ISFOA OSSERVATORIO MOBILITA’ MOTOCITY / CARCITY : INTERVISTA AD ANGELO STICCHI DAMIANI PRESIDENTE ACI «PARCO AUTO INSICURO ED INQUINANTE , IL 25% DEI VEICOLI HA OLTRE 20 ANNI»

LIBERA E PRIVATA UNITELEMATICA INTERNAZIONALE SVIZZERA

FONDAZIONE ED ENTE MORALE DI RICERCA SENZA SCOPO DI LUCRO E DI INTERESSE GENERALE

ISFOA OSSERVATORIO MOBILITA’ E’ IL SERVIZIO DI RASSEGNA STAMPA DI INFORMAZIONI E NOTIZIE UTILI DA SAPERE E CONOSCERE AL FINE DI UN AGGIORNAMENTO COSTANTE E PROFESSIONALE RIVOLTO ALLE RISORSE UMANE DELLA SOCIETA’ MOTOCITY E CAR CITY  

I.S.F.O.A. HOCHSCHULE FÜR SOZIALWISSENSCHAFTEN UND MANAGEMENT   

LIBERA E PRIVATA UNIVERSITÀ
DI DIRITTO INTERNAZIONALE

INTERNATIONAL OPEN UNIVERSITY

UNIVERSITÀ TELEMATICA A DISTANZA

ENTE DI RICERCA SENZA SCOPO DI LUCRO E DI INTERESSE GENERALE

Istituzione Privata Svizzera di Istruzione Superiore Universitaria e di Ricerca Accademica di Qualità Internazionale

Persona Giuridica Legalmente Autorizzata e Riconosciuta tramite Certificato di Incorporazione , Decreto , Registrazione Ufficiale , Provvedimento e Delibera nelle seguenti nazioni : Stati Uniti , Repubblica di San Marino , Belize , Albania , Confederazione Elvetica .

Persona Giuridica Legalmente Costituita ed Autorizzata ai sensi degli articoli 60 e seguenti del Codice Civile Svizzero , in conformità agli articoli 20 e 27 della Costituzione Federale Svizzera e delle Leggi Cantonali , all’ Articolo 74 Legge sull ‘ Educazione e sul Diritto Scolastico Cantone Zugo , agli Articoli 29 e 62 della Legge Federale sulla Promozione e sul Coordinamento del Settore Universitario Svizzero  .

Ente Morale Autorizzato ai sensi della Legge 13 Giugno 1990 n. 68 della Repubblica di San Marino

Fondazione Internazionale Autorizzata ai sensi della Legge 7 Maggio 2011 n . 8788 della Repubblica di Albania

Istituzione Autorizzata ai sensi della Section 108 of the General Corporation Law of Delaware 

 

Istituzione appartenente al settore universitario svizzero regolato dalla Legge Federale LPSU  del 30 Settembre 2011 , sviluppa percorsi formativi che portano al conseguimento di Bachelor Degree ( Lauree Triennali ) , Master Degree ( Lauree Specialistiche ) , Executive Master e  Master of Advanced Studies , oltre che Dottorati di Ricerca – PhD , corrispondenti ai livelli 6 , 7 , e , 8 del sistema europeo E.Q.F.European Qualification Framework . 

 

Adotta il dispositivo procedurale normativo V.A.E. ( Validazione del Sapere Acquisito con l’ Esperienza ) che permette a tutti coloro che hanno acquisito esperienza professionale di richiedere il rilascio di una qualifica di livello universitario .

 

Conferisce legalmente titoli accademici privati idonei ai fini del riconoscimento ai sensi della Convenzione di Lisbona del 1997 del Consiglio d’Europa ratificata dalla Svizzera il 1 Febbraio 1999 e dall’Italia con la Legge n.148 del 11 luglio 2002 .

Tutti i cittadini italiani che hanno conseguito un diploma universitario all’estero possono esercitare  i diritti connessi al possesso del certificato ai sensi dell’ Articolo 3 della Convenzione di Parigi del Consiglio d’ Europa del 14 Dicembre 1959 .

Denominazione Approvata dall’ Ufficio Federale del Registro di Commercio  di Berna e del Cantone Zugo ed autorizzata dalla SEFRI Segreteria di Stato per la Formazione la Ricerca e l’ Innovazione Scuole Universitarie della Confederazione Svizzera Dipartimento Federale dell’ Economia della Formazione e della Ricerca

 

Legalmente Autorizzata e Registrata al LEI Legal Entity Identifier al numero 984500Q2C4FAE56F1144 in data 21 Maggio 2019 .

 

Legalmente Autorizzata e Registrata nel Registro per la Trasparenza del Parlamento Europeo nella categoria IV Centri di Studio Istituti Accademici e di Ricerca al numero 866291336895-29 in data 03 Gennaio 2020

 

Legalmente Autorizzata e Registrata nel Registro dei Rappresentanti di Interesse dello Sviluppo Economico e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali della Repubblica Italiana con il numero identificativo 2020-76758522-26 nella categoria : Centri di Studio, Istituti Accademici e di Ricerca in particolare Istituti Accademici a in data 28 Agosto 2020

 

Legalmente Autorizzata e Registrata nel Registro Education Culture Directorate General and the Education Audiovisual Cultur Executive Agency of the European Commission con il Numero Identificativo PIC – Participant Identification Code 8912 79554  nella categoria : Research & Innovation Funding & Tenders Portal in data 13 Marzo 2021

 

Legalmente Autorizzata e Dotata a seguito di Processo di Revisione della Certificazione di Qualità ISO 9001 : 2015 con il Numero Identificativo IAS QMS F1258 per l’ Area Progettazione Organizzazione ed Erogazione di Corsi di Laurea in Modalità Telematica rilasciato in data 24 Marzo 2021

 

Legalmente Autorizzata e Registrata nel Registro iCSO Dipartimento Affari Economici e Sociali dell’ ONU Organizzazione Nazioni Unite  nella categoria : Academic and Universities – Specialization Area Economics  Finance and Social in data 29 Aprile 2021

 

Legalmente Autorizzata e Registrata nel Registro dei Rappresentati di Interesse della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana nella categoria : Persone Giuridiche  in data 15 Novembre 2022 

A cura di Stefano Masullo  Magnifico Rettore ISFOA

Libera e Privata Università di Diritto Internazionale –

I.S.F.O.A. HOCHSCHULE FÜR SOZIALWISSENSCHAFTEN UND MANAGEMENT

INTERVISTA AD ANGELO STICCHI DAMIANI PRESIDENTE ACI : SERVE INCENTIVARE LA SOSTITUZIONE DEL VECCHIO USATO CON UN USATO RECENTE . DA EURO 0 AD EURO 3 LA STRAGRANDE MAGGIORANZA DELLE EMISSIONI COMPLESSIVE

 

«PARCO AUTO INSICURO ED INQUINANTE , IL 25% DEI VEICOLI HA OLTRE 20 ANNI»

L’automobile in Italia sta attraversando un periodo tra i più complessi della sua storia, tra transizioone energetica, vetustà del parco e limitazione alla circolazione. Ne abbiamo Parlato con Angelo Sticchi Damiani Presidente dell’ACI

Quello italiano è uno dei parchi auto più vetusti, qual è la situazione reale?

È realmente una situazione critica. Il 25% delle nostre auto è omologata tra Euro 0 ed Euro 3, ossia veicoli con almeno vent’anni.

Un veicolo su due ha invece più di 10 anni.

La criticità è che sono veicoli ormai vecchi ed usurati, spesso con scarsa o nessuna manutenzione e, ovviamente, decisamente inquinanti tanto da rappresentare la stragrande maggioranza delle emissioni complessive da mobilità individuale. Il vero salto tecnologico si è avuto con Euro 4, in cui le emissioni inquinanti si sono circa dimezzate rispetto all’Euro 3. Pertanto, auto assolutamente da sostituire, in primis per la sicurezza di chi è a bordo.

Auto più vecchie vuol dire più inquinamento (in termini di emissioni venefiche non di CO2) e meno sicurezza, quale potrebbe essere la strategia, sarebbe opportuno spingere un ricambio “interno” al parco favorendo la rottamazione delle vetture più vecchie e agevolando l’accesso a usato giovane?

È la nostra battaglia da anni, incentivare la sostituzione del vecchio usato con un usato recente.

Perché gli italiani non cambiano queste auto?

Fatte salve le dovute eccezioni, perché non hanno i soldi per farlo o comunque da destinare a un bene, l’auto, che magari usano sporadicamente.

Per l’ACI contano i risultati, in termini di impatto ambientale e di sicurezza: quindi, rispetto al tenersi la vecchia auto riteniamo che rottamare un Euro 0, 1, 2, 3 per comprare un Euro 4, 5 o 6 di pochi anni fa sia un gran passo avanti e che vada aiutato economicamente.

In molte città però sono interdette dalla circolazione le vetture recenti o quanto meno moderne e poco inquinanti come gli euro 5 diesel, mentre è permessa la circolazione alle vecchissime euro 2 a benzina…

Non mi sento di darle torto. Temo che il diesel, dopo la brutta questione Dieselgate, soffra di un certo pregiudizio e forse anche di un certo ideologismo ambientale.

In ACI cerchiamo di far parlare i numeri: ad esempio sulle polveri sottili a partire dagli Euro 5 i limiti di legge da rispettare per l’omologazione di un diesel o di un benzina sono gli stessi (0,005 grammi per km).

Quali benefici derivano da uno svecchiamento del parco italiano?

Tanti benefici.

Come anticipato, innanzitutto un aumento della sicurezza stradale. Se lei sale su una Euro 2 di 25 anni fa lo tocca con mano.

Molta più sicurezza per guidatore e passeggeri ma anche per gli altri utenti della strada a iniziare da pedoni e ciclisti.

Questo grazie ai sistemi di sicurezza attiva (gli ADAS), alla progettazione di carrozzerie sempre più in grado di assorbire urti e anche grazie al fatto che un’auto recente è di norma più efficiente nella meccanica, dai freni alle sospensioni.

Poi ci sono i benefici ambientali e nei consumi: sempre la Euro 2 di prima ha in impatto sull’ambiente di 28 volte superiore agli ultimi Euro 6 e lo fa anche consumando di più, soprattutto in città e specie rispetto ai motori ibridi.

Non tutte le auto vecchie sono d’epoca, qual è la posizione di ACI?

È una posizione chiara, trasparente e coerente da sempre.

Il concetto è semplice: non tutte le auto vecchie sono auto d’epoca, ossia sono un patrimonio storico da difendere e da aiutare.

Fino agli anni ’70 in Italia ogni anno si immatricolavano poco più di un milione di vetture, prima del ’65 ancora meno, e di tutti questi veicoli ne sono rimasti pochi. A partire dagli anni ’80 c’è stato il boom e da allora ogni anno ne abbiamo immatricolate più del doppio, spesso superando i 2,5 milioni di auto.

Solo di Fiat Punto ce ne sono in circolazione oltre 600 mila, un’ottima vettura ma non si può sostenere che siano tutte di interesse storico e che meritino un aiuto dallo Stato.

Senza offesa per nessuno sono solo auto vecchie

Il Paese è pronto alla transizione?

L’Italia si sta preparando progressivamente come naturale che sia, pur con qualche ritardo in particolare sulle infrastrutture quali le colonnine di ricarica. Grazie al PNRR, in questi ultimi mesi il Governo sta dando un forte impulso per recuperare.

Ciò premesso, credo che la sua domanda sia più ampia ossia se noi italiani siamo pronti a sposare l’auto elettrica. Sinceramente credo che gli italiani non abbiano alcun pregiudizio né verso la transizione né tantomeno verso i veicoli elettrici, quindi siamo culturalmente pronti.

Al contempo l’industria sta facendo investimenti e passi da gigante per offrire auto in grado di rispondere alle necessità dei cittadini e lo vediamo sul mercato.

Ma la transizione è un percorso progressivo verso il 2050 con qualche tappa intermedia, non è un balzo improvviso.

   

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LIBERA E PRIVATA UNITELEMATICA DI DIRITTO INTERNAZIONALE

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Persona Giuridica Legalmente Costituita ed Autorizzata ai sensi del Codice Civile Svizzero ed in conformità della Costituzione Federale Svizzera , della Legge sull ‘ Educazione e sul Diritto Scolastico del Cantone Zugo e della Legge Federale sulla Promozione e sul Coordinamento del Settore Universitario Svizzero  .

Denominazione Autorizzata dalla SEFRI Segreteria di Stato per la Formazione la Ricerca e l’ Innovazione Scuole Universitarie della Confederazione Svizzera Dipartimento Federale dell’ Economia della Formazione e della Ricerca ed Approvata dall’ Ufficio Federale del Registro di Commercio  di Berna e del Cantone Zugo

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