ISFOA CORDOGLIO : GIUSEPPE VICENZI

Il rettore ISFOA Libero e Privato Ateneo Telematico di Diritto Elvetico , unitamente a tutti i componenti del Senato Accademico , intendono esprimere il proprio cordoglio alla Famiglia ed a tutte le risorse umane del Gruppo Vicenzi , per la scomparsa del presidente Giuseppe Vicenzi .

Un biscotto alla volta, ma fatto bene, meglio di chiunque altro.

Era la ricetta di Giuseppe Vicenzi, presidente del Gruppo Vicenzi, morto a 92 anni: da Verona aveva portato la pasticceria italiana nel mondo trasformando l’intuizione della nonna Matilde Vicenzi – fare dolci per arrontondare le entrate del negozio di panetteria, soprattutto dopo che il marito era diventato cieco e c’erano quattro figli da crescere – in una realtà moderna con più di 370 collaboratori ed esportazioni in 97 Paesi, dagli Stati Uniti al Medio Oriente, e un fatturato di 166,7 milioni di euro su tre siti produttivi (San Giovanni Lupatoto, Bovolone e Nusco).

Nell’Italia del dopoguerra i biscotti erano arrivati a tavola dopo la polenta e il pane: pochi tipi e semplici, prodotti da grandi aziende. «Tutti facevano biscotti, perfino i farmacisti – raccontava in una intervista  –. Allora ho pensato: scelgo un prodotto solo e divento il numero uno. Ho scelto l’amaretto, che non era così diffuso, e anche per chi lo faceva era una seccatura. Mi dicevano: sito mato?» E visto che la formula aveva funzionato, perché non rilanciare? «Ho scelto il savoiardo, che in Italia quasi nessuno faceva più, e quei pochi che si trovavano erano scadenti e cattivi».

Vicenzi ordina una linea produttiva su misura in Belgio, ma i biscotti restavano invenduti. Con i magazzini pieni, mentre investe su uno stabilimento più grande, di nuovo si sente dire: «Te si mato». «Non avevo un ufficio marketing, ma ho capito da solo che il problema era la scatola. Ho cambiato confezione e sono diventato il primo anche nei savoiardi», raccontava.

Legatissimo alla città di Verona, dal 1972 è stato, con il fratello Mario, alla guida di un’epopea sportiva con la Scaligera Basket che ha portato ai vertici nazionali ed europei. In ambito culturale per oltre 40 anni ha sostenuto Fondazione Arena e il Festival lirico estivo. Costante la sua grande attenzione al sociale con il sostegno, tra le altre realtà, alla Pia Opera Ciccarelli.

Nel 2021 aveva ricevuto la nomina a Cavaliere del Lavoro.

Ora a raccogliere il testimone sono le figlie Giuliana, Valeria, Beatrice: «Nostro padre ha dedicato la sua vita a questa azienda, trasformando un piccolo sogno imprenditoriale in una realtà solida e prestigiosa che oggi rappresenta un punto di riferimento nel nostro settore. Con la sua visione, determinazione e instancabile passione, ha costruito non solo un’impresa, ma una vera e propria famiglia professionale. Noi continueremo la sua opera, raccogliendo l’eredità di un uomo che ha sempre creduto nel valore delle persone e nel lavoro. Continueremo a investire e crescere».

 

LOGO-ISFOA-scont-2021.png

I.S.F.O.A. HOCHSCHULE FÜR SOZIALWISSENSCHAFTEN UND MANAGEMENT   

LIBERO E PRIVATO ATENEO TELEMATICO DI DIRITTO INTERNAZIONALE

ENTE DI RICERCA SENZA SCOPO DI LUCRO E DI INTERESSE GENERALE

Persona Giuridica Legalmente Costituita ed Autorizzata ai sensi del Codice Civile Svizzero ed in conformità della Costituzione Federale Svizzera , della Legge sull ‘ Educazione e sul Diritto Scolastico del Cantone Zugo e della Legge Federale sulla Promozione e sul Coordinamento del Settore Universitario Svizzero  .

Denominazione Autorizzata dalla SEFRI Segreteria di Stato per la Formazione la Ricerca e l’ Innovazione Scuole Universitarie della Confederazione Svizzera Dipartimento Federale dell’ Economia della Formazione e della Ricerca ed Approvata dall’ Ufficio Federale del Registro di Commercio  di Berna e del Cantone Zugo

Torna in alto