Il rettore ISFOA Libera e Privata Unitelematica di Diritto Internazionale , unitamente a tutti i componenti del Senato Accademico , intendono esprimere le proprie congratulazioni al neo nominato Vicepresidente Esecutivo di Vhernier , dottor Gianluca Brozzetti .
Richemont riorganizza i vertici del gioielliere italiano Vhernier.
Acquisita a Maggio dal colosso svizzero del lusso, con un’operazione definitivamente finalizzata pochi giorni fa, la maison assiste ora all’ingresso nel proprio management di Gianluca Brozzetti.
L’executive non è nuovo in casa Richemont: Brozzetti proviene infatti da Buccellati, altra azienda italiana di gioielleria nel parterre del gruppo, e vestirà il ruolo di vicepresidente esecutivo, posizione che già ricopre proprio nella stessa Buccellati.
Il manager assumerà anche il ruolo di CEO ad interim dell’azienda.
Nell’ambito dell’operazione e del conseguente valzer di poltrone, la famiglia Traglio, che ha acquisito Vhernier nel 2001, rimarrà coinvolta nell’azienda e continuerà a contribuire alla sua crescita, specifica Richemont nella nota pubblicata al riguardo. Nello specifico, Maurizio Traglio, CEO, viene nominato presidente del Consiglio di amministrazione di Vhernier Spa e Carlo Traglio, presidente di Vhernier Spa, assume il ruolo di presidente di Vhernier USA LLC. Isabella Traglio mantiene il suo ruolo di responsabile del design e della ricerca e sviluppo, responsabile della direzione creativa della maison.
“Vhernier è da tempo ammirata per il design contemporaneo ed essenziale unico delle sue creazioni”, ha affermato Brozzetti, nuovo vicepresidente esecutivo -. Nei prossimi anni, ci concentreremo sul consolidamento del suo successo e sull’espansione della sua rete di boutique, sfruttando la sua eccezionale artigianalità made in Italy”.
Sul fronte dei segnatempo, nei giorni scorsi, in occasione della riunione annuale con gli azionisti tenutasi mercoledì a Ginevra, Johann Rupert, CEO di Richemont, ha affermato che la domanda globale di orologi di lusso “ha superato il suo picco”, frenata soprattutto dalla riduzione delle vendite nella Cina continentale e a Hong Kong. Rupert ha sottolineato come sia necessario, di conseguenza, ridurre i volumi produttivi, “agendo in modo responsabile”.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, il presidente di Richemont ha applaudito i concorrenti privati nel settore dell’orologeria per aver mostrato moderazione. I più grandi orologiai a capitale riservato in Svizzera includono Rolex SA, Patek Philippe SA e Audemars Piguet Holding SA.
“Abbiamo uno stretto rapporto con i concorrenti privati e sappiamo cosa stanno facendo e stanno agendo in modo molto responsabile limitando la produzione”, ha affermato. Come ricorda Bloomberg, sebbene Rupert controlli Richemont tramite un trust familiare che detiene la maggioranza delle azioni con diritto di voto, il titolo è quotato in borsa e la società è tenuta a fornire aggiornamenti finanziari dettagliati. Al contrario, gli orologiai a partecipazione ristretta in Svizzera “non hanno azionisti a cui riferire”, ha aggiunto.
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