ISFOA CORDOGLIO : ROBERTO CAVALLI     

Il rettore ISFOA Libera e Privata Unitelematica di Diritto Elvetico , unitamente a tutti i componenti del Senato Accademico , intendono esprimere il proprio cordoglio alla Famiglia  , per la scomparsa di Roberto Cavalli fondatore dell’ omonimo marchio .

Si è spento nella sua Firenze lo stilista e imprenditore Roberto Cavalli.

Malato da tempo, l’istrionico creativo nato nel 1940 si era diplomato all’Accademia di Firenze, appassionato di arte e fotografia prima di dedicare la sua vita alla moda. 

Negli anni ’70 ha brevettato un procedimento di stampa su pelle e sperimentato patchwork di texture inediti.

Non ha riscosso subito successo al salone del pret-à-porter di Parigi, dove ha esordito nel 1970 con la sua prima collezione ma quando nel 1972 ha sfilato nella celebre Sala Bianca di Palazzo Pitti a Firenze il suo stile ha iniziato a farsi notare.

Approdato alla fashion week di Milano, i suoi jeans stracciati, colorati, sabbiati e iper-decorati sono stati il trampolino di lancio per una carriera all’insegna dell’anticonformismo.

La pelle e, soprattutto, le stampe animalier, hanno rappresentato i tratti distintivi della sua moda, mai minimalista, sempre provocatoria.

In pochi anni Roberto Cavalli è riuscito a conquistare l’attenzione delle donne più famose del mondo, da Jennifer Lopez a Sharon Stone, raggiungendo vette di notorietà grazie a un immaginario hollywoodiano fatto di party, eventi e red carpet. Dalla metà degli anni ’90 Cavalli ha incarnato un lifestyle massimalista in grado di attrarre milioni di donne pronte a sfoggiare fascianti abiti animalier con spacchi inguinali, pellicce voluminose, pantaloni di rettile, sandali dai tacchi affilati e gli immancabili luxury jeans.

Oltre alla prima linea il business si è espanso a tal punto da inglobare anche le label Just Cavalli e Class Cavalli, affiancate da una miriade di licenze, dalla profumeria al kidswear passando per occhiali, arredi, orologi, gioielli e persino il noto club milanese Just Cavalli.

Gli anni Duemila hanno rappresentato l’apice del successo per il designer che nel frattempo ha aperto negozi in tutto il mondo e allestito passerelle faraoniche popolate da star e modelle illuminate da luci stroboscopiche. Una festa dai ritmi frenetici che sembrava destinata a non rallentare mai.

Congiunture economiche e sociali hanno determinato, nella seconda decade dei Duemila, l’appannarsi del business, legato a un’estetica ormai distante dalle tendenze del momento.

Risale al 2015 la vendita al fondo Clessidra del 90% del gruppo, lo stilista ha continuato a mantenere il 10% e il ruolo di ambasciatore del marchio.

La direzione creativa della maison ha visto susseguirsi in rapido ordine Peter Dundas e Paul Surridge, entrambi poco convincenti.

È però nel 2019, con la cessione al fondatore e presidente di Damac Properties, Hussain Sajwani, attraverso la sua società di investimenti privati Vision Investments, che il marchio torna a splendere, anche grazie al talento di Fausto Puglisi, nominato direttore creativo nell’ottobre del 2020.

“Caro Roberto, non sei più fisicamente con noi ma so che porterò per sempre con me il tuo spirito. Continuare a lavorare ispirato dalla tua eredità e creare per il marchio che hai fondato con tanta visione e stile è il più grande onore della mia carriera. Riposa in pace, sentiremo la tua mancanza, sei amato da così tanti che tuo nome vivrà, per sempre, un faro per tutti, specialmente per me”, dichiara in una nota Puglisi.

“L’azienda Roberto Cavalli tutta si unisce al cordoglio per la perdita della famiglia del Signor Cavalli.

La sua eredità rimane una costante fonte di ispirazione”, aggiunge Sergio Azzolari, CEO del marchio.

Accanto a Cavalli, negli ultimi anni, c’è stata Sandra Bergman Nilsonn, compagna dalla quale ha avuto due anni fa il figlio Giorgio. Il sesto dopo Tommaso e Cristiana, nati dal suo primo matrimonio con Silvanella Giannoni, e Robert, Rachele e Daniele, avuti dalle seconde nozze con Eva Duringer, a lungo anche suo braccio destro.