ISFOA OSSERVATORIO : UNIMPRESA HA ELABORATO UN RAPPORTO DAL QUALE EMERGE CHE AMMONTANO A QUASI 38 MILIARDI DI EURO I PRESTITI BANCARI NON RIMBORSATI DALLE AZIENDE ITALIANE CONFERMANDO COSI IN MANIERA AUTOREVOLE LA SITUAZIONE DI GRANDE CRISI DEL MERCATO IMMOBILIARE IN ITALIA CHE COMPORTERA’ UNA NOTEVOLE RIDUZIONE DEI PREZZI E DELLE COMPRAVENDITE ED UN AUMENTO ESPONENZIALE DEI MUTUI E DELLE SPESE DI MANTENIMENTO CAUSATA ALLA MAZZATA DELLA UNIONE EUROPEA PER EFFICIENTARE LE EMISSIONI
COME PREVISTO PUNTUALMENTE DAL 2021 E’ ARRIVATA LA TEMPESTA PERFETTA COSTITUITA DA FALLIMENTI LICENZIAMENTI INFLAZIONE STRETTA DI LIQUIDITA’ AUMENTO DEL COSTO DEL DENARO GLI EFFETTI DEVASTANTI DELLA GUERRA E DELLE SANZONI
RIFLETTERE PENSARE MEDITARE AVERE BUON SENSO ED ESSERE RAZIONALI SONO QUALITA’ BASILARI ED INNATE CHE PERO’ VANNO SVILUPPATE E COLTIVATE CON UNA ADEGUATA FORMAZIONE ACCADEMICA
RASSEGNA STAMPA CONSIDERAZIONI RIFLESSIONI COMMENTI OSSERVAZIONI SPUNTI SCENARI E PREVISIONI
Ammontano a quasi 38 miliardi di euro i prestiti bancari non rimborsati dalle aziende italiane: il record è delle imprese della Lombardia, dove gli arretrati dei finanziamenti valgono, con oltre 9 miliardi, il 24,5% del totale nazionale.
A seguire, nella speciale classifica delle “regioni più indebitate”, c’è il Lazio, con 5,5 miliardi (15%); poi, sul terzo posto del podio, l’Emilia Romagna con 3,4 miliardi (9,1%).
La Liguria, con 680 milioni (1,8%), l’Umbria con 569 milioni (1,5%) e la Calabria con 500 milioni (1,3%) sono, invece, il terzetto di coda nel ranking territoriale sui crediti ammalorati delle banche relativi ai prestiti concessi ad aziende e imprese familiari.
quanto emerge da un report del Centro studi di Unimpresa sui non performing loan (npl), secondo il quale a marzo scorso il totale delle rate non onorate di prestiti bancari alle imprese era pari a 37,5 miliardi: di questi 14,4 miliardi corrispondono a sofferenze (la categoria peggiore, che equivale a perdite per gli istituti), 21,8 miliardi a inadempienze probabili (la fascia intermedia sul piano dei rischi) e 1,2 miliardi sono, invece, rate scadute (la tipologia che ha più probabilità di tornare alla regolarità).
“I crediti deteriorati delle imprese vanno tenuti sotto controllo per due ragioni: la prima è che la liquidità concessa a tassi variabili è soggetta ad aumenti delle rate e questo vuol dire, nel tempo, maggiori difficoltà nell’onorare le scadenze relativi ai rimborsi; il secondo motivo riguarda i tassi in crescita sui nuovi prestiti cioè condizioni di accesso al credito sempre più sfavorevoli per le imprese.
Si tratta di un mix pericolosissimo per l’economia italiana, un allarme liquidità che mi pare fortemente sottovalutato”, sottolinea il vicepresidente di Unimpresa, Giuseppe Spadafora, aggiungendo che “l’azione del governo sulle banche, con la tassa sugli extraprofitti, oltre a portare gettito aggiuntivo nelle casse dello Stato, deve servire anche come moral suasion nei confronti dei vertici del sistema bancario affinché cambino atteggiamento e siano più attenti alle esigenze delle imprese”.
Il quadro territoriale dei non performing loan rispecchia, in linea di massima, la mappa del prodotto interno lordo del Paese.
La Lombardia, per ovvie ragioni legate alla dimensione del “fatturato” e della distribuzione territoriale del pil italiano, è in cima alla classifica delle imprese con più arretrati in banca per 9,1 miliardi di euro pari al 24,5% del totale: 2,9 miliardi sono sofferenze, 5,9 miliardi inadempienze probabili e 220 milioni rate scadute.
Seconda posizione, nella classifica sui crediti ammalorati delle banche relativi ai prestiti concessi ad aziende e imprese familiari, per il Lazio con 5,5 miliardi (14,7%): 2,2 miliardi sono sofferenze, 3,1 miliardi inadempienze probabili e 197 milioni rate scadute.
Terzo gradino del podio, poi, per l’Emilia Romagna con 1,3 miliardi: 1,3 miliardi sono sofferenze, 2 miliardi inadempienze probabili e 81 milioni rate scadute.
A seguire la Toscana con 2,7 miliardi (7,3%): 1,1 miliardi sono sofferenze, 1,5 miliardi inadempienze probabili e 79 milioni rate scadute.
Quinta posizione per il Veneto con 2,6 miliardi (7,1%): 1 miliardo sono sofferenze, 1,4 miliardi inadempienze probabili e 73 milioni rate scadute.
Si salta poi al Sud, in Campania dove i crediti ammalorati valgono in tutto 2,2 miliardi (5,9%): 981 milioni sono sofferenze, 1,1 miliardi inadempienze probabili e 126 milioni rate scadute.
Si torna al Nord, Piemonte e Valle d’Aosta con 2 miliardi (5,4%) di arretrati totali: 919 milioni sono sofferenze, 1 miliardo inadempienze probabili e 81 milioni rate scadute.
Nuovo balzo nel Mezzogiorno con gli 1,8 miliardi di Puglia e Basilicata (4,8%): 743 milioni sono sofferenze, 983 milioni inadempienze probabili e 93 milioni rate scadute.
Segue la Sicilia con 1,5 miliardi (4,1%); 693 milioni sono sofferenze, 784 milioni inadempienze probabili e 72 milioni rate scadute.
Il ritorno nel settentrione è in Trentino Alto Adige con 1,3 miliardi (3,5%): 253 milioni sono sofferenze, 1 miliardo inadempienze probabili e 20 milioni rate scadute.
Le Marche sono la prima regione sotto quota 1 miliardo con un totale di arretrati delle imprese pari a 945 milioni (2,5%): 371 milioni sono sofferenze, 543 milioni inadempienze probabili e 31 milioni rate scadute.
Leggero distacco per le imprese della Sardegna con 852 milioni complessivi (2,3%): 471 milioni sono sofferenze, 351 milioni inadempienze probabili e 30 milioni rate scadute.
Le aziende di Abruzzo e Molise mettono insieme arretrati per 823 milioni (2,2%): 330 milioni sono sofferenze, 433 milioni inadempienze probabili e 60 milioni rate scadute.
In Friuli Venezia Giulia si registrano crediti ammalorati delle imprese per complessivi 749 milioni (2%): 246 milioni sono sofferenze, 459 milioni inadempienze probabili e 44 milioni rate scadute.
Liguria, con 680 milioni (1,8%), l’Umbria con 569 milioni (1,5%) e la Calabria con 500 milioni (1,3%) sono, invece, il terzetto di coda nel ranking territoriale sui crediti ammalorati delle banche relativi ai prestiti concessi ad aziende e imprese familiari.
Nel dettaglio: in Liguria ci sono 223 milioni di sofferenze, 431 milioni di inadempienze probabili e 26 milioni di rate scadute; in Umbria ci sono 271 milioni di sofferenze, 279 milioni di inadempienze probabili e 19 milioni di rate scadute; in Calabria 237 milioni di sofferenze, 228 milioni di inadempienze probabili e 35 milioni di rate scadute .
TRASFORMA L’ ESPERIENZA IN LAUREA POICHE’ NELLA MODERNA SOCIETA’ SOLO CHI E’ DOTTORE VIENE VERAMENTE CONSIDERATO E VALORIZZATO
POTRESTI ESSERE GIA’ LAUREATO E NON SAPERLO E QUINDI AVER PERSO OPPORTUNITA’ DI CARRIERA ED AUMENTI DI STIPENDIO E SE PRESENTI UN CANDIDATO AVRAI UN IMPORTANTE RICONOSCIMENTO ECONOMICO OLTRE ALLA GRATITUDINE ETERNA DEL TUO CONOSCENTE .
La V.A.E. ( Validazione del Sapere Acquisito con l’ Esperienza ) è un dispositivo procedurale normativo avviato in Francia nel 2002 ed adottato anche da ISFOA Libera e Privata Università di Diritto Internazionale che permette a tutti coloro che hanno acquisito esperienza professionale di richiedere il rilascio di un diploma universitario .
Questo sistema di convalida dell’apprendimento non formale e informale si basa su una ampia esperienza di pratiche in materia di identificazione e riconoscimento dell’apprendimento pregresso e dell’esperienza professionale ed ha l’obiettivo di dare la possibilità a chi non possiede un titolo di studio , ma vanta esperienze professionali e competenze per ottenere un primo livello di qualifica , di accrescere il proprio livello di istruzione a livello accademico .
ISFOA HOCHSCHULE FÜR SOZIALWISSENSCHAFTEN UND MANAGEMENT Libera e Privata Università di Diritto Internazionale fin dalla sua costituzione avvenuta nel 1998 è caratterizzata e riconosciuta universalmente per la propria missione di Solidarietà , Sviluppo Sociale Culturale caratteristiche queste uniche che l’ hanno fatta diventare una delle più ambite e prestigiose università telematiche internazionali , possiede di conseguenza una consolidata reputazione che la qualifica come una organizzazione corretta , trasparente e veloce , soprattutto nella erogazione e destinazione dei fondi raccolti destinati ad opere di bene sia in Africa che in Italia .
I.S.F.O.A. HOCHSCHULE FÜR SOZIALWISSENSCHAFTEN UND MANAGEMENT
LIBERA E PRIVATA UNITELEMATICA DI DIRITTO INTERNAZIONALE
FONDAZIONE ED ENTE MORALE DI RICERCA SENZA SCOPO DI LUCRO E DI INTERESSE GENERALE
Persona Giuridica Legalmente Costituita ed Autorizzata ai sensi del Codice Civile Svizzero ed in conformità della Costituzione Federale Svizzera , della Legge sull ‘ Educazione e sul Diritto Scolastico del Cantone Zugo e della Legge Federale sulla Promozione e sul Coordinamento del Settore Universitario Svizzero .
Denominazione Autorizzata dalla SEFRI Segreteria di Stato per la Formazione la Ricerca e l’ Innovazione Scuole Universitarie della Confederazione Svizzera Dipartimento Federale dell’ Economia della Formazione e della Ricerca ed Approvata dall’ Ufficio Federale del Registro di Commercio di Berna e del Cantone Zugo