ISFOA OSSERVATORIO : NEL CORSO DEL 2023 A CAUSA DEL COSTO DEL DENARO GIUNTO AL 4,5% I PRESTITI BANCARI DESTINATI ALLE IMPRESE ED ALLE FAMIGLIE SONO CROLLATI DI – 40 MILIARDI DI EURO MENTRE SONO SALITE DI OLTRE IL + 16% LE SOFFERENZE NETTE DEGLI ISTITUTI DI CREDITO CONFERMANDO COSI IN MANIERA AUTOREVOLE  LA SITUAZIONE DI GRANDE CRISI DEL  MERCATO IMMOBILIARE IN ITALIA CHE COMPORTERA’ UNA NOTEVOLE RIDUZIONE DEI PREZZI E DELLE COMPRAVENDITE ED UN AUMENTO ESPONENZIALE DEI MUTUI E DELLE SPESE DI MANTENIMENTO CAUSATA DALLA  MAZZATA DELLA UNIONE EUROPEA PER EFFICIENTARE LE EMISSIONI

ISFOA OSSERVATORIO : NEL CORSO DEL 2023 A CAUSA DEL COSTO DEL DENARO GIUNTO AL 4,5% I PRESTITI BANCARI DESTINATI ALLE IMPRESE ED ALLE FAMIGLIE SONO CROLLATI DI – 40 MILIARDI DI EURO MENTRE SONO SALITE DI OLTRE IL + 16% LE SOFFERENZE NETTE DEGLI ISTITUTI DI CREDITO CONFERMANDO COSI IN MANIERA AUTOREVOLE LA SITUAZIONE DI GRANDE CRISI DEL MERCATO IMMOBILIARE IN ITALIA CHE COMPORTERA’ UNA NOTEVOLE RIDUZIONE DEI PREZZI E DELLE COMPRAVENDITE ED UN AUMENTO ESPONENZIALE DEI MUTUI E DELLE SPESE DI MANTENIMENTO CAUSATA DALLA MAZZATA DELLA UNIONE EUROPEA PER EFFICIENTARE LE EMISSIONI

 

COME PREVISTO PUNTUALMENTE DAL 2021 E’ ARRIVATA LA TEMPESTA PERFETTA COSTITUITA DA FALLIMENTI LICENZIAMENTI INFLAZIONE STRETTA DI LIQUIDITA’ AUMENTO DEL COSTO DEL DENARO GLI EFFETTI DEVASTANTI DELLA GUERRA E DELLE SANZONI

 

RIFLETTERE PENSARE MEDITARE AVERE BUON SENSO ED ESSERE RAZIONALI SONO QUALITA’ BASILARI ED INNATE CHE PERO’ VANNO SVILUPPATE E COLTIVATE CON UNA ADEGUATA FORMAZIONE ACCADEMICA

RASSEGNA STAMPA CONSIDERAZIONI RIFLESSIONI COMMENTI OSSERVAZIONI SPUNTI SCENARI E PREVISIONI

Pesanti conseguenze negative sul mercato del credito dopo un anno di costo del denaro sempre in crescita e arrivato al 4,5%: nel corso del 2023, sono crollati di 40 miliardi di euro, a un ritmo superiore a 3 miliardi al mese, i prestiti bancari destinati alle imprese e alle famiglie; e sono salite di oltre il 16% le sofferenze nette degli istituti di credito, spia di una difficoltà, da parte della clientela, a gestire l’indebitamento finanziario con i tassi in aumento.

Calano i mutui, con una discesa di oltre 2 miliardi (-0,54%), e scendono anche i prestiti personali, in diminuzione di 14 miliardi (-10%); mentre continua a salire il credito al consumo, che ha registrato una variazione positiva di oltre 6 miliardi (+5%).

È quanto emerge dal rapporto mensile sul credito realizzato dal Centro studi di Unimpresa, secondo il quale il totale dei finanziamenti è passato da 1.328 miliardi a 1.288 miliardi.

“Ci stiamo avvitando in una pericolosa spirale negativa: il costo del denaro alle stelle sta favorendo solo le banche, che macinano utili stellari e distribuiscono dividendi straordinari agli azionisti.

Mentre i primi cinque gruppi portano a casa profitti per oltre 20 miliardi di euro, i prestiti alle imprese e alle famiglie calano.

La gestione delle banche è miope: senza un adeguato sostegno all’economia reale, il ciclo economico subirà sempre più pesanti contraccolpi, a danno di tutti gli attori”, commenta il vicepresidente di Unimpresa, Giuseppe Spadafora.

Speriamo che la Bce cambi atteggiamento e annunci quanto prima di voler avviare la riduzione dei tassi entro giugno, senza aspettare il secondo semestre 2023″, aggiunge.

Secondo il Centro studi di Unimpresa, che ha elaborato dati statistici della Banca d’Italia, al netto delle cartolarizzazioni, gli impieghi delle banche ai privati sono crollati di 39,6 miliardi (-2,99%), calando dai 1.327,9 miliardi di dicembre 2022 ai 1.288,3 miliardi di dicembre 2023.

Questi dati, talora contestati dalle associazioni di categoria del settore creditizio, non tengono conto delle cartolarizzazioni di prestiti, vale a dire impieghi in buona parte deteriorati che le banche hanno ceduto, nel corso del periodo in esame, a società veicolo o specializzate.

Se quei valori fossero computati nel conto totale, i risultati sarebbero diversi, tuttavia appare più corretto prendere in considerazione solo il credito risultante negli attivi bancari ovvero quello che è alla base della relazione tra la banca e la propria clientela.

Più nel dettaglio, i prestiti destinati alle aziende sono passati dai 647,5 miliardi di dicembre 2022 ai 617,9 miliardi di dicembre scorso, con una diminuzione di 29,5 miliardi (-4,56%).

Sono fortemente diminuiti sia i finanziamenti a breve termine (fino a 1 anno di durata), passati da 145,4 miliardi a 141,4 miliardi in calo di 3,9 miliardi (-2,72%), sia quelli di lungo periodo (con scadenza superiori a 5 anni), passati da 347,1 miliardi a 321,5 miliardi in discesa di 25,5 miliardi (-7,37%).

Fermo il credito di medio periodo (fino a 5 anni), aumentato di appena 41 milioni (+0,031%) da 154 miliardi e 822 milioni a 154 miliardi e 863 milioni.

Sul fronte delle famiglie, si registra un calo, nell’anno osservato, di 10,1 miliardi (-1,49%) da 680,5 miliardi a 670,4 miliardi.

La diminuzione è legata principalmente all’andamento fortemente negativo dei prestiti personali, calati di 14,1 miliardi (-10,16%) da 138,7 miliardi a 124,6 miliardi.

Cresce, invece, il credito al consumo, seppur a un ritmo nettamente inferiore rispetto agli scorsi anni: l’aumento è di 6,2 miliardi (+5,44%), da 114,8 miliardi a 121,1 miliardi.

Cala il mercato dei mutui: lo stock è passato da 426,9 miliardi a 424,6 miliardi con una variazione negativa di 2,3 miliardi in 12 mesi (-0,54%).

La stretta monetaria porta conseguenze negative anche sul fronte del credito ammalorato: le sofferenze nette delle banche, quelle non coperte da garanzie reali, sono cresciute, infatti, di 2,3 miliardi (+16,64%), da 14,2 miliardi a 16,6 miliardi, mentre sono calate di 348 milioni (-1,15%) le sofferenze lorde, passando da 31,1 miliardi di dicembre 2022 a 29,7 miliardi di dicembre 2023.

In generale, sono diminuite, su base annua, le sofferenze di quasi tutte le categorie di clientela: quelle delle famiglie sono scese di 1,1 miliardi (-10,52%), da 9,7 miliardi a 8,7 miliardi; quelle delle imprese familiari sono diminuite di 199 milioni (-9,19%), da 2,1 miliardi a 1,9 miliardi; in discesa anche quelle riferibili a pubblica amministrazione, fondi, assicurazioni e onlus, passate da 1 miliardo e 191 milioni a 1 miliardo e 145 milioni con una variazione negativa di 46 milioni (-3,86%).

I crediti deteriorati riconducibili alle aziende, invece, sono cresciuti di 921 milioni (+5,40%), da 17,1 miliardi a 17,9 miliardi.

Il rapporto tra le sofferenze nette e il totale degli impieghi al settore privato è peggiorato, passando dall’1,07% all’1,29%.

Il rapporto tra le sofferenze lorde e il totale degli impieghi al settore privato è migliorato, passando dal 2,27% al 2,31%.

TRASFORMA L’ ESPERIENZA IN LAUREA POICHE’ NELLA MODERNA SOCIETA’ SOLO CHI E’ DOTTORE VIENE VERAMENTE CONSIDERATO E VALORIZZATO

POTRESTI ESSERE GIA’ LAUREATO E NON SAPERLO E QUINDI AVER PERSO OPPORTUNITA’ DI CARRIERA ED AUMENTI DI STIPENDIO E SE PRESENTI UN CANDIDATO AVRAI UN IMPORTANTE RICONOSCIMENTO ECONOMICO OLTRE ALLA GRATITUDINE ETERNA DEL TUO CONOSCENTE .


La V.A.E. ( Validazione del Sapere Acquisito con l’ Esperienza ) è un dispositivo procedurale normativo avviato in Francia nel 2002 ed adottato anche da ISFOA Libera e Privata Università di Diritto Internazionale che permette a tutti coloro che hanno acquisito esperienza professionale di richiedere il rilascio di un diploma universitario .


Questo sistema di convalida dell’apprendimento non formale e informale si basa su una ampia esperienza di pratiche in materia di identificazione e riconoscimento dell’apprendimento pregresso e dell’esperienza professionale ed ha l’obiettivo di dare la possibilità a chi non possiede un titolo di studio , ma vanta esperienze professionali e competenze per ottenere un primo livello di qualifica , di accrescere il proprio livello di istruzione a livello accademico .

 

ISFOA HOCHSCHULE FÜR SOZIALWISSENSCHAFTEN UND MANAGEMENT Libera e Privata Università di Diritto Internazionale fin dalla sua costituzione avvenuta nel 1998 è caratterizzata e riconosciuta universalmente per la propria missione di Solidarietà , Sviluppo Sociale Culturale caratteristiche queste uniche che l’ hanno fatta diventare una delle più ambite e prestigiose università telematiche internazionali , possiede di conseguenza una consolidata reputazione che la qualifica come una organizzazione corretta , trasparente e veloce , soprattutto nella erogazione e destinazione dei fondi raccolti destinati ad opere di bene sia in Africa che in Italia .

 

LOGO-ISFOA-scont-2021.png
   

I.S.F.O.A. HOCHSCHULE FÜR SOZIALWISSENSCHAFTEN UND MANAGEMENT   

LIBERA E PRIVATA UNITELEMATICA DI DIRITTO INTERNAZIONALE

FONDAZIONE ED ENTE MORALE DI RICERCA SENZA SCOPO DI LUCRO E DI INTERESSE GENERALE

Persona Giuridica Legalmente Costituita ed Autorizzata ai sensi del Codice Civile Svizzero ed in conformità della Costituzione Federale Svizzera , della Legge sull ‘ Educazione e sul Diritto Scolastico del Cantone Zugo e della Legge Federale sulla Promozione e sul Coordinamento del Settore Universitario Svizzero  .

Denominazione Autorizzata dalla SEFRI Segreteria di Stato per la Formazione la Ricerca e l’ Innovazione Scuole Universitarie della Confederazione Svizzera Dipartimento Federale dell’ Economia della Formazione e della Ricerca ed Approvata dall’ Ufficio Federale del Registro di Commercio  di Berna e del Cantone Zugo

Torna in alto