ISFOA OSSERVATORIO : L’ELEZIONE DI DONALD TRUMP POTREBBE INNESCARE L’ESPLOSIONE DELLA POLVERIERA LEGGASI RIVOLTA SOCIALW SU CUI SIEDE IL MONDO E L’EUROPA IN PARTICOLARE
COME PREVISTO PUNTUALMENTE DAL 2021 E’ ARRIVATA LA TEMPESTA PERFETTA COSTITUITA DA FALLIMENTI LICENZIAMENTI INFLAZIONE STRETTA DI LIQUIDITA’ AUMENTO DEL COSTO DEL DENARO GLI EFFETTI DEVASTANTI DELLA GUERRA E DELLE SANZONI
RIFLETTERE PENSARE MEDITARE AVERE BUON SENSO ED ESSERE RAZIONALI SONO QUALITA’ BASILARI ED INNATE CHE PERO’ VANNO SVILUPPATE E COLTIVATE CON UNA ADEGUATA FORMAZIONE ACCADEMICA
RASSEGNA STAMPA CONSIDERAZIONI RIFLESSIONI COMMENTI OSSERVAZIONI SPUNTI SCENARI E PREVISIONI
IMPRESE IN GINOCCHIO IN GERMANIA: E’ BOOM DI FALLIMENTI CON UN +25% NEI PRIMI SEI MESI DEL 2024
Aumentano le insolvenze aziendali in Germania segnalando, ancora una volta, la crisi che sta colpendo la prima economia europea. Il numero di fallimenti aziendali è aumentato di quasi un quarto nella prima metà dell’anno rispetto al 2023. I tribunali distrettuali hanno segnalato 10.702 insolvenze aziendali dichiarate: si tratta del 24,9% in più rispetto alla prima metà dello scorso anno.
Se si restringe il campo al solo mese di agosto il numero di insolvenze ordinarie dichiarate in Germania è aumentato del 10,7% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso stando ai dati dell’ufficio di statistica tedesco, Destatis.
Il tasso di crescita dei fallimenti societari è nell’ordine della doppia cifra da Giugno scorso.
Secondo la stima dei tribunali locali sarebbero circa 32,4 miliardi di euro i crediti derivanti dalle insolvenze aziendali denunciate nella prima metà del 2024 (le domande vengono incluse nelle statistiche solo dopo la prima decisione del tribunale fallimentare).
Un numero che si confronta con quello dei primi sei mesi dello scorso anno quando i crediti ammontavano a circa 13,9 miliardi.
RECORD DI FALLIMENTI NEI PRIMI SETTE MESI DEL 2024 IN SVIZZERA SIA TRA LE AZIENDE CHE TRA I PRIVATI
In Svizzera 2024 record sul fronte delle bancarotte – Il numero complessivo dei fallimenti di ditte si attesta a 7’332 (+11,1% su base annua); i fallimenti di privati sono stati 6’004 (+6,8%)
I fallimenti sono in forte crescita in Svizzera, sia per i privati che per le aziende: lo confermano i dati diffusi martedì dalla società di informazioni economiche Creditreform, che prevede un 2024 record sul fronte delle bancarotte.
Il numero complessivo dei fallimenti di ditte si attesta a 7’332 (+11,1% su base annua). I fallimenti di privati sono stati 6’004, con un incremento del 6,8%. Spiccano in particolare le bancarotte di persone viventi, aumentate sensibilmente (+29,7% a 686): entro la fine del 2024 potrebbero essere interessati oltre 1’000 cittadini, sottolinea Creditreform. Più moderata è stata invece la crescita delle eredità rifiutate, che sono però molte più numerose in termini assoluti (+4,5% a 5’318).
Nei primi nove mesi del 2024 in Svizzera il numero dei fallimenti è aumentato del 10,8 per cento rispetto all’intero 2023.
Nel solo mese di settembre la percentuale ha raggiunto il 28,5% in più. Lo si evince da uno studio CRIF Sa,branch elvetica della multinazionale bolognese CRIF specializzata in sistemi informativi di credito e business.
Il settore più colpito è risultato essere quello dell’edilizia,con 1.135 dichiarazioni di fallimento. A seguire le attività di servizi di ristorazione,691, e il commercio al dettaglio,518.
In termini percentuali,gli aumenti più significativi sono stati registrai nelle agenzie di collocamento,più 41 per cento,nel commercio di autoveicoli e motocicli,più 25,8 per cento e nei servizi di alloggio,più 25, per cento.
Sempre nel 2024 le aziende cancellate dal registro di Commercio sono aumentate del 6,5 per cento.
L’AUMENTO DEI COSTI IN TURCHIA HA FATTO FALLIRE 15MILA AZIENDE NEI PRIMI MESI DEL 2024
La crisi economica in Turchia sta mettendo alle strette numerose imprese, soprattutto quelle esportatrici di tessile e abbigliamento.
Solo nei primi sette mesi del 2024 sono state quasi 15 mila le aziende che hanno dichiarato il fallimento, costrette a chiudere i battenti e mandare a casa i propri lavoratori.
Un numero in aumento del 28% rispetto al 2023, secondo la Tobb, l’Unione delle Camere e delle Borse Merci del Paese.
Oggi, a pagare il prezzo di una politica restrittiva che dura da più di un anno, con un tasso di interesse di riferimento del 50%, per frenare anni di inflazione alle stelle – l’aumento, che aveva raggiunto il 75% a inizio 2024, è sceso al 52% il mese scorso – e di domanda surriscaldata, sono migliaia di imprese che, con le loro chiusure, trascinano con sé gli anelli più deboli della catena di fornitura, aumentando il rischio di disoccupazione.
L’ultimo aumento del salario minimo in Turchia è stato di 17 mila lire turche (453 euro al cambio corrente) lo scorso gennaio, con un incremento del 100% anno su anno e del 500% sul 2021, quando il crollo storico della lira ha scosso il Paese.
Allo stato dell’arte, i costi di produzione complessivi della Turchia sono quasi il 40% più alti rispetto ai Paesi asiatici concorrenti in termini di dollari, secondo quanto riporta Reuters.
In questo contesto, numerose aziende del settore si sono rivolte agli organi giudiziari per sospendere i pagamenti dei debiti con le banche e i fornitori e poter così continuare l’attività, nonché, dall’altra parte dello spettro, per avviare una procedura fallimentare. Secondo il sito di monitoraggio konkordatotakip.com, ad agosto erano state concesse le prime protezioni giudiziarie dai debiti già a 982 aziende, quasi il doppio del 2023.
FALLIMENTI NEGLI STATI UNITI IN CRESCITA DEL + 33%
Il conto delle bancarotte negli Stati Uniti aumenta , o meglio i ricorsi alla procedura concorsuale Chapter 11, nei primi 8 mesi del 2024 sono state 5.126 le società statunitensi che hanno fatto ricorso a questa procedura, contro le 3.863 dei primi 8 mesi del 2023.
In un anno, la crescita è stata del 33% ,si tratta del dato peggiore degli ultimi anni, inclusi quelli della grande crisi finanziaria post-Lehman Brothers .
Nei primi 8 mesi del 2024 sono andate in default 58 leveraged loans per un ammontare di 59 miliardi di dollari e un tasso di default al 4,5%, si tratta del tasso di insolvenza più elevato dal 2009, dopo il crack di Lehman Brothers.
RECORD DI FALLIMENTI IN SVEZIA
La crisi del produttore svedese di batterie per automobili, Northvolt, ha causato un tasso di fallimenti record in Svezia, quando il principale progetto di espansione dell’azienda è stato cancellato.
Sono fallite 821 aziende rispetto alla media mensile di 576 negli ultimi 10 anni, secondo l’agenzia Creditsafe.
E diversi grandi fallimenti sono stati ricollegati proprio alle difficoltà di Northvolt, alla ricerca di finanziatori per fare fronte a problemi di liquidità.
Questo è il drammatico scenario Economico Finanziario in cui è avvenuta la elezione di Donald Trump a 47esimo presidente degli Stati Uniti d’America.
L’elezione di Donald Trump conferma tante cose che purtroppo già erano note sia a livello politico che soprattutto a livello economico: paura e rabbia come principale meccanismo di voto; noncuranza verso l’etica pubblica e trionfo dei conflitti di interesse; politica come capacità di intrattenere ed essere “star” prima che statisti; irrilevanza sostanziale dei risultati di governo;scenario di recessione contrassegnato da fallimenti record e licenziamenti di massa,rischio di rivolta sociale.
Si vota sulla base della propria corrispondenza identitaria ed è spesso un’identità costruita contro “l’altro”.
Tutto ciò nasce da una crisi lunga dell’Occidente innescata da parole d’ordine come globalizzazione, innovazione, multiculturalismo, diventate politiche ideologiche mal gestite da liberali e progressisti.
Ora l’Occidente,ed in particolare il Vecchio Continente,vive la sua ora più buia, separato, indebolito e incapace di ricostruire una leadership fondata sui valori che ne avevano fatto il punto di riferimento di chi desiderava vivere in un sistema libero e giusto.
L’Europa è sola e divisa stretta nella morsa di Cina,Russia,Africa e Stati Uniti e se vorrà esistere ancora nell’era moderna di Donald Trump, dovrà forzatamente fare un salto di qualità immediato.
Donald Trump darà tremende spallate alla fragile architettura europea,non solo indebolendo la posizione verso la Russia, scardinando la NATO e imponendo i DAZI, ma anche costruendo alleanze con protagonisti politici che non credono e forse non vogliono un’Europa più forte.
Per chi ha sempre creduto nell’idea di un Occidente forte, persuasivo e capace di tutelare la democrazia liberale nel mondo, è davvero un brutto momento, indubbiamente il peggiore dal fine della Seconda Guerra mondiale.
L’unico rimedio a ciò che accade e accadrà è riportare le persone all’impegno politico, alla difesa dei valori democratici e occidentali.
Ci si trova in una fase della storia dove nessuno si salva da solo.
Vale per i paesi europei così come per i cittadini italiani,riaccendere la passione per il fare impresa e per gli investimenti in formazione.
Questo è l’unico antidoto alla caduta di tutto ciò che si riteneva a torto, come nella Storia della Rana Bollita,sicuro,stabile e duraturo.
Verranno tempi sempre più duri e difficili che richiederanno coraggio, idee, ideali e coesione.
L’elezione di Donald Trump manda inoltre un segnale generale a tutti, e cioè che la politica ha un primo comandamento: ascoltare e rispondere ai diritti materiali dei cittadini.
In questo il neo presidente USA è stato più credibile visto che il suo trionfo ha incrociato la graduatoria di priorità degli elettori che aveva al primo posto l’economia e l’inflazione e ciò non fa altro che confermare la debolezza, il disorientamento e l’incapacità della Sinistra a livello mondiale ed in Italia.
Se infatti il Governo di Giorgia Meloni arranca nel rincorrere le sue previsioni di crescita all’1%, se all’industria che indietreggia da mesi non sa offrire nemmeno un pacchetto Industria 5.0 che funzioni, se la sanità sta per diventare la vera mina vagante dei prossimi anni – con 4,5 milioni di italiani che rinunciano a curarsi – dall’altra parte tutto questo non diventa un’occasione per la Sinistra. Ci si ferma alla critica ma non si vede una piattaforma alternativa semplice che parli al grosso degli italiani, non solo a una piccola parte.
Per tornare ai segnali che arrivano da oltreoceano, quello che colpisce della vittoria di Donald Trump – ma è così anche per Giorgia Meloni – che è sostenuta dal voto popolare e dal ceto medio ma contestualmente festeggiano le banche, la Borsa americana e si sottolinea americana visto che le conseguenze, altrove, sono diverse come si è visto anche con Piazza Affari in calo.
Sembra che a destra non ci sia quella contrapposizione di cui si discute da anni, tra Wall Street e Main Street, finanza contro gente comune, invece la sinistra americana e quella italiana hanno smarrito entrambe le strade e l’unica cosa a cui si attacca per sopravvivere è un invito alla «rivolta sociale» come espresso pubblicamente da Maurizio Landini segretario generale della CGIL.
TRASFORMA L’ ESPERIENZA IN LAUREA POICHE’ NELLA MODERNA SOCIETA’ SOLO CHI E’ DOTTORE VIENE VERAMENTE CONSIDERATO E VALORIZZATO
POTRESTI ESSERE GIA’ LAUREATO E NON SAPERLO E QUINDI AVER PERSO OPPORTUNITA’ DI CARRIERA ED AUMENTI DI STIPENDIO E SE PRESENTI UN CANDIDATO AVRAI UN IMPORTANTE RICONOSCIMENTO ECONOMICO OLTRE ALLA GRATITUDINE ETERNA DEL TUO CONOSCENTE .
La V.A.E. ( Validazione del Sapere Acquisito con l’ Esperienza ) è un dispositivo procedurale normativo avviato in Francia nel 2002 ed adottato anche da ISFOA Libera e Privata Università di Diritto Internazionale che permette a tutti coloro che hanno acquisito esperienza professionale di richiedere il rilascio di un diploma universitario .
Questo sistema di convalida dell’apprendimento non formale e informale si basa su una ampia esperienza di pratiche in materia di identificazione e riconoscimento dell’apprendimento pregresso e dell’esperienza professionale ed ha l’obiettivo di dare la possibilità a chi non possiede un titolo di studio , ma vanta esperienze professionali e competenze per ottenere un primo livello di qualifica , di accrescere il proprio livello di istruzione a livello accademico .
ISFOA HOCHSCHULE FÜR SOZIALWISSENSCHAFTEN UND MANAGEMENT Libera e Privata Università di Diritto Internazionale fin dalla sua costituzione avvenuta nel 1998 è caratterizzata e riconosciuta universalmente per la propria missione di Solidarietà , Sviluppo Sociale Culturale caratteristiche queste uniche che l’ hanno fatta diventare una delle più ambite e prestigiose università telematiche internazionali , possiede di conseguenza una consolidata reputazione che la qualifica come una organizzazione corretta , trasparente e veloce , soprattutto nella erogazione e destinazione dei fondi raccolti destinati ad opere di bene sia in Africa che in Italia .
I.S.F.O.A. HOCHSCHULE FÜR SOZIALWISSENSCHAFTEN UND MANAGEMENT
LIBERO E PRIVATO ATENEO TELEMATICO DI DIRITTO INTERNAZIONALE
ENTE DI RICERCA SENZA SCOPO DI LUCRO E DI INTERESSE GENERALE
Persona Giuridica Legalmente Costituita ed Autorizzata ai sensi del Codice Civile Svizzero ed in conformità della Costituzione Federale Svizzera , della Legge sull ‘ Educazione e sul Diritto Scolastico del Cantone Zugo e della Legge Federale sulla Promozione e sul Coordinamento del Settore Universitario Svizzero .
Denominazione Autorizzata dalla SEFRI Segreteria di Stato per la Formazione la Ricerca e l’ Innovazione Scuole Universitarie della Confederazione Svizzera Dipartimento Federale dell’ Economia della Formazione e della Ricerca ed Approvata dall’ Ufficio Federale del Registro di Commercio di Berna e del Cantone Zugo