ISFOA POLTRONE : GIOVANNI AZZONE –  ACRI

Il rettore ISFOA Libera e Privata Unitelematica di Diritto Internazionale , unitamente a tutti i componenti del Senato Accademico , intendono esprimere le proprie congratulazioni al neo nominato Presidente di ACRI – Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio , dottor Giovanni Azzone .

L’Assemblea di Acri – Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa ha ufficialmente eletto Giovanni Azzone come nuovo Presidente: il Presidente di Fondazione Cariplo va a sostituire Francesco Profumo che completa così il suo secondo mandato triennale, iniziato nel 2022 (dopo gli anni da Vicepresidente, dal 2016 al 2019).

Il neo Presidente ha così commentato: “Ringrazio tutti i rappresentanti delle Fondazioni di origine bancaria e delle Casse di Risparmio per avermi scelto come presidente di questa nostra prestigiosa Associazione. Un pensiero di riconoscenza e di stima lo rivolgo a chi mi ha preceduto, Giuseppe Guzzetti e Francesco Profumo, che hanno guidato Acri negli ultimi vent’anni; da loro ricevo un’eredità preziosa e impegnativa, che mi sprona a proseguire all’insegna dei valori di coesione e pluralismo che da sempre ispirano la nostra comunità. Intendo interpretare questo mio mandato all’insegna della massima collegialità. Per questo, facendo tesoro di una positiva fase ascolto che ho avuto in questi mesi con le Associazioni territoriali di Fondazioni, coinvolgerò attivamente sin da subito le Consulte territoriali e gli Organi Acri per implementare insieme le iniziative che abbiamo ritenuto prioritarie. Le Fondazioni di origine bancaria hanno una grande responsabilità nei confronti delle comunità dei loro territori e dell’intero Paese, e, per continuare ad adempiere alla loro missione, è necessario che lo facciano in maniera sempre più coordinata e condivisa”.

Coesione, indipendenza ed autonomia.

Per Giovanni Azzone, nuovo presidente dell’ACRI, questi sono i valori fondamentali delle 84 Fondazioni bancarie che aderiscono all’associazione.

Giovanni Azzone è stato eletto per acclamazione da tutti gli associati (ci sono anche 11 Casse di Risparmio) per completare il mandato di Francesco Profumo che ha lasciato in anticipo la Compagnia di Sanpaolo e che sarebbe scaduto, assieme al Consiglio, nel 2025.

Sotto il profilo programmatico, Azzone, che guida anche Cariplo, dopo l’assemblea straordinaria dell’associazione ha chiarito subito come intende agire in questo primo anno di mandato ‘breve’: rendere le Fondazioni di origine bancaria più funzionali ai bisogni del territorio, rafforzando la loro coesione, con parità di diritti e di valore all’interno del sistema: dalla Cariplo, con il suo bacino di riferimento di 11 milioni di cittadini, alle piccole che agiscono in comunità di 20mila abitanti.

E in questo ambito che intende aprire un canale di dialogo con il Mef, l’autorità che vigila provvisoriamente sulle Fondazioni bancarie, per affrontare il tema della fiscalità agevolata «per aumentare le risorse alla filantropia, non a vantaggio di azionisti», spiega.

Le fondazioni hanno la capacità di intervenire sui territori in modo mirato e veloce, ricorda Giovanni Azzone, citando le richieste che a volte arrivano dai prefetti per situazioni critiche.

Con il Mef e il ministro Giorgetti auspica di instaurare un canale di confronto per arrivare ad un’eventuale «manutenzione» del Protocollo siglato nel 2015 dall’associazione e dal ministero che ha stabilito una serie di paletti per la governance, la concentrazione del patrimonio e le dismissioni delle partecipazioni bancarie, poi recepite nei singoli statuti dagli enti bancari.

L’attuale meccanismo che limita a due mandati complessivi la presenza negli organi limita la permanenza in carica di un presidente (in certi casi a solo due anni) con conseguente pregiudizio, spiega Giovanni Azzone «della stabilità di governo» di un ente.

Altra possibile modifica degli impegni presi nel 2015 (firmatari Guzzetti e il ministro dell’Economia Padoan) secondo Azzone dovrebbe riguardare le partecipazioni in banche conferitarie non quotate; venderle significherebbe «una perdita di patrimonio alla collettività». Nel ringraziare per la nomina, Azzone ha ricordato Profumo e Guzzetti, che hanno guidato l’Acri negli ultimi vent’anni, ed ha fatto riferimento alle otto consulte territoriali dell’Acri.

«Le Fondazioni hanno una grande responsabilità e, per continuare ad adempiere alla loro missione, è necessario che lo facciano in maniera sempre più coordinata e condivisa».

Infine una nota sugli utili delle banche («l’obiettivo è quello della stabilità nel tempo per fare fronte ad “anni di magra”») e sulla presidenza di Cdp, i cui tempi «si allungano forse a dopo le elezioni europee, se fosse così ci sarebbe più tempo per allargare questo dibattito».

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