ISFOA OSSERVATORIO : CONFINDUSTRIA OCSE ED ISTAT REGISTRANO ECONOMIA REALE IN DIMINUZIONE E LA FIDUCIA DELLE IMPRESE CALA PER IL QUARTO MESE CONSECUTIVO RAGGIUNGENDO IL LIVELLO PIU’ BASSO DA APRILE 2021 CONERMANDO COSI IN MANIERA AUTOREVOLE  LA SITUAZIONE DI GRANDE CRISI DEL  MERCATO IMMOBILIARE IN ITALIA CHE COMPORTERA’ UNA NOTEVOLE RIDUZIONE DEI PREZZI E DELLE COMPRAVENDITE ED UN AUMENTO ESPONENZIALE DEI MUTUI E DELLE SPESE DI MANTENIMENTO CAUSATA DALLA  MAZZATA DELLA UNIONE EUROPEA PER EFFICIENTARE LE EMISSIONI

ISFOA OSSERVATORIO : CONFINDUSTRIA OCSE ED ISTAT REGISTRANO ECONOMIA REALE IN DIMINUZIONE E LA FIDUCIA DELLE IMPRESE CALA PER IL QUARTO MESE CONSECUTIVO RAGGIUNGENDO IL LIVELLO PIU’ BASSO DA APRILE 2021 CONERMANDO COSI IN MANIERA AUTOREVOLE LA SITUAZIONE DI GRANDE CRISI DEL MERCATO IMMOBILIARE IN ITALIA CHE COMPORTERA’ UNA NOTEVOLE RIDUZIONE DEI PREZZI E DELLE COMPRAVENDITE ED UN AUMENTO ESPONENZIALE DEI MUTUI E DELLE SPESE DI MANTENIMENTO CAUSATA DALLA MAZZATA DELLA UNIONE EUROPEA PER EFFICIENTARE LE EMISSIONI

 

COME PREVISTO PUNTUALMENTE DAL 2021 E’ ARRIVATA LA TEMPESTA PERFETTA COSTITUITA DA FALLIMENTI LICENZIAMENTI INFLAZIONE STRETTA DI LIQUIDITA’ AUMENTO DEL COSTO DEL DENARO GLI EFFETTI DEVASTANTI DELLA GUERRA E DELLE SANZONI

 

RIFLETTERE PENSARE MEDITARE AVERE BUON SENSO ED ESSERE RAZIONALI SONO QUALITA’ BASILARI ED INNATE CHE PERO’ VANNO SVILUPPATE E COLTIVATE CON UNA ADEGUATA FORMAZIONE ACCADEMICA

RASSEGNA STAMPA CONSIDERAZIONI RIFLESSIONI COMMENTI OSSERVAZIONI SPUNTI SCENARI E PREVISIONI

L’economia reale.

 

La crescita rallenta il passo e diminuisce anche la fiducia delle imprese

 

Confindustria stima inflazione in calo con tassi alti e credito ancora troppo caro

Imprese e consumatori riflettono una diversa visione dei prossimi mesi.

A restituire questa divergenza sono le ultime rilevazioni ISTAT sul clima di fiducia.

A Novembre, quella delle imprese cala per il quarto mese consecutivo raggiungendo il livello più basso da aprile 2021, a quota 103,4 dai precedenti 103,9.

La riduzione dell’indicatore è determinata dal peggioramento della fiducia nei servizi di mercato e nelle costruzioni.

L’indice di fiducia dei consumatori, invece, dopo quattro mesi consecutivi di calo, aumenta pur mantenendosi sotto il livello medio registrato nel periodo gennaio–ottobre 2023, attestandosi a 103,6 dai precedenti 101,6.

RISULTATI NON OMOGENEI

L’ISTAT evidenzia che segnali contrastanti provengono dai quattro comparti economici presi come riferimento: mentre servizi e costruzioni esprimono pessimismo (con un calo dell’indice di fiducia da 98,0 a 96,4 e da 163,8 a 161,3 ), manifattura e commercio si caratterizzano per un miglioramento dell’indicatore, che sale da 96,1 a 96,6 e da 106,1 a 107,4.

La manifattura rivede al ribasso gli ordini, crescono le attese su produzione , mentre le scorte sono giudicate in lieve decumulo.

Nelle costruzioni si stima un deterioramento di tutte le componenti.

GESTIRE LA LIQUIDITA’

L’indice di fiducia aiuta a interpretare le scelte delle imprese in materia di gestione della liquidità aziendale, tema delicato su cui incidono numerose componenti, legate allo scenario macro-economico.

Le turbolenze attuali hanno riportato l’attenzione di molte aziende verso strumenti come le obbligazioni, complice il ritorno dei rendimenti, ma emerge con sempre maggiore forza la necessità di una strategia personalizzata, capace di farsi supporto contro la volatilità dei mercati e tutelare il patrimonio investito.

Alla ricerca di rendimenti spesso fa fronte la volontà di dotarsi di asset facilmente liquidabili per rispondere alle necessità imposte anche dall’altalenante contesto internazionale.

Senza contare che la propensione all’investimento delle imprese, così come il giudizio sul clima di fiducia, è spesso influenzata dal settore di appartenenza, in quanto alcuni ambiti richiedono di detenere più liquidità in eccesso che si presta a una più ampia possibilità di investimento.

NON SOLO QUESTIONE DI FIDUCIA

A incidere sulle scelte di investimento delle imprese sono anche le previsioni di crescita dell’economia nazionale e internazionale.

Le ultime rilevazioni OSE – Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico relative alle Prospettive Economiche, ad esempio, segnalano un rallentamento per la ripresa italiana, con il taglio delle precedenti stime.

In particolare, secondo gli analisti di Parigi, il PIL dell’Italia dovrebbe aumentare dello 0,7% sia nel 2023 che nel 2024 prima di una lieve ripresa dell’1,2% nel 2025.

Segno più ma a un ritmo più lento del previsto. «L’inasprimento delle condizioni finanziarie, l’erosione dei redditi reali dovuta alla modesta crescita dei salari e all’elevata inflazione, accompagnati dal ridimensionamento delle straordinarie misure di sostegno fiscale connesse alla crisi energetica – avverte l’OCSE – peseranno sui consumi privati e sugli investimenti».

Più confortanti le previsioni sull’inflazione, che scenderà dal 4,6% del 2023 al 3,1% del 2024 fino al 2,5% del 2025.

L’andamento del PIL italiano, in ogni modo, sembra andare di pari passo con quello globale.

Anche la crescita dell’indicatore mondiale, infatti, è rivista al ribasso dall’OCSE e dovrebbe rallentare dal 2,9% del 2023 al 2,7% del 2024, prima di risalire al 3% nel 2025.

Nella zona euro il Pil crescerà dallo 0,6% del 2023 allo 0,9% del 2024 fino a toccare l’1,5% del 2025.

INDUSTRIA DEBOLE

La Congiuntura flash di Novembre del Centro studi Confindustria restituisce uno scenario caratterizzato da un calo dell’inflazione, con tassi alti e credito troppo caro e meno disponibile.

La crescita dell’economia italiana è ferma, secondo gli analisti di Viale dell’Astronomia: i servizi sono in flessione e l’industria ancora debole.

A Settembre la produzione italiana è rimasta ferma. Il terzo trimestre dell’anno ha fatto registrare una variazione appena positiva (+0,2%) ma dopo quattro trimestri negativi: da inizio anno è scesa di -1,8 per cento.

Gli investimenti vanno giù, i consumi sono quasi fermi.

Sono diverse le analisi che parlano di un rallentamento della crescita economica, causato dagli effetti della stretta monetaria e dall’affievolirsi di elementi di supporto importanti, come la riduzione dei risparmi delle famiglie nell’Eurozona, negli USA e nel Regno Unito.

Pesa anche il rallentamento della crescita cinese, conseguenza anche della crisi del settore immobiliare.

Anche gli Stati Uniti dovranno fronteggiare le conseguenze della disinflazione e della politica monetaria della FED , con riflessi sulla crescita generale destinata a rallentare.

TRASFORMA L’ ESPERIENZA IN LAUREA POICHE’ NELLA MODERNA SOCIETA’ SOLO CHI E’ DOTTORE VIENE VERAMENTE CONSIDERATO E VALORIZZATO

POTRESTI ESSERE GIA’ LAUREATO E NON SAPERLO E QUINDI AVER PERSO OPPORTUNITA’ DI CARRIERA ED AUMENTI DI STIPENDIO E SE PRESENTI UN CANDIDATO AVRAI UN IMPORTANTE RICONOSCIMENTO ECONOMICO OLTRE ALLA GRATITUDINE ETERNA DEL TUO CONOSCENTE .


La V.A.E. ( Validazione del Sapere Acquisito con l’ Esperienza ) è un dispositivo procedurale normativo avviato in Francia nel 2002 ed adottato anche da ISFOA Libera e Privata Università di Diritto Internazionale che permette a tutti coloro che hanno acquisito esperienza professionale di richiedere il rilascio di un diploma universitario .


Questo sistema di convalida dell’apprendimento non formale e informale si basa su una ampia esperienza di pratiche in materia di identificazione e riconoscimento dell’apprendimento pregresso e dell’esperienza professionale ed ha l’obiettivo di dare la possibilità a chi non possiede un titolo di studio , ma vanta esperienze professionali e competenze per ottenere un primo livello di qualifica , di accrescere il proprio livello di istruzione a livello accademico .

 

ISFOA HOCHSCHULE FÜR SOZIALWISSENSCHAFTEN UND MANAGEMENT Libera e Privata Università di Diritto Internazionale fin dalla sua costituzione avvenuta nel 1998 è caratterizzata e riconosciuta universalmente per la propria missione di Solidarietà , Sviluppo Sociale Culturale caratteristiche queste uniche che l’ hanno fatta diventare una delle più ambite e prestigiose università telematiche internazionali , possiede di conseguenza una consolidata reputazione che la qualifica come una organizzazione corretta , trasparente e veloce , soprattutto nella erogazione e destinazione dei fondi raccolti destinati ad opere di bene sia in Africa che in Italia .

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I.S.F.O.A. HOCHSCHULE FÜR SOZIALWISSENSCHAFTEN UND MANAGEMENT   

LIBERA E PRIVATA UNITELEMATICA DI DIRITTO INTERNAZIONALE

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Denominazione Autorizzata dalla SEFRI Segreteria di Stato per la Formazione la Ricerca e l’ Innovazione Scuole Universitarie della Confederazione Svizzera Dipartimento Federale dell’ Economia della Formazione e della Ricerca ed Approvata dall’ Ufficio Federale del Registro di Commercio  di Berna e del Cantone Zugo

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