revisore Contabile , di seguire un tirocinio di adattamento .

Se la conoscenza di queste materie è ottenuta attraverso lo studio o esperienze professionali precedenti ed è documentata , viene valutata al fine di un’eventuale diminuzione delle misure compensative .

ENIC / NARIC EDIZIONE FEBBRAIO 2020 CONFERMA CHE IL RICONOSCIMENTO DEI TITOLI ESTERI E’ CONCESSO ANCHE PER ISTITUTI UNIVERSITARI NON ACCREDITATI

La procedura di riconoscimento delle qualificazioni accademiche segue le linee guida indicate e diffuse dalla rete ENIC-NARIC Network (ENIC – European Network of Information Centres in the European Region; NARIC – NARIC: National Academic Recognition Information Centres in the European Union) .

La rete NARIC National Academic Recognition Information Centres in the European Union supporta il riconoscimento dei diplomi e dei periodi di studio intrapresi in altri Paesi e si compone di Centri Nazionali di Informazione sul Riconoscimento Accademico dei Titoli nei paesi coperti dal programma ERASMUS lavora a stretto contatto con la più ampia rete europea di centri di informazione che copre l’intera area europea dell’ istruzione superiore .

ENIC-NARIC conta sulla partnership operativa , strategica delle seguenti strutture istituzionali :

UNESCO – Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura;

Commissione Europea;

Consiglio d’Europa.

Il Manuale ENIC/NARIC edizione Febbraio 2020 dedicato al Riconoscimento dei Titoli Universitari ai sensi della Convenzione di Lisbona del 1997 afferma ancora una volta in maniera ufficiale e senza dubbi interpretativi che il riconoscimento può e deve essere concesso anche per le Istituzioni Universitarie legalmente costituite ed autorizzate ma non Accreditate .

Qualifications awarded by institutions not recognised by National education authorities

Qualifiche rilasciate da istituti non riconosciuti dalle autorità educative nazionali

This Chapter describes how to deal with qualification awarded by institutions that are not formally recognised in their national system ogf higher education and wich may still be legitimately offering study programmes wich may be taken into account for evaluation

Questo capitolo descrive come trattare le qualifiche rilasciate da istituzioni che non sono formalmente riconosciute nel loro sistema nazionale
di istruzione superiore e che possono ancora offrire legittimamente programmi di studio che possono essere presi in considerazione per la valutazione

The status of the awarding body see chapter 3 Accreditation and Quality Assuranc,i san important element to be taken into consideration :

Lo stato dell’ente aggiudicatore si veda il capitolo 3 Accreditamento e garanzia della qualità, è un elemento importante da tenere in considerazione:

When an institution is recognised in its National system the qualification can be assessed and recognised according to the Lisbon Recognition Convention .

Quando un’istituzione è riconosciuta nel suo sistema nazionale , la qualifica può essere valutata e riconosciuta secondo la Convenzione di Lisbona sul riconoscimento .

When an istitution is not formally recognized or listed by the educational authorities in its National system : verify if some other authority gives it legitimacy or if there are other circumstances that may justify the assesment of its qualifications

Quando un’istituzione non è formalmente riconosciuta o elencata dalle autorità scolastiche nel proprio ordinamento nazionale : verificare se qualche altra autorità le conferisce legittimità o se ci sono altre circostanze che possono giustificare la valutazione delle sue qualifiche .

CIMEA NON HA NESSUNA COMPETENZA PER IL RICONOSCIMENTO DEI TITOLI ESTERI IN ITALIA ESSENDO UNA SEMPLICE ASSOCIAZIONE PRIVATA NON RICONOSCIUTA

“Il CIMEA – Centro di Informazione sulla Mobilità e le Equivalenze Accademiche svolge dal 1984 quale Associazione Privata Non Riconosciuta la propria attività di informazione e consulenza sulle procedure di riconoscimento dei titoli di studio e sui temi collegati all’istruzione e formazione superiore italiana e internazionale.”

Il CIMEA rilascia informazioni e consulenze in forma di pareri che non hanno alcuna valenza giuridica vincolante e non vincola in alcun modo le istituzioni durante le proprie procedure di valutazione e di riconoscimento.

Il Riconoscimento dei titoli esteri in Italia non dipende dal parere di CIMEA ma è competenza delle istituzioni indicate dalla Legge , infatti l’Articolo 2 della Legge numero 148 del 2002 stabilisce che :

la competenza per il riconoscimento dei cicli e dei periodi di studio svolti all’estero e dei titoli di studio stranieri, ai fini

  1. dell’accesso alla formazione superiore,
  2. del proseguimento degli studi universitari e
  3. del conseguimento dei titoli universitari italiani,

è attribuita alle Università ed agli Istituti di istruzione universitaria, che la esercitano nell’ambito della loro autonomia e in conformità ai rispettivi ordinamenti, fatti salvi gli accordi bilaterali in materia.

Pertanto , tali procedure sono direttamente svolte dalle istituzioni di istruzione superiore (università o AFAM).

CIMEA – Centro di Informazioni sulla Mobilità e le Equivalenze Accademiche o meglio Associazione Cimea svolge la propria attività sotto la forma giuridica di associazione privata non riconosciuta , essendo nella sostanza  un ente non profit , regolato dal Codice Civile , caratterizzato dall’assenza di scopo di lucro e da una struttura democratica , che riunisce persone accomunate da uno scopo comune di natura ideale .

Possono aderirvi come soci sia persone fisiche che persone giuridiche (altri enti, aziende o amministrazioni pubbliche) e i soci sono direttamente coinvolti nella realizzazione delle attività .

Associazione CIMEA (AsCIMEA) possiede esclusive e specifiche finalità di educazione , istruzione e studio e si propone di effettuare ricerche nell’ambito della formazione universitaria e dare informazione e consulenza sulle procedure di riconoscimento dei titoli di studio e sui temi collegati all’istruzione e formazione superiore italiana e internazionale attraverso le attività del CIMEA-Centro Informazione Mobilità Equivalenze Accademiche .

Associazione CIMEA Centro di Informazione sulla Mobilità e le Equivalenze Accademiche , nato su iniziativa della Fondazione RUI è il centro italiano della rete Naric (National Academic Recognition Information) i cui obiettivi prioritari sono:

  • informare i cittadini sulle opportunità e le procedure di riconoscimento dei titoli di studio esteri
  • dare consulenza alle istituzioni sulla comparabilità dei titoli esteri al fine del loro riconoscimento
  • promuovere la libera circolazione dei cittadini comunitari e la mobilità internazionale degli studenti

Per effetto del Decreto Legislativo 251 del 2007 , il sistema universitario italiano deve assicurare ai titolari di protezione internazionale sistemi di valutazione e accreditamento dei titoli di studio conseguiti all’estero anche in assenza di certificazione da parte del Paese in cui il titolo sia stato ottenuto , ove l’interessato dimostri di non poter acquisire detta certificazione .

A questo proposito , è significativo il lavoro svolto dall’ Associazione CIMEA – Centro di Informazione sulla Mobilità e le Equivalenze Accademiche avendo avviato un progetto che permette a coloro che non dispongano della documentazione probante il percorso di studi svolto all’estero di ottenere il rilascio del cosiddetto attestato di comparabilità .

Quest’ultimo è un parere rilasciato dal CIMEA con il quale si esprime una valutazione circa l’effettivo possesso del diploma ed il relativo livello di adeguatezza rispetto al ciclo ed al corso di studi in cui è stato richiesto l’inserimento .

L’attestato di comparabilità si qualifica quale parere non vincolante con carattere tecnico emanato a seguito dell’analisi della documentazione prodotta con riferimento al singolo sistema educativo straniero .

Tale comparazione , priva di giudizi circa le competenze realmente possedute dal richiedente , non sancisce in alcun modo il riconoscimento formale del titolo all’interno del sistema nazionale .

Per quanto concerne il procedimento di rilascio dell’attestato di comparabilità, il CIMEA, a seguito di un’istanza di parte, contatta direttamente il richiedente, tendenzialmente via e-mail e, dopo aver sottoposto ad analisi documentale le certificazioni disponibili, individua alcune domande da porre all’interessato allo scopo di colmare le lacune riscontrate e accertare l’effettivo possesso del titolo di studio. Gli esperti del CIMEA, dopo aver studiato e approfondito il sistema scolastico e accademico che dovrebbe aver rilasciato il titolo di studio, esaminano le risposte inviate dal richiedente avvalendosi anche della collaborazione degli esperti internazionali delle reti ENIC-NARIC.

Nelle situazioni di totale assenza di documentazione le modalità di verifica vengono modulate di volta in volta a seconda del caso e degli appigli che esso presenta.

Il CIMEA ha , inoltre , attivato un servizio mediante cui può rilasciare un parere non vincolante , il cosiddetto “Attestato di Verifica”, tale verifica non garantisce in alcun modo il riconoscimento formale del titolo all’interno del sistema nazionale .

Secondo il Bologna Process Implemantatio Report del 2018 , le decisioni sul riconoscimento accademico delle qualifiche estere nella maggior parte dei paesi dell’EHEA sono di competenza delle Istituzioni di Formazione Superiore , mentre i centri nazionali delle reti ENIC-NARIC svolgono una mera funzione informativa e consulenziale .

Anche in Italia , infatti, gli Attestati di Comparabilità e Verifica emessi dall’Associazione CIMEA costituiscono uno strumento informativo per le Istituzioni di Formazione,  ma non si sostituiscono in alcun modo all’autonomia decisionale delle Istituzioni stesse cui la Legge 148/2002 conferisce l’autorità e la competenza per il riconoscimento accademico dei cicli e dei periodi di studio svolti all’estero e dei titoli di studio stranieri a riprova e conferma di ciò è significativo quanto riportato ufficialmente nei siti delle università italiane quale quello riportato integralmente di seguito : “La valutazione svolta da CIMEA è da considerarsi espressione di parere non vincolante per l’Università Politecnica delle Marche , che resterà libera di valutare la documentazione presentata in maniera autonoma e in linea con l’ordinamento italiano “ .  

Stefano Masullo , magnifico rettore ISFOA Libera e Privata Unitelematica di Diritto Elvetico , è affiancato nel ruolo dai componenti il Senato Accademico composto nel modo seguente :

Vincenzo Mallamaci ,

pro rettore generale , cardiologo di fama internazionale , presidente e fondatore dell’ Associazione E Ti Porto in Africa ONLUS ;

 

Nicolò Mannino ,

pro rettore con delega per lo Sviluppo del Valore della Legalità nella Costruzione delle Politiche Attive di Formazione Educativa e Culturale della Società , presidente Parlamento della Legalità Internazionale ;

 

Sami Basha ,

pro rettore con delega per i Rapporti con le Istituzioni Accademiche Internazionali , docente universitario , autore di numerose opere editoriali apprezzate a livello internazionale , fondatore e presidente AUSI American  University of Sicily ;

 

Fabio Rotella ,

pro rettore per la Valorizzazione del Patrimonio Immobiliare e dello Sviluppo Estetico Edilizio , preside della Facoltà di Architettura degli Interni e Disegno Industriale , docente di Storia dell’ Architettura Moderna , architetto di fama mondiale fondatore dello Studio Rotella Design & Architecture Italian Creative Factory con sedi in Italia , Malta e Cina

 

Maurizio Branchicella ,

pro rettore con delega per gli Affari Giuridici , avvocato , docente , consulente legale internazionale , autore di numerose pubblicazioni , titolare di quattro studi professionali ubicati nel centro storico di Milano , Roma , Fidenza ( Parma ) e Grassano ( Matera ) ,  presidente Assimpresa Lombardia  

 

Antonino Madaffari ,

pro rettore con delega allo sviluppo delle attività istituzionali in Repubblica Ceca ;

 

Roberto Schiavone di Favignana ,

pro rettore con delega allo sviluppo delle attività istituzionali nell ‘ Europa Orientale ;

 

monsignor Giulio Cerchietti ,

pro rettore con delega allo sviluppo delle attività istituzionali nello Stato del Vaticano – Santa Sede , nonché Officiale della Congregazione per i Vescovi della Santa Sede , responsabile Ufficio Internazionale Ordinariati Militari ,  Presidente Associazione Amici del Benin , autore del volume intitolato “ Il volto degli amici . Militari testimoni di Cristo “ pubblicato da San Paolo Edizioni , per oltre venti anni segretario del cardinale Bernardin Gantin ;

 

Sandro Cacchiarelli ,

pro rettore con delega per i rapporti istituzionali membro ufficio di presidenza CINFAI Consorzio Interuniversitario per la Fisica delle Atmosfere e delle Idrosfere , Ente Nazionale di Ricerca con personalità giuridica pubblica , riconosciuto dal MIUR , che riunisce 22 Università italiane distribuite sull’intero territorio nazionale direttore generale EnviSens Technologies Srl, già spin off del Politecnico di Torino ;

 

Fabrizio Bertot ,

docente di Tecnica delle Relazioni Internazionale e pro rettore con delega allo sviluppo delle attività istituzionali nella Federazione Russa ;

 

Francesco Mazzola

docente di Pianificazione Urbanistica Territoriale e Sostenibilità Ambientale e pro rettore con delega allo sviluppo delle attività istituzionali in nella Repubblica dell’ Azerbaijan , ingegnere , docente al Politecnico di Milano ed al Politecnico di Baku in Azerbaijan ;

 

Filomena Bianco ,

consigliere e segretario generale del Senato Accademico ;

 

monsignor Paolo Cartolari ,

vice presidente Senato Accademico nonché consulente ecclesiatico UCID Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti ;

 

Ivano Traina ,

preside Facoltà di Scienze Finanziarie Bancarie ed Assicurative ;

 

Mario Puca ,

preside Facoltà di Scienze del Turismo – Impresa – Cultura e Territorio , avvocato , docente all’ Università Telematica Pegaso

 

Lorenzo Pace ,

consigliere Senato Accademico con delega Rapporti Giuridici Enti Pubblici e Normativa ;

 

Maurizio Danza ,

consigliere Senato Accademico con delega Rapporti Giuridici Enti Pubblici e Normativa nonché direttore Dipartimento Istruzione e Ricerca Scientifica e Dipartimento Pubblico Impiego , avvocato , docente all’ Università Mercatorum ;

 

Giuseppe Santoro ,

consigliere Senato Accademico con delega Rapporti Enti Scolastici , presidente Università Popolare Riviera di Ulisse , aderente CNUPI Confederazione Nazionale Università Popolari Italiane , consigliere CNUPI Confederazione Nazionale Università Popolari Italiane;

 

Giuseppe Matranga ,

vice presidente Senato Accademico nonché vice presidente Associazione Trinacria Onlus ;

 

Massimo Spadoni ,

vice presidente Senato Accademico nonché tenente colonnello responsabile dell’ Attività Certificativa dell’ Ispettorato Generale della Sanità Personale all’ Ufficio Generale della Sanità Militare ;

 

Francesco D’Ambrosio ,

direttore ufficio stampa , giornalista professionista ;

 

Ekaterina Lisovskaya

direzione comunicazione audiovisiva , fotografa professionista ;

 

Enrico Milesi

direzione comunicazione audiovisiva , cine operatore professionista .

 

 

 

Stefano Masullo , magnifico rettore ISFOA , Libera e Privata Unitelematica di Diritto Internazionale , formatore di successo di oltre 5.000 risorse umane nel settore dell’ alta formazione professionale specialistica in 20 anni di attività , attualmente riveste anche il ruolo di direttore del Master Executive Sales Account Manager , primo ed unico percorso accademico specialistico di tale portata in Italia , che basa le propria fondamenta su quanto contenuto nel proprio volume , un best sellers aziendale , realizzato nel 2004 , diventato una pietra miliare di estrema attualità ed utilità nonché punto di riferimento nello specifico settore di appartenenza e tuttora considerato una sorta di Bibbia dei Manager , 254 pagine , pubblicato da Franco Angeli , intitolato L’ Arte del Successo .

 

Frutto di esperienze ed osservazioni dirette vissute personalmente dall’autore e arricchito dagli scritti di Giulio Andreotti , Piero Bassetti , Vincenzo Scotti e G.C. Elia Valori , il volume illustra come vendere , negoziare , avviare , costruire e gestire un’attività, dirigere persone, crescere ed ottenere risultati concreti negli affari e nel privato .

L’insegnamento che se ne trae è teso ad offrire al lettore un leggero vantaggio psicologico sugli altri.

La linea guida presente in tutti i capitoli è semplice ma mai banali : senso della gente applicato agli affari , in quanto alla fine si riducono sempre a situazioni di persone .

Questo libro può e vuole trasmettere una sola cosa , ma fondamentale: capire la gente e usare questa conoscenza per ottenere ciò che si vuole .

Nel volume vengono presentati con un linguaggio semplice e pratico , con ricchezza di esempi tratti dalla vita di tutti i giorni, ma in modo razionale e scientifico , i metodi e le tecniche da impiegare per “leggere la gente” “influenzare la lettura che gli altri fanno di noi”, e come applicare queste due cose alle situazioni più probabili in affari e nella vita 

Stefano Masullo,nome molto nel settore finanziario italiano , inserito nel 1994 dalla rivista CLASS nella speciale classifica di copertina intitolata “ Manager Under 40 Tutti i Migliori al Potere.Top 100 “ è considerato il riconosciuto fondatore dell‘ attività di consulenza finanziaria indipendente in Italia ,antesignano del Crowdfunding e del Corporate Lending .

Classe 1964,laurea in Scienze Economiche e Master in ComunicazioneMarketing e Finanza ,Cavaliere dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme e dell’ Ordine Costiniano di San Giorgio ,Custode delle Insegne e Componente del Collegio Magistrale dell’ Ordine dei Santi Contardo e Giuliano l’Ospitaliere , attivo nel settore finanziario dal 1984 , già Rappresentante alle Grida alla Borsa Valori di Milano,autorizzato CONSOB,e Broker registrato al NASD a New York,è specializzato nella consulenza e gestione di patrimoni mobiliari ed immobiliari, nella finanza di impresa ,nella pianificazione fiscale ,nella comunicazione finanziaria e nella formazione .

Ha iniziato a lavorare nella società Consulenti Finanziari SpA, creata da Pompeo Locatelli,in seguito,ha collaborato,per oltre un lustro,nello Studio di Agenti di Cambio Leonzio Combi,costituito a Milano nel 1907 ,uno dei più importanti in Italia.

 Dal 1995 fino alla vendita,avvenuta nel 2006 , fondatore,presidente e azionista di riferimento,del gruppo di consulenza ed intermediario finanziario ex articolo 106 T.U.B., autorizzato Ufficio Italiano Cambi, Opus Consulting SpA., capitale sociale 625.000 euro.

Socio fondatore,nel 1996,e tuttora segretario generale ASSOCONSULENZA Associazione Italiana Consulenti di Investimento la prima ed unica associazione di categoria riconosciuta a livello istituzionale in Italia ; è inoltre socio fondatore , nel 2008 , e segretario generale ASSOCREDITO Associazione Italiana Consulenti di Credito Bancario e Finanziario di cui è presidente Luigi Pagliuca , già presidente del Collegio di Milano e Lodi dei Ragionieri Commercialisti .

Rettore ISFOA Libera e Privata Università di Diritto Internazionale , accademico e membro Accademia Tiberina, Accademia Teatina , AEREC-Accademia per le Relazioni Economiche e Culturali , Accademia di Marina del Sacro Militare Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano , autore di oltre 300 pubblicazioni e di 23 best sellers aziendali , di cui uno ,nel 1999 ,adottato come libro di testo obbligatorio per l’esame di Finanziamenti di Aziende dall’Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano; opinionista presso i più importanti media di settore , quali CNBC Class Financial Network e Bloomberg Television , è stato chiamato come relatore , in Italia ed all’estero , da prestigiose istituzioni quali Marcus Evans , Istituto di Studi Bancari, ISTUD, IUAV Università di Venezia, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; nel 2002 ha realizzato il primo libro dedicato al Consulente di Investimento .

Autore nell’ Ottobre del 2001 ,a solo un mese di distanza dall’ attentato alle Torri Gemelle di New York , del primo testo pubblicato in Italia dedicato al Bahrein , è stato direttore editoriale delle prima rivista svizzera di finanza islamica , Shirkah Finance , risultando essere uno dei principali esperti italiani del settore .

Socio fondatore e direttore responsabile della testata internet di finanza www.trend-online.com , con  oltre 80.000 I Like su Facebook e 2,5 milioni di visitatori annui , risulta essere la più importante ed influente testata giornalistica on line di finanza operativa , ranking Alexa in Italia pari a 1.669 ed a livello mondiale pari a 16.069 , fondata nel 2000 .

Socio fondatore e direttore responsabile di Golf People Club Magazine , rivista leader assoluta ed incontrastata nel proprio segmento di riferimento , Golf – Business & Lifestyle , con oltre 250.000 copie diffuse tra la versione cartacea e quella digitale,destinata agli appartenenti alla specifica classe sociale degli high net worth individuals , cioè individui , persone fisiche che possiedono un patrimonio netto globale personale , immobile di residenza escluso , superiore al milione di dollari;in passato vice direttore del magazine dedicato al lusso World & Pleasure Magazine e direttore editoriale Family Office:Patrimoni di Famiglia,la prima rivista italiana multimediale, internet e cartacea, specializzata nella tutela e conservazione dei patrimoni di famiglia .

 

Attualmente riveste il ruolo di senior partner Premier Consulting Group,holding internazionale di consulenza societaria,fiscale,finanziaria,con proprie sedi e strutture ubicate in Svizzera,Irlanda,Malta ed Emirati Arabi Uniti,i cui fondatori e membri vantano una esperienza ultra trentennale maturata ai piu alti livelli direttivi in prestigiose e rinomate strutture quali studi professionali , gruppi industriali e finanziari , istituti di credito , società di gestione del risparmio , ed è attiva nelle seguenti aree di attività :

Marketing e Comunicazione Finanziaria

Pianificazione Patrimoniale e Fiscale

Finanza e Organizzazione di Impresa

Strategie Finanziarie e di Investimento

Ha svolto incarichi direttivi o consulenziali in gruppi bancari,assicurativi,finanziari,industriali quali: Norwich Union,CIM Banque,Broggi Izar,Henderson Investor,Fleming,Corner Bank,Lemanik,Nationale Nederland,Banca Popolare Commercio Industria, 81 SIM Family Office SpA,Banca Euromobiliare,Prudential Vita,Banca Popolare di Milano,Cassa di Risparmio di Cento,Cassa di Risparmio di Perugia,Socièté Bancarie Priveè,Liberty Financial,FMG Fund Marketing Group,Credito Italiano,IW Bank,ING Group,Colomba Invest SIM,MPS Banca Personale .

ISFOA Libera e Privata Unitelematica di Diritto Elvetico , attiva dal 1990 , con i suoi oltre 6.000 allievi formati nei vari percorsi , presenta alcuni primati ineguagliabili che l’ hanno fatta riconoscere e considerare come una delle più prestigiose , selettive , ambite e rinomate università a distanza a livello internazionale .


ISFOA Libera e Privata Unitelematica di Diritto Elvetico vanta i seguenti record : 


il 100% dei propri iscritti conclude nei tempi previsti il percorso accademico previsto ;


il 100% dei propri laureati risulta essere un imprenditore , un professionista o un dirigente di conclamato successo ; 
il 100% dei propri laureati appartiene alla classe sociale degli high net worth individuals ;

 

il 100% dei propri studenti si laurea con il massimo dei voti ;  


lo 0% è il tasso di abbandono dei propri iscritti .

ISFOA Libera e Privata Unitelematica di Diritto Elvetico , gode a livello internazionale , di un acclarato prestigio e di una riconosciuta reputazione in funzione del proprio corpo docente composto da banchieri , industriali , editori , giornalisti , diplomatici , accademici , prelati , militari , giuristi , economisti di chiara fama , provenienti dalle maggiori e più note istituzioni italiane ed estere , sia per le proprie importanti attività di lobbyng e di sviluppo di affari che per l’impegno profuso a livello sociale , avendo concesso numerose borse di studio a parziale e/o totale copertura delle rette previste a favore di discenti non particolarmente abbienti ma meritevoli e organizzando e/o finanziando innumerevoli opere filantropiche e caritatevoli .

 

I.S.F.O.A. Hochschule für Sozialwissenschaften und Management  Unitelematica Libera e Privata di Diritto Elvetico , ha insignito nel corso degli anni del Titolo Accademico di Dottore Honoris Causa innumerevoli personalità di spicco universalmente rinomate ed in particolare , ben quattro Ministri ,  in forza , nel periodo 2001 – 2006 , al Governo presieduto dall’ Onorevole Silvio Berlusconi , svolgendo le relative cerimonie ufficiali di consegna presso esclusive sedi istituzionali quali Camera dei Deputati , Senato della Repubblica , Ambasciate di Italia .

 

Maria Elisabetta Alberti Casellati , nell’ Ottobre del 2002 , durante una esclusiva e riservata cerimonia ufficiale , svoltasi nella Sala Rossa del Senato della Repubblica a Palazzo Madama , è stata insignita personalmente da Stefano Masullo , magnifico rettore ISFOA Libera e Privata Unitelemtica di Diritto Elvetico , del Diploma di Laurea Honoris Causa in in Scienze Aziendali con specializzazione in Analisi Transazionale e Tecniche di Negoziazione .

 

Stefano Masullo , magnifico rettore ISFOA Libera e Privata Unitelematica di Diritto Elevetico , in funzione di questo particolare ed unico evento ,  al fine di poter suggellarein maniera indelebile ed a imperitura memoria tale momento , ha voluto omaggiare l’ insignito di una copia autografata del proprio best sellers aziendale “ Finanza Personale e d’ Impresa : Operatività e Tecnica – Aspetti Normativi , Operativi e Tecnici dei Mercati Mobiliari e degli Investimenti Finanziari “ , 766 pagine di contenuti , Edizioni FAG Milano , con prefazione di Ernesto Paolillo , direttore generale Banca Popolare di Milano e presidente d’ onore Assoconsulenza Associazione Italiana Consulenti di Investimento ,  presentazione di Piero Bassetti , presidente Mit.Fin SpA e presidente Assoconsulenza Associazione Italiana Consulenti di Investimento , postfazione di Luigi Coccioli , presidente Unionsim – Unione Nazionale Società di Intermediazione Mobiliare , presidente d’ onore OPUS Consulting SpA e vicepresidente Assoconsulenza Associazione Italiana Consulenti di Investimento  .

Stefano Masullo , magnifico rettore ISFOA Istituto Superiore di Finanza e di Organizzazione Aziendale Libera e Privata Università di Diritto Internazionale , ritratto mentre consegna , al termine di una esclusiva , solenne e riservata cerimonia ufficiale di conferimento dei diplomi di Laurea Honoris Causa , svoltasi nella Sala Rossa del Senato della Repubblica Italiana a Palazzo Madama nell’ Ottobre del 2002 , a Maria Elisabetta Alberti Casellati, avvocato, managing partnerstudio legale Alberti Casellati & Associati , docente Università degli Studi di Padova , vicepresidente vicario gruppo parlamentare Forza Italia , il diploma di Laurea Honoris Causa in Scienze Aziendali con specializzazione in Analisi Transazionale e Tecniche di Negoziazione .

Maria Elisabetta Alberti Casellati , avvocato, managing partner studio legale Alberti Casellati & Associati , docente Università di Padova , vicepresidente vicario gruppo parlamentare Forza Italia , ritratta con orgoglio e visibile soddisfazione mentre mostra il diploma di Laurea Honoris Causa in Scienze Aziendali con specializzazione in Analisi Transazionale e Tecniche di Negoziazione , consegnato personalmente da Stefano Masullo , magnifico rettore ISFOA Istituto Superiore di Finanza e di Organizzazione Aziendale Libera e Privata Università di Diritto Internazionale , al termine di una esclusiva , solenne e riservata cerimonia ufficiale di conferimento dei diplomi di Laurea Honoris Causa , svoltasi nella Sala Rossa del Senato della Repubblica Italiana a Palazzo Madama nell’ Ottobre del 2002 .

Stefano Masullo , magifico rettore ISFOA Istituto Superiore di Finanza e di Organizzazione Aziendale Libera e Privata Università di Diritto Internazionale , ritratto durante la Lectio Magistralis di una esclusiva , solenne e riservata cerimonia ufficiale di conferimento dei diplomi di Laurea Honoris Causa , svoltasi presso la Sala Rossa del Senato della Repubblica Italiana a Palazzo Madama , insieme a Giovanni De Negri , responsabile ufficio stampa gruppo consiliare Forza Italia al Comune di Roma , al centro , ed a Maria Elisabetta Alberti Casellati , avvocato, managing partner studio legale Alberti Casellati & Associati , senatore della Repubblica Italiana, docente Università degli Studi di Padova , vicepresidente vicario gruppo parlamentare Forza Italia .

 

Maria Elisabetta Alberti Casellati , avvocato, managing partnerstudio legale Alberti Casellati & Associati , senatore della Repubblica Italiana , docente Università degli Studi di Padova , vicepresidente vicario gruppo parlamentare Forza Italia , ritratta mentre illustra la propria relazione durante una esclusiva , solenne e riservata cerimonia ufficiale di conferimento dei diplomi di Laurea Honoris Causa , svoltasi presso la Sala Rossa del Senato della Repubblica Italiana a Palazzo Madama  .

Una veduta d’insieme del ristretto e selezionato pubblico presente alla esclusiva , solenne e riservata cerimonia ufficiale di conferimento dei diplomi di Laurea Honoris Causa , svoltasi presso la Sala Rossa del Senato della Repubblica Italiana a Palazzo Madama  ,  dove in prima fila si notano , rispettivamente quarto e quinto da sinistra , Vito Chirenti , direttore generale ISFOA Libera e Privata Unitelematica di Diritto Elvetico , e Alberto Del Nunzio , preside della facoltà di Scienze Aziendali ISFOA Libera e Privata Unitelematica di Diritto Elvetico .

Una veduta d’insieme del ristretto e selezionato pubblico presente alla esclusiva , solenne e riservata cerimonia ufficiale di conferimento dei diplomi di Laurea Honoris Causa , svoltasi presso la Sala Rossa del Senato della Repubblica Italiana a Palazzo Madama  ,  dove in prima fila si notano , rispettivamente quarto e quinto da sinistra , Vito Chirenti , direttore generale ISFOA Libera e Privata Unitelematica di Diritto Elvetico , e Alberto Del Nunzio , preside della facoltà di Scienze Aziendali ISFOA Libera e Privata Unitelematica di Diritto Elvetico .

Maria Elisabetta Alberti Casellati , classe 1946 , discendente di una famiglia nobile di rango marchionale , si è laureata in Giurisprudenza all’ Università degli Studi di Ferrara e in Diritto Canonico nella Pontificia Università Lateranense , ed è stata poi ricercatrice universitaria per il settore scientifico-disciplinare IUS/11 “Diritto Canonico ed Ecclesiastico” presso l’ Università degli Studi di Padova . È iscritta all’Ordine degli avvocati di Padova.

 

Ha aderito a Forza Italia fin dalla sua fondazione , nel 1994 ; negli anni è stata componente del Collegio nazionale dei probiviri , dirigente nazionale del Dipartimento sanità di Forza Italia e vice dirigente nazionale dei dipartimenti di Forza Italia .

Eletta per la prima volta senatore nel 1994 , nella XII legislatura è stata segretaria del gruppo parlamentare di Forza Italia al Senato e presidente della Commissione Sanità .

Dopo la mancata elezione del 1996 è stata rieletta al Senato nel 2001 ; durante la XIV legislatura è stata vice-capogruppo di Forza Italia e dal 2002 al 2005 è vice capogruppo vicario . È stata sottosegretario al Ministero della Salute del governo Berlusconi II dal 30 dicembre 2004 al 25 aprile 2005 e del governo Berlusconi III dal 26 aprile 2005 al 16 maggio 2006 .

Rieletta in Senato nella XV legislatura , ha ricoperto l’incarico di vice presidente del gruppo al Senato .

In occasione delle elezioni politiche del 2008 viene riconfermata come senatore  Ha inoltre ricoperto l’incarico di sottosegretario al Ministero della Giustizia dal 12 maggio 2008 al 16 novembre 2011 nel governo Berlusconi IV.

Nel corso della successiva legislatura è eletta nel consiglio di presidenza del Senato come segretario d’aula . Il 16 novembre 2013 , con la sospensione delle attività del Popolo della Libertà , ha aderito a Forza Italia . Dal 14 gennaio 2014 è stata capogruppo di Forza Italia nella Giunta delle Elezioni e del Regolamento e della I Commissione Affari Costituzionali del Senato .

Il 15 settembre 2014 è stata eletta dal Parlamento in seduta comune membro del Consiglio Superiore della Magistratura al settimo scrutinio con 489 voti , in quota Forza Italia

 

La comune appartenenza ad ISFOA Libera e Privata Unitelematica di Diritto Elvetico e la assidua frequentazione delle manifestazioni organizzate , conviviali ed ufficiali , facilita l’ interscambio , la creazione e lo sviluppo di privilegiate ed uniche opportunità di relazioni personali e professionali , unitamente ad importanti occasioni di beneficenza .

 

Fregiarsi del titolo accademico ISFOA Libera e Privata Unitelematica di Diritto Elvetico è un privilegio , raro , ambito , agognato e non comune , destinato ad un selezionatissimo e ristretto novero di importanti e riconosciuti protagonisti nel proprio specifico settore di appartenenza .

 

I laureati ISFOA Libera e Privata Unitelematica di Diritto Elvetico sono giovani e brillanti , nel pieno della propria attività , forma fisica ed intellettuale , inseriti ai più alti livelli dell’ imprenditoria , delle professioni , delle istituzioni , della ricerca accademica , della finanza e del credito , dei media che in uno spirito di leale , morale , etica e trasparente fratellanza collaborano attivamente tra loro per il progresso e lo sviluppo personale , della società e dei più sfortunati , animati sempre e comunque da una logica di mutuo soccorso .

ISFOA Libera e Privata Unitelematica di Diritto Elvetico , attraverso l’opera indefessa e volontaria del pro rettore Vincenzo Mallamaci , ha perfezionato , proprio grazie alle generose donazioni ricevute durante le varie cerimonie di consegna dei titoli accademici , in stretta collaborazione con l’ Associazione E Ti Porto in Africa ONLUS , l’ acquisto di numerosi ettari di terra in Costa d’ Avorio , destinati alla coltivazione di piantagioni di Cacao , da donare ad un folto gruppo di famiglie povere che potranno con il loro lavoro ed il relativo insegnamento di Tecniche Agricole , Aziendali , Finanziarie e Commerciali , sopravvivere e prosperare per almeno 30 anni .

ISFOA Libera e Privata Università di Diritto Internazionale , agirà nella realizzazione di tale importante opera umanitaria , sempre sotto la diretta supervisione di Monsignor Giulio Cerchietti , Officiale della Congregazione per i Vescovi della Santa Sede , responsabile Ufficio Internazionale Ordinariati Militari e Presidente Associazione Amici del Benin e di Padre Constant Atta Kouadio , cittadino della Costa d’ Avorio , Assistente Spirituale e Presidente Vicario per l’Africa dell’ Associazione E Ti Porto in Africa ONLUS .

 

ISFOA Libera e Privata Università di Diritto Internazionale , da sempre , progetta e sviluppa operazioni di livello internazionale a beneficio del progresso sociale , culturale ed economico , procedendo sempre nello spirito cristiano , in maniera concreta e reale , in silenzio ed umiltà , in evidente contrapposizione alle chiacchiere generali , poichè questo è uno degli insegnamenti fondamentali ereditati dal Maestro Gesù Cristo per risolvere , ad esempio , il problema dei profughi alla radice .

 

Se dai del pesce ad un uomo, 
Egli si ciberà una volta. 
Ma se tu gli insegni a pescare, 
Egli si nutrirà per tutta la vita. 
Se fai progetti per un anno, 
Semina del grano. 
Se i tuoi progetti si estendono a dieci anni, 
Pianta un albero. 
Se essi abbracciano cento anni, 
Istruisci il popolo. 
Seminando grano una volta, 
Ti assicuri un raccolto. 
Se pianti un albero, 
Tu farai dieci raccolti. 
Istruendo il popolo, 
Tu raccoglierai cento volte.

N’Dali, 10 AGOSTO 2016

+Martin ADJOU
Vescovo di N’Dali
All 
Onorabile Dott. Vincenzo MALLAMACI
Presidente dell’Associazione Int. Onlus 
E ti porto in Africa 
Caro Dottore,
La saluto con grande gioia e gratitudine per l’ambulanza e il materiale sanitario che ci ha mandato. Mons. Giulio CERCHIETTI ci ha parlaro di Lei e di quanto Lei si e’ impegnato per noi. L’ambulanza e’ molto bella e ci servirà molto per trasportare i pazienti che stanno nei villaggi e luoghi incastrati. 
. 
Vengo, al nome del personale dell’ Ospedale Saint Padre Pio de N’Dali dirle la nostra cara gratitudine. Davvero, siamo molto contenti. E’ un appoggio fraterno e di grande solidarieta’ e di benevolenza che noi tutti abbiamo apprezziato.
Dio la benedica.
Suo, in Christo e Maria,
Martin ADJOU, vescovo di N’Dali in Benin

Sua Santità Papa Francesco , per tale importante impegno , ha voluto impartire , facendo consegnare direttamente nelle mani di Stefano Masullo , magnifico rettore ISFOA Libera e Privata Unitelematica di Diritto Elvetico , la propria Benedizione Apostolica , invocando speciale effusione di grazie celesti e la materna protezione della Beata Vergine Maria per una costante crescita nella Fede e nell’ Amore .

Al termine della sessione accademica si è tenuto il convegno dal titolo Imprenditorialità Italiana all’ Estero conclusosi con la consegna del Premio Internazionale ISFOA alla Carriera .

Il Premio Internazionale ISFOA alla Carriera , considerato uno dei più ambiti , selettivi , prestigiosi ed esclusivi riconoscimenti , volto a valorizzare le rinomate eccellenze italiane ed estere , attive nel settore culturale , industriale , accademico , istituzionale e professionale , che si inquadra in un più ampio manifesto programmatico , realizzato con successo fin dall’autunno del 1996 , è stato inaugurato nel Maggio del 2004 con una cerimonia ufficiale , trasmessa in prima serata dalla televisione nazionale ungherese, ed avvenuta all’interno dell’ Istituto Italiano di Cultura di Budapest , alla presenza di oltre 250 ospiti , del Ministro per gli Italiani nel Mondo , dell‘ Ambasciatore d’Italia in Ungheria , con il saluto ufficiale del Segretario Generale della Presidenza della Repubblica Italiana vantando i seguenti patrocini ufficiali :

Provincia di Milano ;

Provincia di Lecce ;

Ministero Infrastrutture e Trasporti ;

Ministero Affari Esteri ;

ICE Istituto Commercio Estero ;

Ministero per gli Italiani all’Estero ;

ANC Associazione Nazionale Carabinieri ;

AIDDA Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti di Azienda ;

Comune di Milano ;

Regione Lombardia ;

Comune di Lecce ;

Camera di Commercio , Industria , Artigianato e Agricoltura di Bari .

Il Premio Internazionale ISFOA alla Carriera ha come scopo il perseguimento dei seguenti obiettivi :

internalizzazione delle aziende italiane nel mondo ;

 

 sviluppo della cooperazione multinazionale ;

 

valorizzazione delle Piccole e Medie Imprese ;

 

affermazione dell’immagine del marchio e dello stile italiani nel mondo ;

 

salvaguardia e riqualifica del Made in Italy attraverso supporti e contenuti culturali che contrastino il dumping cinese ;

 

il consolidamento delle responsabilità sociali , etiche e morali nelle attività produttive e professionali .


Il Premio Internazionale ISFOA alla Carriera , è uno dei più ambiti , selettivi , prestigiosi ed esclusivi riconoscimenti , italiani , volto a valorizzare le affermate ed apprezzate eccellenze italiane attive nel settore culturale , industriale , accademico , istituzionale e professionale , viene conferito annualmente a soli 25  candidati individuati dopo una rigorosa e feroce selezione attuata dalla preposta Commisione Esaminatrice in virtù della brillante carriera professionale , aziendale , istituzionale , accademica e del determinante apporto dato alla crescita del sistema economico e delle organizzazioni per le quali si è operato unitamente al profuso ed indefesso impegno nel sociale .

 

Mirko Tremaglia , membro della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana nonché ministro per gli Italiani nel Mondo , destinatario di una Laurea Honoris Causa conferita dal Senato Accademico ISFOA Libera e Privata Unitelematica di Diritto Elvetico , ritratto mentre porge il proprio saluto e ringraziamento istituzionale agli oltre 250 ospiti selezionati ed importanti ospiti presenti durante la cerimonia e seguente serata di gala della prima edizione de Il Premio Internazionale ISFOA alla Carriera svoltasi in Ungheria all’ interno della sede dell’ Istituto Italiano di Cultura a Budapest .

Paolo Guido Spinelli , ambasciatore della Repubblica Italiana in Ungheria , ritratto mentre porge il proprio saluto e ringraziamento istituzionale , unitamente a quello in nome e per conto di Carlo Azeglio Ciampi , presidente della Repubblica Italiana , agli oltre 250 ospiti selezionati ed importanti ospiti presenti durante la cerimonia e seguente serata di gala della prima edizione de Il Premio Internazionale ISFOA alla Carriera svoltasi in Ungheria all’ interno della sede dell’ Istituto Italiano di Cultura a Budapest .

Una panoramica degli oltre 250 ospiti selezionati ed importanti ospiti presenti durante la cerimonia e seguente serata di gala della prima edizione de Il Premio Internazionale ISFOA alla Carriera svoltasi in Ungheria all’ interno della sede dell’ Istituto Italiano di Cultura a Budapest .  

 

Stefano Masullo ,  al centro , segretario generale Assoconsulenza Associazione Italiana Consulenti di Investimento , autore di ben 30 best sellers aziendali , cavaliere dell’ Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme , cavaliere dell’ Ordine Costantiniano di San Giorgio , commendatore e Custode delle Insegne dell’ Ordine dei Santi Contardo e Giuliano l’ Ospitaliere , direttore ufficio stampa Accademia Tiberina già Pontificia e magnifico  rettore ISFOA Libera e Privata Unitelematica di Diritto Elvetico ,  il riconosciuto fondatore dell‘ attività di consulenza finanziaria indipendente in Italia , ritratto durante la conferenza stampa di presentazione ai media internazionali ed alle istituzioni ungheresi della prima edizione de Il Premio Internazionale ISFOA alla Carriera svoltasi in Ungheria all’ interno della sede dell’ Istituto Italiano di Cultura a Budapest .   

Riproduzione dell’ invito alla serata di gala della prima edizione de Il Premio Internazionale ISFOA alla Carriera svoltasi in Ungheria all’ interno della sede dell’ Istituto Italiano di Cultura a Budapest

Obiettivo precipuo e dichiarato di tale esclusivo ricevimento è quello di poter sviluppare , in un ambiente

prestigioso , riservato ed assolutamente privato , ubicato in una delle zone più importanti di Milano , caratterizzato

da cultura , stile , eleganza , divertimento , gustando un raffinato e particolare percorso enogastronomico

, interessanti , utili , vantaggiose , uniche e proficue relazioni personali e professionali finalizzate alla creazione di sinergie ed opportunità aziendali , e quindi ,in ultima analisi , di poter ottenere i seguenti vantaggi :

 

1 ) acquisire nuova clientela sia in Italia che all’ estero ;

 

2 ) aumentare il mercato di sbocco sia in Italia che all’estero per i propri prodotti ;

 

3 ) avviare nuovi canali commerciali sia in Italia che all’estero ;

 

4 ) facilitare il reclutamento di qualificate e fondamentali risorse umane sia in Italia che all’ estero;

 

5 ) accrescere il fatturato aziendale e le vendite della propria impresa sia in Italia che all’ estero .

 

Sponsor della prima edizione della manifestazione sono stati Inter Euròpa Bank , gruppo Banca Intesa , IVECO , Bacardi & Martini , Tigaz , Peruzzo International , Consorzio Puglia DOC , Fashion Models .

 

Eva Orvath , Miss Ungheria , ha presentato i vari ospiti , mentre Béla Götz , scenografo ungherese , ha inaugurato una gigantografia , circa 100 metri quadrati , che rappresenta un paesaggio italiano del 1800 del pittore Kàroly Markò , un’opera di forte impatto visivo ; tra i premiati si menzionano , tra gli altri , Miklos Moyzer , direttore generale del Museo delle Belle Arti di Budapest , Marta Sebestyén cantante ungherese di fama mondiale .


L’evento , che si inquadra in un più ampio manifesto programmatico , realizzato con successo fin dall’autunno del 1996 , è stato presentato a Budapest nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta presso l’Istituto Italiano di Cultura , alla quale hanno partecipato Stefano Masullo , magnifico rettore ISFOA Libera e Privata Università di Diritto Internazionale , Vito Chirenti , direttore generale ISFOA Libera e Privata Università di Diritto Internazionale , Arnaldo Dante Marianacci , direttore Istituto Italiano di Cultura di Budapest , Antonio Laganà , direttore ICE Istituto Commercio Estero , Luigi Mastropasqua , direttore generale Inter-Európa Bank Rt ( gruppo Banca Intesa ) , Béla Götz , scenografo ungherese di fama mondiale .

 

Il Premio Internazionale ISFOA alla Carriera , nel corso della serata di gala inaugurale della prima edizione , conclusasi con un eclatante successo , ha potuto vantare il saluto istituzionale , in nome e per conto di Carlo Azeglio Ciampi , presidente della Repubblica Italiana , portato personalmente da Paolo Guido Spinelli , ambasciatore della Repubblica Italiana in Ungheria , e tra gli illustri premiati , presente alla serata in qualità di ospite d’onore ed istituzionale , il ministro per gli Italiani nel Mondo , onorevole Mirko Tremaglia , destinatario anche di una Laurea Honoris Causa conferita dal Senato Accademico ISFOA Libera e Privata Unitelematica di Diritto Elvetico .

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